Grugliasco, la maggioranza è meno rossa di Grazia Longo

Grugliasco, la maggioranza è meno rossa Grugliasco, la maggioranza è meno rossa Rifondazione comunista non vota il programma del sindaco Rifondazione rischia di affondare la nuova maggioranza progressista di Grugliasco, eletta il 12 giugno scorso. Per la terza volta in pochi mesi, la «roccaforte rosso-verde» della cintura potrebbe tornare alle urne. I due consiglieri comunisti Paolo Bonino e Giovanni Cannia si sono infatti astenuti, l'altra sera, dall'approvare il programma con cui il sindaco verde Mariano Turigliatto conta di amministrare la città nei prossimi quattro anni. Il documento è stato varato grazie ai 14 voti favorevoli del resto della maggioranza, contro i 13 contrari dell'opposizione e l'astensione del consigliere di minoranza del ppi. Mentre la scelta dell'ex de pare un sugnale di tregua nei confronti della giunta, il gesto di Rifondazione mette in serio peri- UNA RASSEGNA CONTESTATA Il quartiere dice «no», tre assessori riconoscono che la circoscrizione ha ragione. «Ma poi, senza dir nulla, firmano la concessione», tuona il presidente di Nizza Lingotto, Vincenzo Pisapia, minacciando dimissioni in massa degli amministratori del quartiere. Lei querelle tra la circoscrizione mimerò 9, Nizza Lingotto appunto, e Palazzo Civico, è nata su una manifestazione estiva: «Luci e musica sull'acqua» che ogni anno si svolge nel parco e sul laghetto di Italia '01. Ora quella che avrebbe dovuto essere un'oasi di serenità rischia di assumere un risvolto politico clamoroso. Dice Pisapia: «Ho scritto al Comune, agli assessori Ferrerò, Coreico e V'emetti, ossìa ai responsabili del commercio, della viabilità e del verde. Hanno ammesso che quella manifestazione crea problemi, sia perché la zona è intasata dal traffico, sia perché gli Il sindaco Mariano Turigliatto colo la già risicata maggioranza che, con 15 rappresentanti, è alla pari dell'opposizione. La motivazione ufficiale dell'astensione di Bonino e Cannia è la mancanza, nel documento programmatico, di una chiara presa di posizione a favore del¬ Il presidente aveva minacciato le dimissioni: se insistono ce ne andiamo l'abbassamento dell'Ici al 4 per mille. Ma nasconderebbe anche l'amarezza per l'estromissione dalla giunta. E' lo stesso Paolo Bonino a precisare: «Tutti e sei gli assessori sono esterni, ma appartengono, comunque, a varie aree politiche. Tranne a Rifondazione: cosa abbiamo fatto di male per essere tagliati fuori?». Al momento, Rifondazione garantisce l'appoggio alla maggioranza. Ancora Bonino: «Il nostro sostegno è ancora valido, anche se disapproviamo i metodi di Mariano Turigliatto». Per aprire una crisi di giunta è necessaria una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Che nessun gruppo consiliare pare interessato a presentare. Bernardino Mussetto, eletto nelle file di Forza Italia: «Non è necessario sfiduciare il sindaco; sarà costretto a dimettersi lui stesso, considerato che non è nemmeno in grado di circondarsi di una vera maggioranza». Secca la replica di Mariano Turigliatto: «Sono qui perché l'hanno voluto quindicimila persone, e non abbandonerò certo il mio posto». E per rafforzare la maggioranza consiliare? Si aprirà forse una trattativa con i popolari e con la Lega? Turigliatto precisa che, nonostante i buoni rapporti con i popolari e con alcuni esponenti del Carroccio e di Forza Italia, non è necessario contrattare sugli schieramenti, ma solo sulle idee. «Per questo conclude - è molto probabile che la maggioranza cambi di volta in volta, in base alle delibere da approvare». Grazia Longo

Luoghi citati: Grugliasco, Italia, Nizza Lingotto