Cto, un Mondiale a tv spente

Proteste per la circolare nel giorno dell'agitazione di tecnici e infermieri che ha messo in crisi le corsie Proteste per la circolare nel giorno dell'agitazione di tecnici e infermieri che ha messo in crisi le corsie Cfo, un Mondiale a tv spente L'Usi: «Stop agli elettrodomestici privati» Chi è ricoverato al Traumatologico non può vedere in televisione i Mondiali di calcio rimanendo nella propria camera. Il divieto («assoluto») riguarda anche l'uso di impianti radiofonici e si estende a tutte le apparecchiature private con alimentazione elettrica. Come dire: niente partite né musica; niente macchinetta per il caffè espresso né rasoio elettrico. Tutto ciò sino a quando non verrà accertata dagli ispettori delegati dall'Usi la loro «non pericolosità». «Proprio in questi giorni di tifo sportivo eccezionale - spiega Paolo Giunta, il commissario straordinario dell'Usi 9 che ha firmato l'ordine di servizio insieme al Capo dell'Ufficio tecnico, Oscar Bocca - abbiamo notato una marea di televisori, piccoli e grandi. In ogni stanza ne hanno installato almeno uno, se non due. Inoltre molti ammalati si sono fatti portare da casa frullatori, macchinette per i massaggi e altre diavolerie. C'è di tutto». Il problema riguarda in modo particolare la sicurezza delle apparecchiature e l'eventuale responsabilità. «I nostri impianti, quelli in dotazione all'Usi, sono a norma e controllati da una ditta specializzata. Di che tipo sono gli altri? Oggi non conosciamo il loro numero e neppure il rischio che rappresentano. Basta un niente e ci scappa l'infortunio e la responsabilità sarebbe anche mia». UDIENZA A PORTE CHIUSE SU Giovanni Menaldo, il ginecologo aiuto primario del Santa Croce di Moncalieri processato per atti di libidine su una paziente, piovono altre accuse. Dopo Fiorella I., 27 anni, che l'ha mandato sul banco degli imputati, ieri sono arrivate in aula altre tre donne che hanno raccontato le visite «particolari» cui sarebbero state sottoposte dal medico. Un po' impacciate, hanno spiegato al presidente Malchiodi della seconda sezione: «Prima non abbiamo avuto il coraggio di denunciare quello che ci era successo. Poi abbiamo letto sul giornale del processo e abbiamo deciso di parlare». L'udienza, su richiesta del pm Patrono, si è tenuta a porte chiuse, ma i racconti delle tre testimoni sono filtrati lo stesso all'esterno dell'aula. La prima, una giovane donna bionda, ha raccontato di essere stata visitata dal dottor Menaldo nella primavera deH'80: «Mi ha fatto un'ecografia al basso addome e le sue mani, lo ricordo bene, non avevano nulla di professio- BOLLETTINO METEO Sabato 2 Luglio PREVISIONI su Piemonte e Valle d'Aosla, cielo sereno o por nuperatura slazionaria Venti deboli variabili VisibilitàIERI TEMPERATURE IN CITTA' MASSIMA 32,9 MINIMA 20,1 UMIOITA' (ore 14) 44% PRECIPITAZIONI FINOAHF ORE 19 0 mm TOTAL E PI OUrSTOMFSF 0 mm MEDIA (1913-1988) 56,5 Osservarono Mult'o Pia/za d'Armi OGGI IL SOLE: sorge alle ore -, e 47 minuti tramonta alle ore 21 e 20 minuti LA LUNA: si leva alle ore 1 e 24 minuti, cala domani alle ore 15 e 29 minuti Q> Luna nuova 8 luglio ore 24 2 Primo quarto 16 luglio ore 3 © luna piena 22 luglio ore 22 C Ultimo quarto 30 luglio ore 15 Lo sciopero nazionale degli infermieri e tecnici ha rischiato di mettere alle corde la Sanità pubblica. Tutti gli ospedali hanno avuto problemi. Al Mauriziano hanno funzionato solo le sale chirurgiche di emergenza e qualche ambulatorio. Alle Molinette, nel reparto del professor Dario Cravero, sono stati rinviati cinque interventi chirurgici. Centinaia di torinesi sono stati avvertiti dagli uffici delle Ussl che «saltava» la prenotazione della visita, dell'intervento o dell'esame di laboratorio. Solo nel pomeriggio la situazione si è «stabilizzata» escludendo altri disagi ai cittadini. Sino alla vigilia pochi davano per scontato il successo della manifestazione. Invece ieri si sono trovati insieme tutti gli operatori paramedici e tecnici. In comune avevano molti punti della nuvoà b LO SCIOPERO Paolo Giunta commissario straordinario dell'Usi 9 ha inviato la circolare a tutti i primari e ai responsabili delle corsie fra tutti l'addebito dei consumi. «Dovremmo pensarci. Viste le proporzioni del fenomeno - dice Giunta - non sarebbe male farci un pensierino. Prima ancora sarà opportuno stabilire un criterio che definisca numero e tipi di apparecchiature elettriche che il malato può portare in camera. L'ospedale è un ospedale, non può trasformarsi in un salotto e, tra l'altro, disturbare chi non sta bene». Infine Paolo Giunta vuole vederci chiaro anche sulle apparecchiature medicali di proprietà del malato o date in prestito d'uso da ditte non autorizzate dall'Usi. «Solo il medico può decidere se serve la macchina per i piegamenti dell'articolazione o quella per lenire un dolore. Ne fa richiesta e l'ospedale, compatibilmente con le risorse finanziarie, provvede alla fornitura. Anche questo fa parte dei doveri e dei diritti dell'Usi». Adriano Provera Il professor Giorgio Verme coordinatore del dipartimento sperimentale di gastroenterologia interviene sul caso Molinette alla vigilia della visita del ministro

Luoghi citati: Moncalieri, Piemonte