Beffe e conflitti di un Mieta del male

F PRIMO EROE MODERNO Beffe e conflitti di un Mieta del male FIAUST fu secondo molte testimonianze uno degli ultimi sommi alchimisti e negromanti, nato nel . I Wùrttemberg, addottorato a Cracovia, avversario di Melantone a Wittenberg, e morto in oscurità. La sua vita apertamente dissoluta, le sue vanterie circa i prodigi di cui ora capa ce e il suo scetticismo nei confronti della religione cristiana ne fecero molto presto (1592) anche un mito teatrale. Christopher Marlowe, il geniale coetaneo di Shakespeare morto assassinato a ventinove anni, eia specialista in ritratti di titani, atleti del male in lotta contro tutto il mondo (Tamevlano, Barabba l'ebreo di Malta1: con Doctor Fanslus die de una tragedia nel senso medievale di stoi ia esemplare dell;1, caduta di un grande, proposta come ammonimento. Il dramma, racconta soprattutto le beffe che Faust forte dei poteri ricevuti dal demonio compie ni donni di molti, non escluso il Papa di Roma; ma c'è anche l'idillio con Elena di Troia, cui è dedicato un verso celeberrimo («E' questo il volto che varò mille navi?»). Trasportata in Germania da comici inglesi, ridotta a spettacolo di fantocci, lu pièce ispirò Goethe per il poema drammatico al quale lavorò per sessantanni, dopo il quale pochi osarono riaffrontare il tema sulle scene di prosa (ricchissima invece la produzione musicale, con contributi eh Wagner, Berlioz, Schumann, Liszt, Gounod, Boito, Busom). Divisa dagli studiosi in tre parti - al Faust Parte Prima e Parte Seconda pubblicati dall'autore bisogna aggiungere il cosiddetto Urfaust giovanile e romantico, rinvenuto solo nel 1887 - la titanica opera gOethiana è paragonate le alla Dì vina Commedia per lo sforzo di riunire tutto lo scibile dell'uomo occidentale; ma a differenza di Dante, il quale possedeva tutte le soluzioni, Goethe è modernamente dialettico e tende a rimettere continuamente in discussione ogni cosa; non per nulla il compagno di viaggio non è un maestro come Vù'gilio, ma un tentatole come Mefistofele, nel quale oltrotutto più andiamo avanti più ci riconosciamo. Fra gli argomenti sono il conflitto dell'uomo con se stesso, con la natura, con la divinità, con la società, con l'eros, con l'antichità, col lavoro: per nessuno è proposta una panacea che non sia poetica, e del ì osto come può l'uomo appagarsi della propria condizione di animale in transito, condannato a nascere e a morire? La scommessa di Mefistofele, di procurare un momento perfetto, tale da indurre Faust a chiedergli di fermare il tempo, tocca infatti il punto focale dell'insoddisfazione di noi creatori' sempre in lotta perdente con il conlesto di cui facciamo paiie, e dove tutto inesorabilmente scorre e muta. IVVt-1>l'rin(rl"V (jco ico

Luoghi citati: Cracovia, Germania, Roma, Wittenberg