La mamma insegna Rifiutato il figlio di Anna Langone

La mamma insegna Rifiutato il figlio La mamma insegna Rifiutato il figlio FOGGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Figlio di mamma insegnante? La scuola gli è vietata, o, almeno, gli è preclusa quella in cui la madre lavora. Di solito negli istituti del Paese viene seguita la prassi opposta, che non introduce discriminazioni di questo tipo fra gli studenti. Ma c'è una circolare ministeriale, la 371 del 15 settembre 1959, che «codifica» il caso. A sperimentarla suo malgrado è stato Fabio Fratta, un ragazzo di 14 anni di Foggia, fresco dell'esame di terza media. Sicuro di non incontrare problemi, aveva presentato la domanda di preiscrizione al primo anno del liceo scientifico Marconi: in questi giorni gli è arrivata la risposta, negativa. Motivo fornito dall'istituto: lo studente non ha i requisiti richiesti per frequentarlo. Indagando e chiedendo a destra e a manca i genitori di Fabio sono venuti a capo dell'incredibile vicenda: hanno scoperto che la «colpevole» di questa situazione è la mamma del ragazzo, rea di insegnare al Marconi. «Sulle prime - dice Aldo Fratta, padre di Fabio - non volevo crederci. Poi, con l'aiuto di un amico, mi sono messo a cercare fra testi unici, codici, leggi speciali, circolari scolastiche e così sono venuto a conoscenza di quella circolare ministeriale del 1959, che vieta ai presidi di iscrivere studenti figli di docenti di ruolo nello stesso istituto». Una circolare ignorata nella maggior parte delle scuole italiane, ma conservata con cura e osservata alla lettera dal pro¬ fessor Felice Montesano, un sacerdote, preside del liceo. La precisione del capo d'istituto non ha colpito solo Fabio, ma altri quattro mancati studenti del Marconi, anche loro non accettati perché figli di insegnanti di ruolo nello stesso liceo. I Fratta non si sono però rassegnati: il Marconi è preferibile al Volta, l'altro liceo scientifico foggiano, in quanto è raggiungibile da Fabio a piedi, in pochi minuti, senza la corsa agli autobus e alla ressa a bordo nei giorni di scuola. E poi, la risposta del consiglio d'istituto ad Aldo Fratta garba poco: possibile che una circolare del '59 possa avere ancora effetto? La domanda è stata girata, per ora senza risposta, al provveditore agli studi Felice Grassi, ma sono già pronti esposti diretti ad altri organismi scolastici e alla giustizia amministrativa. Fabio intanto si trova sbalestrato, incerto sulla scelta da compiere, mentre il padre è deciso a non mollare. «Questa circolare non solo danneggia mio figlio - spiega - ma è un'offesa alla professionalità di tutti gli insegnanti». E rincara la dose: «A me risulta che in quella scuola vi siano almeno una ventina di studenti che hanno il padre o la madre insegnanti, ma nessuno ha mai posto limitazioni di alcun tipo, già a partire dalle preiscrizioni». Dal liceo Marconi, al di là di una frase stringata («La decisione è stata assunta dall'intero consiglio d'istituto, presieduto dal preside») non arrivano commenti. Preside e docenti sono tutti impegnati negli esami di maturità. Anna Langone

Persone citate: Aldo Fratta, Fabio Fratta, Felice Montesano, Marconi