Aborto, Clinton in guerra con il Papa

Respinti gli appelli del Vaticano in vista della Conferenza dell'Orni sulla popolazione Respinti gli appelli del Vaticano in vista della Conferenza dell'Orni sulla popolazione Aborto, Clinton in guerra con il Papa «Sì al controllo delle nascite» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sul controllo delle nascite Bill Clinton ha deciso di tenere duro e di sfidare il Vaticano. La scorsa notte, prendendo la parola durante una cena offertagli dall'Accademia Nazionale delle Scienze, il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il suo appoggio alle linee di fondo della conferenza sulla «stabilizzazione della popolazione mondiale» organizzata dalle Nazioni Unite per il prossimo settembre al Cairo. E' la conferma che nel teso incontro tra Clinton e papa Giovanni Paolo II del 2 giugno scorso a Roma le posizioni non si erano riavvicinate affatto. L'appello lanciato subito dopo al Vaticano dal vicepresidente Al Gore perché si unisca agli Stati Uniti nel promuovere il controllo delle nascite sul piano mondiale è suonato come un esercizio puramente retorico. Tanto più che domenica scorsa, parlando ai fedeli raccolti in piazza San Pietro, il Pontefice aveva lanciato un appello di segno opposto alla comunità internazionale. Nel breve discorso al pranzo dell'Accademia delle Scienze, Clinton ha annunciato ufficialmente che i delegati americani alla conferenza del Cairo «si uniranno alla comunità internazionale per lanciare nuovi PARIGI AGLI AM ME RICANA Anche nel loro recente incontro in Vaticano, Clinton ha ribadito al Papa il suo impeg Arrivato a Roma un mese fa, Clinton si è trovato di fronte un Papa con un'espressione seria e non particolarmente cordiale. Dopo l'incontro, lo stesso Presidente degli Stati Uniti aveva dovuto riconoscere il permanere di un inconciliabile dissenso soprattutto sull'uso degli anticoncezionali. A chi gli aveva chiesto se c'era stato un avvicinamento di posizioni, il portavoce del Vaticano aveva risposto che «l'avvicinamento è possibile solo in un senso», cioè che gli Stati Uniti cambino posizione. Ma questo non è avvenuto affatto. promettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri». I rapporti tra Clinton e il Vaticano sono stati tempestosi fin dall'inizio. Appena insediatosi come presidente, Clinton aveva emanato come primi provvedimenti alcuni «ordini esecutivi» proprio sull'aborto, consentendo ai medici degli ospedali pubblici di dare consigli in materia (prima era loro vietato dalla «gag mie», la regola del bavaglio) e rendendo possibili le interruzioni di gravidanza negli ospedali militari all'estero. Il Vaticano aveva subito protestato vivacemente. ton - rispetterà la diversità delle leggi nazionali». Ma, detto questo, gli Stati Uniti si impegneranno a fondo, anche offrendo incentivi, per spingere soprattutto i Paesi più poveri e sovrappopolati a adottare i programmi per il controllo delle nascite. La posizione americana è stata resa ufficiale anche da una documento del Dipartimento di Stato. «La nostra idea guida - dice il documento - è quella di raggiungere una stabilizzata crescita della popolazione assieme a un sostenibile sviluppo, definito come quello che soddisfa i bisogni delle generazioni attuali senza com¬ no per il controllo delle nascite Paolo Passarmi Bernard Tapie all'attacco «Mi trattano come un criminale» sta fiammingo Wandemeulebroucke. E nuovi abboccamenti erano già in corso ieri per tentare di attrarre i due liberal-democratici britannici ed i quattro liberali di sinistra olandesi. Hory, insistendo molto sulla natura gauchiste del gruppo, ha inoltre auspicato un coordinamento di tutte le forze di sinistra all'Europarlamento, in modo che i socialisti non siano «aritmeticamente condannati all'accordo» con l'eurodc. Ma Pannella è d'accordo? Il leader radicale ha prima condannato la «degenerazione partitocratica» del Parlamento europeo, «con questo partito unico solo apparentemente diviso in socialisti e democristiani, che non hanno però né Dio né Marx, hanno solo la logica della spartizione». Poi, interrogato sul suo appoggio al governo Berlusconi, ha sostenuto: «Noi non appoggiamo in Italia un governo di destra: Berlusconi continua a ripetere pubblicamente che mantiene la barra al centro». Fabio Squillante zo alla Bbc. Rivelato l'an