Li Peng: «Tienanmen strage necessaria» di Fernando Mezzetti

Li Peng: «Tienanmen strage necessaria» Li Peng: «Tienanmen strage necessaria» Choc in Austria per le dichiarazioni del primo ministro cinese Il governo è stato gravemente imbarazzato dalle proteste. Il cancelliere Vranitzky ha dovuto ammettere la diversità di posizioni fra le due parti sui diritti umani, dicendosi però a favore «di una linea divisoria verso le relazioni economiche». Fra i due Paesi sono stati fissati accordi di cooperazione e forniture austriache per circa un miliardo di dollari. Li Peng visita oggi la Steyr Daimler, che ha in Cina un impianto per la produzione di trattori, e la Voest Alpine. Il viaggio in Austria, che termina domani a Salisburgo, è solo la prima parte di un denso programma in Europa. Li Peng sarà infatti per tutta la settimana prossima in Germania e andrà poi in Bomania. La visita in Germania è quella di maggior significato politico, oltre che per i due Paesi, per l'Unione Europea, di cui Bonn ha la presidenza di turno. Alla vigilia della riunione del Gruppo dei Sette a Napoli, nel pieno del marasma politico in Giappone, Li Peng si presenta a Bonn e all'Unione Europea come unico autorevole interlocutore politico d'un certo peso in Asia. La Cina non solo come potenza economica crescente, ma come attore politico per l'intera area. Tokyo ha cambiato quattro governi in meno di cinque anni, e da mercoledì ne ha uno ibrido destinato a durare al massimo alcune settimane. Capeggiato dal sindacalista socialista Tomiichi Murayama, 70 anni, il primo al potere dal '48, è costituito dai liberaldemocratici, fino al '93 al potere da soli, e dai socialisti stessi, che nulla hanno in comune. In politica estera i socialisti sono contro l'alleanza con gli Stati Uniti e preferiscono la Corea del Nord a quella del Sud. Protezionisti più dei liberaldemo- cratici, essi sono per una diminuzione del ruolo internazionale del Giappone, non volendo partecipare a operazioni Onu di mantenimento della pace. Gran parte del nuovo governo di Tokyo, premier in testa, è digiuno di questioni internazionali. Al contrario, la Cina vanta una crescente presenza globale, con un sofisticato ministro degli Esteri, Qian Qichen, in primo piano da dieci anni. La visita di Li Peng in Germania assume quindi un valore politico anche per l'Europa, mentre tra i due Paesi i rapporti economici si stanno più che rafforzando. La Germania cede infatti a Pechino alta tecnologia spaziale e per le telecomunicazioni che Giappone e Stati Uniti sono riluttanti a fornire. Fernando Mezzetti fi Ji r 1% V*

Persone citate: Qian Qichen, Tomiichi Murayama, Vranitzky