Pioggia di attentati sulla Standa

L'ombra del terrorismo dietro le bombe contro 6 supermercati Fininvest in tutta Italia L'ombra del terrorismo dietro le bombe contro 6 supermercati Fininvest in tutta Italia Pioggia di attentati sulla Stenda Maroni: matrice politica, l'obiettivo è Palazzo Chigi Walesa dice no airaborto «Se passa questa legge me ne vado» In Belgio Baldovino si era dimesso Roma, botte in Campidoglio Rissa con il missino Buontempo Rutelli: usano metodi fascisti l/olio di Lorenzo fallisce Prato, tragedia simile al film muore a 9 anni di un male raro IL NUOVO FUOCO DELLA FOLLIA di Piero de Garzarolli A PAGINA 8 di Giovanni Bianconi A PAGINA 6 di Alessandro Antico e Paolo Passarini A PAGINA 11 Una circolare ai penitenziari: in carcere, neanche l ROMA. Doveva accadere tutto contemporaneamente, tra l'una e le tre di notte, e così è stato. Tranne che a Roma, dove non ha funzionato il timer. La «notte dei fuochi» contro la Standa s'è accesa in rapida sequenza a Firenze, Trento, Brescia e Modena. A Roma il principio d'incendio è ritardato fino al mattino. E ieri sera nuovo allarme a Milano, preceduto da una telefonata a Radio Popolare. «Ascolta: Milano, Standa piazza Cairoli», ha detto un anonimo; due ore dopo, la vampata. Pochi i danni, solo a Modena si parla di cifre consistenti: all'incirca tre miliardi, abitazioni evacuate e un ferito lieve. Ma grande è il significato di un attacco contro i grandi magazzini di proprietà della Fininvest, e quindi legati al presidente del Consiglio Silvio Berslusconi. «Un chiaro significato politico», dice il ministro dell'Interno Roberto Maroni, «un attacco a tutto il governo». G. Bianconi e M. Ostolani A PAG. 9 CI risiamo? In sei città diverse, da Trento a Brescia e Milano, da Modena a Firenze e a Roma, si sono compiuti attentati dentro e contro la Standa. Si tratta di incendi provocati da ordigni elementari. Ma non sono per questo meno degni di attenzione, se non di preoccupazione. Mi sembra che valga qui un doppio ordine di riflessioni. In primo luogo sull'obbiettivo diretto, che è chiaramente il proprietario della Standa, e cioè Silvio Berlusconi, non in quanto tale ma in quanto uomo politico che in pochi mesi di travolgente carriera è diventato presidente del Consiglio. La geografia degli attentati sembra escludere infatti che si possa attribuirli a una clamorosa, mai vista offensiva del racket. Ma l'obbiettivo indiretto è la spesa degli italiani, delle migliaia di persone che ogni giorno frequentano i grandi magazzini. Gira e rigira da quei reparti di biancheria e di cancelleria si leva oggi, insieme al fumo, una certa qual aria di casalinghitudine violata. Siamo, per il momento, ai danni materiali e per fortuna contenuti, ma rappresentano qualcosa di diverso dalle siringhe velenose iniettate negli yogurt da un paio di anarchici sfessati. Qui esiste, per quanto rudimentale, un progetto che approfitta del clima confuso in cui si trova il Paese, dei demoni incubi e succubi che si continua più o meno a proposito ad evocare. Esistono nelle nostre città alunni di cause e sigarette saranno libere