«Mio marito è gay» Lui la denuncia ma perde la causa di G. G.

«Mio marito è gay» Lui la denuncia ma perde la causa «Mio marito è gay» Lui la denuncia ma perde la causa PESCARA. Non è diffamazione dire ad amici e conoscenti che il proprio marito è omosessuale. A stabilirlo è stata una sentenza del pretore di Penne, Nicola Valletta, che ha assolto una donna querelata dal consorte. Secondo la signora il marito avrebbe avuto una relazione con un amico e compagno di lavoro. Per questo aveva fatto ricorso a un assistente sociale, preoccupata per eventuali influssi negativi dell'uomo sulla loro figlia, e aveva riferito il sospetto anche ai carabinieri e ad alcuni conoscenti. L'uomo si è ritenuto leso nella propria onorabilità. Ma la sentenza ha dato ragione alla moglie, e il marito dovrà ora pagare le spese processuali. Per il pretore «l'omosessualità non è un illecito, né una perversione, né una devianza, ma solo un'abitudine sessuale di minoranza». Quindi il fatto imputato alla donna non costituisce reato. [g. g.]

Persone citate: Nicola Valletta

Luoghi citati: Penne, Pescara