Torino lo Stabile ricomincia dai giovani

Torino, lo Stabile ricomincia dai giovani Shakespeare, Molière e Giacosa nel cartellone '94-'95, ma soprattutto tante iniziative collaterali Torino, lo Stabile ricomincia dai giovani E per celebrare i 40 anni del teatro Gassman leggerà Alfieri TORINO. Tre nuove produzioni, una ripresa, quindici spettacoli ospiti, 250 giorni di spettacolo. Fosse soltanto questo, sarebbe già un ricco cartellone di prosa. Ma a Guido Davico Bonino, da tre mesi direttore del Teatro Stabile, questo genere di ricchezza forse non bastava. Fin dal suo insediamento ha detto di cercare anche altro. Non solo un nobile programma di classici con un testo piemontese in lingua, ma qualcosa che riavvicinasse lo spettatore al teatro e rendese il lavoro scenico una pratica viva, coliegata alle forze culturali della città e aperta a un'esperienza pedagogica permanente. Tutte cose che ha ribadito ieri, alla sua prima conferenza stampa, in un clima elettrizzato da alacre ottimismo. Davico Bonino ha detto di ispirarsi a Barrault. In particolare al principio secondo cui attraverso il teatro si riequilibra la vita. Ecco perché ha puntato su tre testi di alta qualità poetica, su tre classici che, in quanto tali, non possono invecchiare. Ma con una novità: le regie del poco rappresentato «Timone d'Atene» di Shake¬ speare, della «Scuola delle mogli» di Molière e del quasi sconosciuto «Onorevole Ercole Malladri» di Giacosa sono affidate a tre giovani: Walter Pagliaro, Cristina Pezzoli e Mauro Avogadro. Non solo. Nelle tre produzioni saranno impegnati molti attori giovani e giovanissimi. La nota giovanile è un po' la chiave del programma triennale. In questo contesto il neodirettore ha ribadito il proposito di andare a cercare, invitando a scrivere 50 drammaturghi, le nuove opere del teatro italiano. Ha costituito una commissione di venti persone col compito non solo di individuare il testo contemporaneo da rappresentare nella prossima stagione, ma anche di creare un archivio e offrire così, ad altri Stabili, concrete possibilità di lavoro. Nessuno deve chiudersi in se stesso, sembra dire. Perciò slancio alle coproduzioni. Quest'anno, per «La scuola delle mogli», c'è la collaborazione con «La Contemporanea '83»; l'anno '"ross;mo sarà la volta del Teatro di Roma per il «Ruy Blas» di Victor Hugo, diretto da Ronconi, che utilizzerà (per risparmiare) le scene di «Misura per misura». Davico Bonino promette per il '96 addirittura tre coproduzioni. Ma per dimostrare che il cartellone non è tutto, Davico Bonino snocciola quelle iniziative che dovrebbero ridurre la possibile distanza tra spettatori e spettacolo: prove aperte, conversazioni critiche su tutte e tre le produzioni, presentazioni pubbliche di tutti gli spettacoli, lezioni di Storia del Teatro alla Galleria d'Arte moderna. Potrebbe sembrare un po' accademico, ma basterà vincere l'iniziale timidezza. Sono ancora annunciate due letture pubbliche dell'«Orfeo» del Poliziano (novembre '94) e de «La vita offesa» (aprile '95), testimonianze sulla vita nei lager nazisti, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla. Infine, per celebrare i quarantanni del Teatro Stabile, sono state definite due iniziative: il 27 mag¬ gio '95, nel pomeriggio all'Alfieri (tornato ad essere la seconda sala dello Stabile) si avvicenderanno i direttori-registi del teatro: De Bosio, Missiroli, Gregoretti, Ronconi che rievocheranno i momenti essenziali della loro esperienza e ricorderanno i colleghi prematuramente scomparsi (Colli, Enriquez, Trionfo). Nella serata del 27, al Regio, Vittorio Gassman sarà protagonista di un «Concerto Alfieri». L'attore, alternandosi con l'orchestra che eseguirà musiche settecentesche, leggerà pagine dalla «Vita», dalle «Rime» e brani di tragedie. Insomma, come ha detto a margine l'assessore alle risorse culturali, Ugo Perone, sembra di stare in un «ribollir di pentole». [o. g,] prattutto tante iniziative collaterali a dai giovani sman leggerà Alfieri gio '95, nel pomeriggio all'Alfieri (tornato ad essere la seconda sala dello Stabile) si avvicenderanno i direttori-registi del teatro: De Bosio, Missiroli, Gregoretti, Ronconi che rievocheranno i momenti essenziali della loro esperienza e Qui accanto «L'affare Makropulos», lo spettacolo con la Melato, regista Ronconi, che sarà ripreso in questa stagione. A destra Valentina Sperlì protagonista di «L'onorevole Ercole Malladri» di Giacosa

Luoghi citati: Atene, Torino