«Torno sul pulpito, ma da prete ferito»

Genova, parla il sacerdote riammesso ai sacramenti dopo nove anni di sospensione «a divinis»: «La mia angoscia rimane» Genova, parla il sacerdote riammesso ai sacramenti dopo nove anni di sospensione «a divinis»: «La mia angoscia rimane» «Torno sul pulpito, ma da prole ferito» Baget Bozzo: «Ho detto messa ogni giorno, in casa» munitario. esiste un corpo di Cristo-sociale che è la Chiesa, ed ò questo corpo sociale che mi è duramente mancato. Ne ho sofferto carnalmente. Non avevo più l'idea di far parte di un popolo. La Messa era il centro della mia giornata. La dicevo tutte le mattine alle otto e mezzo nella chiesa qui di fron¬ Ha 15 anni, rapito e libe te, del Sacro Cuore di Carignano, dove fui ordinato prete nel '67. Dopo la sospensione, L'Osservatore Romano si è subito adeguato: prima, nell'indirizzo premetteva Rev. Sac; dopo, Egr. Dott.». In chiesa predicava: «Stavo con gli occhi chiusi, mi mangiavo un po' le parole, litigavo rato dopo due ore «Anche se mi ha sospeso, ricordo con affetto il cardinale Siri» «A marzo ho votato Forza Italia» Baget Bozzo e la sua parrocchia J!b -ITO col microfono, dicevo cose un po' difficili. Non dovevano essere granché, le mie prediche. Incitavo la gente non tanto alle opere, quanto ad amare Dio. Erano prediche mistiche, se si vuole». La mistica torna spesso nelle Nel Salernitano Iniziativa a Cecina Da sinistra il cardinale Siri e l'attuale vescovo di Genova monsignor Canestri sue parole: «Per me la mistica è il colloquio con Dio. Oggi è terribilmente difficile parlare di Dio e con Dio. E' come se mancasse il linguaggio. La mistica è questo linguaggio. Non è estasi, come si crede. Non è qualcosa di straordinario. Ricordo che in seminario il Rettore diceva "mistico" per dire Rapporto dell'Oms "strano, coglione", e "rnisticherie" per "cazzate". No: la mistica è un fatto comune, quotidiano. Sbaglia, la Chiesa, a tenerla nascosta. La mistica è l'imitazione di Cristo, è il sentimento della presenza di Dio, data a volte dalla sua stessa assenza». Baget Bozzo insiste: «L'idea della Chiesa oggi è che Dio si raggiunga meglio pregando insieme. Non è vero: solo se uno è capace di pregare da solo, prega poi collettivamente. Ricordo che la Messa in latino era seguita. C'era fervore nel dire il Rosario: la gente capiva che la cosa più importante non era afferrare le parole ma prestare attenzione al divino. Le persone non pregano più da sole in chiesa. Io lo vedo. Non c'è mistica. La Chiesa sbaglia». Baget Bozzo, autore di una ventina di libri, scrisse nell'81 Dal sacro al mistico (Feltrinelli) e nell'82 La vocazione (Rizzoli), in cui parlava della mistica come esperienza centrale nella sua vita. Udiva in sé la Voce, la presenza del divino. Era guidato. Anche nelle scelte politiche. Al di là degli atteggiamenti ondivaghi, contraddittori, di cui lo accusano gli avversari, lui rintraccia una coerenza di fondo: «Per esempio ho subito avuto chiaro che la Costituzione era sbagliata, che l'Italia era ingovernabile, che l'unità politica dei cattolici era un disastro. Oggi queste idee sono in giro. Fin da allora sostenevo la necessità di un esecutivo autorevole. Non mi pento di nulla. Mi pento solo di essere stato dossettiano. Ma nel dopoguerra la scelta era fra Dossetti e Andreotti, cioè fra uno spirituale e un cinico». Baget Bozzo dice che l'ultima volta ha votato per Forza Italia. Dal balcone all'ottavo piano di via Corsica, dov'è montata un'antenna parabolica per cogliere le tv del mondo, sullo sfondo del mare si vede la chiesa del Sacro Cuore, di un neogotico Anni 20: «Quella torre campanaria che vuole imitare l'ostensorio eucaristico... Un sindaco socialista di Sampierdarena disse addirittura che somigliava a un clistere volto a perforare le natiche del cielo... Forse tornerò a dir messa al Sacro Cuore. Ho continuato ad andarci in questi anni: mi mettevo in un banco in fondo, ascoltavo, stavo a occhi chiusi». Claudio Altarocca

Persone citate: Andreotti, Baget Bozzo, Canestri, Claudio Altarocca, Dossetti

Luoghi citati: Carignano, Cecina, Genova, Italia