E/O, 15 ANNI DI SCOPERTE DALL'EST ALL'AFRICA di Ni. Ap.

E/O, 15 ANNI DI SCOPERTE DALL'EST ALL'AFRICA E/O, 15 ANNI DI SCOPERTE DALL'EST ALL'AFRICA UANDO sono nati, M m. nel '79, sono stati ab m presi per matti o quaH si. Offrivano a un I ignaro pubblico itaH liano autori sconoB tg sciuti dell'Est con noni Bf mi impronunciabili, 'B W oggi diventati in qualche modo nostri Il compagni di strada: Hrabal, Stryjkowski, oltre a Hein, alla Wolf, a Reznicek. Alla fine degli 80 erano corteggiatissimi: i cani grossi dell'editoria facevano a gara per cercare di comprarli. Sandro Ferri e Sandra Ozzola, coniugi padroni-inventori della romana e/o (lei, non a caso, laureata in letterature slave) hanno resistito, perché «se non fossimo più indipendenti, smetteremmo anche di divertirci». Ben meno permeabili alle seduzioni di Kundera, «rapito» dall'Adelphi dopo che i Ferri l'avevano scoperto, ignorato da tutti, a Parigi e insieme avevano inventato la ormai gloriosa collana praghese. Un momento non piacevole per la casa editrice. «Certo, se L'insostenibile leggerezza fosse toccata a noi, avrebbe cambiato la nostra vita» - dicono senza più rancore -; da quell'episodio abbiamo però capito molto...». Adesso celebrano i 15 anni di anzianità della loro «officina» con una piccola festa in libreria: niente gadget ma, sino a tutto luglio, chi compera due libri e/o ne avrà un terzo hi regalo. Nella speranza che, chissà, il lettore l'accia proprio, almeno parzial¬ lim limim e/o disfazione c'è: da Amore molesto dalla Ferrante nascerà il nuovo film di Mario Martone; per ottobre è prevista La vera storia di Peter Pan, primo romanzo di Goffredo Fofi; e nel 95, il debutto di due esordienti: l'insegnante Paolo Teobaldi con un noir; la perugina Anna Belardinelli con racconti da un'Umbria arcaica e fantastica. Sul terreno dei tascabili, zoccolo duro ormai di tutta l'editoria italiana, anche e/o si batte bene nonostante i suoi prezzi di copertina non bassissimi, 10-15 mila lire «al di sotto delle quali non si potrà assolutamente più scendere»; nella collana inglese, arriveranno una nuova Oates dell'orrore e La Lanterna magica della O'Brien, mentre i due editori cominciano a guardare al Sud anglofono, a scrittori nuovi dai Caraibi e dall'Africa meridionale. E' chiaro, comunque, che il cuore di e/o continua a battere per l'Oriente d'Europa: da dove vengono buone notizie. La Wolf scrive di nuovo dopo un periodo buio, e così Hrabal; Hein ha già consegnato i racconti di II gioco di Napoleone e il polacco Brandys L'arte della conversazione, 4 dialoghi filosofici sul post '89. Insomma, una generazione di grandi scrittori, che sta uscendo da una tremenda crisi d'identità. Ma, avrà ancora molto da dire? La domanda è lecita: per i Ferri, in ogni caso, non c'è scelta, debbono continuare a rischiare. E vogliono. mente, l'atto di fede di Manlio Sgalambro: «La terra, il cielo? No, solo un libro. Si può vivere benissimo per questo». Una speranza magari anche «commerciale»? Ferri sembra d'accordo: «Per farcela oggi è necessario trovare un rapporto equilibrato qualità-vendita: bilanciare il lavoro sui testi con l'organizzazione di un pur modesto sistema produttivo». Il che non significa i, un ruttore simbolo delle edizioni e/o abbassare la guardia, né diminuire il rigore. Forte di 250 titoli, la e/o ne sforna quest'anno oltre 30 con un fatturato di 2 miliardi. Non poco per una piccola azienda. E se ha chiuso una collana, quella cinese (filone seguito benissimo da Theoria) è impegnata in tutte le altre. Stanno fiorendo le «Rose» con i volumetti dedicati alle scrittrici: israeliane in testa verso la terza edizione, con le irlandesi a ruota. Vero che gli «Azzurri», cioè la narrativa italiana, si sono dimostrati, per la casa romana, uno dei filoni più difficili da far decollare, ma qualche sod¬ [ni. ap.]

Luoghi citati: Europa, Parigi, Umbria