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Ginnastica acquatica e notti in discoteca in vista di El Alamein Ginnastica acquatica e notti in discoteca in vista di El Alamein LA CROCIERA DIAN L'Achille Lauro ospita la crociera di Alleanza nazionale. Sulla nave venne ucciso l'ebreo americano Leon Klinghoffer DALL'ACHILLE LAURO IL NOSTRO INVIATO Da quando sono al governo, al culto della razza i neogollisti hanno sostituito quello della stazza. Nella palestra di bordo fanno ginnastica solo gli istruttori filippini e quando Fini si toglie la Lacoste le ammiratrici in agguato possono fotografarne i rivoli di ciccia sedentaria. La sola fatica accettabile è quella finta delle lezioni di splash-dance. Matrone gommose e avvocatoni in bermuda si calano in piscina fino alla cintola per muovere le braccia al ritmo di un rap di Jovanotti, scimmiottando i gesti di un pirlotto vestito da istruttore. Corpi di destra raggrumati a decine sui lettini, mentre i comignoli della «Lauro» sparano sulla folla muvoloni di fumo puzzolente che il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, aspira dalla sua sdraio con naturale voluttà. Il neogollista da crociera si articola in tre categorie, orgogliose di esistere e di resistere. 1. Il reduce dalla lacrima facile, che tutti chiamano «Generale»: passa le giornate a spiegare alla moglie com'era ad El Alamein, anche se non sempre lui c'è stato (la nave ci arriverà domani). Può avere la voce di Bruto Lagella, classe 1914, da Ancona: «Io son fascista e me ne vanto». 2. Il democristiano di mezza età, l'usato sicuro in viaggio promozionale, come il commerciante all'ingrosso che blocca Fini in costume: «Segretario, avrebbe 5 minuti?». Le mogli si annoiano. Una di loro, ministeriale romana nostalgica di Andreotti, mormora all'amica: «'Sto Fini è pure caniccio, ma gli altri, gratta gratta, son fascisti!». Qualcuno, per non fare figuracce, ha lasciato la signora a casa: cc«me il dottor Postdatato, così detto dal genere di assegno con cui ha pagato la crociera anche all'amante, una bionda di vaglia che la vox populi mormora segretaria di un deputato inglese. 3. Il missino liberato. Di solito un medio-borghese che, dopo anni di ghetto, inalbera finalmente la fede di destra e le cravatte a fiorelloni. Detesta lo Statuto dei lavoratori «che impedisce di licenziare i pelandroni» e il pettegolezzo di bordo per cui i croceristi del primo turno (pranzo alle 11, cena alle 19) sarebbero sfigati. «Morta di fame a me, Gabriella Parlari Garofalo!»,