«Ecco che cosa fa scattare la trappola delle code»

GLI INGORGHI «Ecco che cosa fa scattare daguIsperii la trappola delle code» GLI INGORGHI «Ecco che cosa fa scattare daguIsperii la trappola delle code» F GLI INGORGHI F ERMI in autostrada, senza sapere perchè. Misteriosamente il traffico rallenta e altrettanto misteriosamente riparte, per bloccarsi di nuovo più in là. Eppure non ci sono strade secondarie che immettano nuove auto, non si vede traccia d'incidente né c'è una strettoia per lavori in corso. Che cosa succede? LE ONDE D'URTO. Il traffico, dicono gli esperti, si comporta come un fluido in movimento e trasmette a monte le onde d'urto degli ingorghi che i colli di bottiglia creano a valle. Le cause possono anche essere insignificanti: a peggiorarle, ci pensano le abitudini di guida. Quando il traffico è leggero, ognuno può scegliere la sua andatura e sorpassare a piacimento. Poche macchine in più per chilometro non modificano sostanzialmente la situazione. Una corsia si satura, dicono gli esperti, quando raggiunge i 2200 i veicoli all'ora: allora il sorpasso è difficile e la velocità media crolla. Perché la coda si formi in un punto piuttosto che in un altro, è un mistero che nessuno ha ancora spiegato. Guardando dall'alto, si vedono però chiaramente le onde d'urto: a monte, quella delle auto che una dopo l'altra sono costrette a frenare; a valle, quella delle auto che, passato il collo di bottiglia, possono premere di nuovo sull'acceleratore. LO STILE DI GUIDA. Alcune ricerche hanno dimostrato che lo stile di guida degli automobilisti non è estraneo al formarsi di una coda. Molti, ad esempio, vivono nel terrore di tamponare o hanno tempi di reazione lunghi. Se chi li precede rallenta lievemente perché c'è una curva, o perché si è deconcentrato - terranno un po' troppo il piede sul freno e se in fila c'è un congruo numero di iperprudenti, presto qualcuno sarà fermo. CAOS IN CITTA'. In città le cose non vanno meglio ma le spiegazioni sono diverse. Qui entrano in gio- LUGLIO partenze SLALOM TRA I CANTIERI Al Autostrada Milano-Napoli due cantieri tra Rioveggio e Barberino, due cantieri tra Ceprano e Capua A7 Genova-Serravalle un cantiere tra Busalla e Genova AIO Genova-Savona un cantiere tra Varazze e Arenzano, un cantiere al viadotto Polcevera con carreggiata unica (vicino aeroporto di Genova): aperto anche ad agosto Al 3 Bologna-Padova un cantiere tra Occhiobello e Ferrara Nord con carreggiata unica (aperto anche agosto) * j Il maggior flusso atteso sulle direttrici Bologna-Roma Adriatica e l'Autofiori Operatori turistici PARTENZE RIENTRI NZE . , . SETTEMBRE . - GIVI SI DI LIMIMI GIVI SI DI t M MG V SD L M MG V SD L M M G V 1 2 3 4 5 .6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 2728 29 30 ^ TRAFFICO ^TRAFFICO A TRAFFICO I MEZZI PESANTI * tSì&ISoO * * triti™ NON CIRCOLRANNO ' REGOLARE INTENSO RIENTRI TRAFFICO I MEZZI PESANTI tSì&IS* triti™ NON CIRCOLERANNO: ■ per tutte le 24 ore' REGOLARE INTENSO Scritta da un sacerdote che lavora in Vaticano co i semafori, rompicapo di chiunque debba pianificare il traffico. Sincronizzare le luci ai diversi incroci per ridurre al minimo le soste non è facile, perché occorre tener conto dei flussi di traffico nelle due opposte direzioni e nelle vie laterali. Per quanto razionale sia la strategia degli esperti, sembra sempre fatta per irritare gli automobilisti. SEMAFORI POCO INTELLIGENTI. Anche la lunghezza del ciclo verde-giallo-rosso è difficilissima da stabilire. Ogni volta che cambia la luce, c'è un lasso di tempo di pochi secondi in cui nessuno passa: gli uni si sono fermati, gli altri non sono ancora partiti. Se la luce cambia spesso, questi pochi secondi perduti incidono sul volume di traffico che riesce a passare. Se dura più a lungo, i secondi perduti diventano insignificanti, ma chi non è riuscito a passare, ha tempi di attesa più lunghi. Secondo un esperto di semafori dell'Università del Massachusetts, Nathan Gartner, la tendenza è di allungare i tempi del rosso e del verde dove il traffico è intenso, accorciarli dove è leggero. INGORGHI SIMULATI. Oggi il traffico viene studiato con simulazioni al computer e rarefatte teorie che dimostrano quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Dopo dieci anni di studi, uno dei maghi del traffico, Hani Mahmassan dell'Università del Texas, è costretto ad ammettere che gli ingorghi di città, come le code sull'autostrada, restano inspiegabili anche per chi li analizza di professione. Si possono calcolare i volumi di flusso, la densità delle auto, la capienza delle strade. Si può vedere l'ineluttabilità della paralisi. Eppure nessuno sembra in grado di prevedere dove e quando avverrà il collasso. Tantomeno di suggerire un percorso alternativo sicuro.

Persone citate: Capua A7, Di Guida, Hani, Nathan Gartner