VELTRONISMO E D'ALEMISMO

Interno ROMA. Sotto il pergolato di Corsetti, ristorante dell'Eur altresì detto il «Saloon», gli occhettiani del primo giro assaporano in eguali dosi un venticello refrigerante e un Sauvignon ghiacciato, lontano dall'afa appiccicaticela che opprime il consiglio nazionale del pds. Da una parte del tavolo, Franco Ottolenghi e Luigi Colaianni, dall'altro Massimo De Angelis e Claudio Petruccioli, che legge ad alta voce il testo del suo intervento, scritto con la stilografica verde, come usava il «Migliore». Il totosegretario dà la parità ai due candidati: 189 a 189, una cinquantina di indecisi. Oggi, le votazioni. Come andranno? «Quello che otterrà il minor numero di consensi si ritirerà», spiega, soave, Colaianni. Petruccioli trasale: «Chi lo ha detto?». E De Angelis: «Non è affatto scontanto, a meno che il vincitore non sia Veltroni: in questo caso è tutto più facile, dopo le consultazioni». Evidentemente l'europarlamentare, complici le lunghe permanenze a Strasburgo, non è aggiornatissimo: gli occhettiani non vogliono che il direttore dell'Unità si tiri indietro, nemmeno in caso di sconfitta. Se anche alla seconda conta non dovesse risultare vincente, allora qualcuno si alzerà in piedi e chiederà il congresso. VELTRONISMO E iVALEMISMO ROMA Interno cossiga

Persone citate: Claudio Petruccioli, Colaianni, Corsetti, De Angelis, Franco Ottolenghi, Luigi Colaianni, Massimo De Angelis, Petruccioli, Veltroni

Luoghi citati: Roma, Strasburgo