All'estero con la CNA
All'estero con la CNA All'estero con la CNA Un senizio per diversificare i propri mercati Da molti anni la CNA di Torino offre attraverso il suo Servizio Estero un concreto aiuto alle aziende - anche piccolissime - che vogliono superare i confini nazionali e affrontare i mercati stranieri. Raccogliamo qui le esperienze di tre imprese, diverse per settore di attività e dimensioni, ma rappresentative della grande varietà del mondo dell'artigianato. Iniziamo con Giuliana Grinza, titolare dell'omonima azienda produttrice di abiti da sera, ricevimento e cocktail. 'Avevo creato dal ditta nel'61 - ci dice - seguendo la tradizione familiare: mia madre, e prima di lei sua madre e sua nonna, avevano un'attività di sartoria per signora. Dopo 25 anni, nell'86, cominciavo però a sentirmi un pò prigioniera nel mio atelier. Così, per prova, partecipai allora per la prima volta a una manifestazione organizzata dalla CNA negli Emirati Arabi Uniti, presentando un'intera collezione: fu un successo immediato, come nelle edizioni successive a Miami e in Giappone." Adesso Giuliana Grinza produce ed esporta regolarmente due collezioni l'anno, con modelli e taglie adattati ai vari Paesi, e fa parte del Consorzio Expofashion, che dal Ministero per il Commercio riceve contributi da investire in iniziative promozionali all'estero. Diversa è la storia della ditta Scanferla, che produce stampi per lamiera, curando anche stampaggio, assemblaggio e montaggio. "Nel "92 partecipai per la prima volta a Subfor, la fiera della subfornitura italiana che si tiene ogni anno in una città tedesca - racconta il titolare Bruno Scanferla -. Anche se in quell 'occasione non tornai a casa con nessun contratto, l'esperienza mi fu utilissima: il dialogo con potenziali clienti, colleghi e operatori stranieri mi ha realmente aiutato a prepararmi, facilitandomi i successivi contatti con l'estero e la partecipazioni- alle altre edizioni della manifestazione." Una notevole parte della produzione della Scanferla viene oggi esportata in Germania, e ciò ha permesso all'azienda di affrontare con maggiore serenità la crisi che ha colpito il nostro Paese. La Diemme di Carignano è una ditta individuale, creata due anni fa dal giovanissimo Diego Facelli: produce astucci artigianali per premiazioni sportive e per argenteria, articoli regalo, posateria, bomboniere e simili. "Recentemente - dice Facelli - ho contattato la CNA per vedere se c'era qualche possibilità di esportare i miei prodotti: mi è stato proposto di lanciare una ricerca sulla rete europea BC-NET, per Francia, Spagna e Germania. In due giorni avevamo già 7 o 8 indirizzi, da cui - dopo le telefonate fatte in lingua dall'addetta CNA e qualche fax - sono nate 3 trattative, attualmente in corso uno scambio di campionature e disegni. Tutto questo mi è costato circa 200.000 lire".
Persone citate: Bruno Scanferla, Diego Facelli, Facelli, Giuliana Grinza, Scanferla
Luoghi citati: Carignano, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Giappone, Miami, Spagna, Torino
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