«Mio padre ucciso, ma dai giudici» di Giovanni Bianconi

Crede nel suicidio la famiglia del direttore delle Partecipazioni statali morto nel '93 Crede nel suicidio la famiglia del direttore delle Partecipazioni statali morto nel '93 «Mio padre ucciso, ma dai giudici» Il figlio di Castellari accusa: lo perseguitarono LA PERIZIA spiega la pistola infilata nei pantaloni e con il cane alzato? «Può essere passato un pastore, o un poveraccio di quelli che circolano in quella zona, che senza sapere niente ha armeggiato... Lo so che è inverosimile, ma io dico che non è difficile che sia successo, certa gente ha comportamenti incomprensibili». E il sigaro con tracce di saliva femminile trovato lì accanto? «Non so se con lui c'era una donna o qualcun altro, ma per me non cambia nulla». Ma perché lei all'omicidio non ha mai creduto? «Guardi che noi all'omicidio ci abbiamo pensato, era nostro interesse cercare e scoprire eventuali colpevoli, ma poi l'abbiamo ritenuto impossibile. Mio padre non è stato mai nemmeno minacciato. Solo i magistrati gliene hanno fatte di tutti i colori. E anche a voler mettere su due piatti della bilancia gli elementi che pesano per il suicidio e quelli per l'omicidio, sono di più quelli per la prima ipotesi». E allora perché le perizie che sostengono il contrario? Perché la procura tiene ancora aperto quel fascicolo dopo un anno e mezzo? «Gliel'ho detto, perché devono coprire le loro responsabilità, i ricatti che hanno portato mio padre a uccidersi. D'altra parte non è il primo caso, no? Ci hanno provato pure con Gardini, che si è suicidato per gli stessi motivi di mio padre. Anche lì hanno parlato di possibile omicidio, solo che la famiglia Gardini è potente e si è saputa difendere. Noi vorremmo dimenticare...». Qualcuno però dice che lei e la sua famiglia volete coprire questa storia, per interesse o chissà che altro... «Ma se abbiamo attività così distanti da quella di mio padre! Io faccio il pilota civile, mio fratello il tecnico informatico e con mio padre quasi non parlava più. Papà aveva anche scritto di non strumentalizzare il suo gesto: se ne sono fregati tutti». Giovanni Bianconi lito l'arma e a gesti ha avv

Persone citate: Castellari, Gardini