Favori al boss In cella 5 guardie

Carcere di Trani Carcere di Trani Favori al boss In cella 5 guardie BARI. Accusati di avere riservato un trattamento di favore al boss della città vecchia Antonio Capriati, cinque agenti di custodia del supercarcere di Trani sono stati arrestati. Dovranno rispondere di corruzione e abuso d'ufficio. I cinque, alcuni dei quali sono anche accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, avrebbero commesso questi reati tra la fine del '93 e l'inizio di quest'anno, ossia nel periodo in cui Capriati è stato rinchiuso nel carcere di Trani. Sono finiti in cella un sottufficiale, Francesco Marzovilla, 39 anni, e gli assistenti Ruggiero Centaro, 32, Angelo Miola, 29, Antonio Tumolo, 41, e Antonio Ripa, 35 anni. La richiesta d'arresto è stata avanzata dal sostituto procuratore Giovanni Di Donato, il magistrato che ha avviato l'inchiesta che il 17 giugno ha portato all'arresto di altri 2 agenti di polizia penitenziaria. Non è la prima volta che nella provincia di Bari si registra un caso di questo tipo. Il 26 febbraio scorso fece ancora più clamore l'arresto di 8 agenti di custodia nel carcere del capoluogo. Venne accertato che, anche in cella, i boss vivevano nelle mollezze, tra champagne e caviale, e organizzavano festini. Secondo la magistratura, gli agenti, in cambio di denaro, facevano arrivare loro droga, armi da taglio e telefoni cellulari. I boss riuscivano così a mantenere i contatti con i clan e a impartire gli ordini, [s. t.l

Persone citate: Angelo Miola, Antonio Capriati, Antonio Ripa, Antonio Tumolo, Capriati, Francesco Marzovilla, Giovanni Di Donato, Ruggiero Centaro

Luoghi citati: Bari, Trani