Il progetto inserire il Dna dell'uccello estinto nell'uovo di un suo parente stretto

Il progetto: inserire il Dna dell'uccello estinto nell'uovo di un suo parente stretto Il progetto: inserire il Dna dell'uccello estinto nell'uovo di un suo parente stretto SARA' forse l'azoto liquido a salvare l'Ibis coronato dalla scomparsa definitiva. Di questo elegante uccello dal lungo becco ricurvo esistono solamente due esemplari ancora in vita, in una riserva naturale nell'isola di Sado, in Giappone. Sebbene si tratti di una coppia, ogni tentativo di farli riprodurre è stato vano, ed è ormai troppo tardi tentare di ricorrere alla fecondazione arti fidale: il maschio e la femmina infatti sono troppo vecchi per la riproduzione. Per evitare la cancellazione definitiva dell'Ibis coronato, l'ente giapponese per la protezione ambientale ha avuto un'idea originale: salvare almeno il Dna di questi due uccelli, per poterli far «rinascere» in futuro con la tecnica della clonazione. Il principio della clonazione, com'è noto, consiste nel ricostruire un intero individuo a partire dal Dna di una cellula. E' come ricostruire un'automobile o un edificio partendo dai disegni del progetto o dai piani di costruzione. Nel caso dell'Ibis coronato si inserirà il suo Dna (conservato) nella cellula uovo di un suo parente stretto (magari un'altra varietà di Ibis), alla quale sarà stato tolto il nucleo. Le strutture biochimiche della cellula uovo dovrebbero seguire gli ordini del nuovo Dna e dal guscio dovrebbe emergere un Ibis coronato. E' la stessa tecnica utilizzata nel film «Jurassic Park» per far tornare in vita i dinosauri. Se nel film è l'ambra a permettere al Dna di dinosauro di conservarsi per milioni di anni, nel caso degli ibis sarà l'azoto liquido a consentirlo: si possono infatti raggiungere temperature bassissime (meno 196° C), ideali per mantenere integri per tempi lunghissimi i lembi di tessuto di questi uccelli. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, lo scopo del progetto non è quello di congelare per intero i due ibis, come in un'ibernazione, ma solamente alcuni campioni di tessuto, quasi fossero delle piccole «scialuppe di salvataggio» del loro patrimonio genetico. L'uso dell'azoto liquido, più che una scelta è stata una necessità. La tecnica della clonazione infatti, è purtroppo ancora molto lontana dal produrre gli effetti di «Jurassic Park», tuttavia il progres- in si gni '-'X-'- .-'V;-1'. >-

Persone citate: Sado

Luoghi citati: Giappone