Ppi, Bianchi corre per la segreteria di R. R.

Ppi, Bianchi corre per la segreteria L'ex presidente Acli sfida altri 3 candidati. Mancino: no al referendum sui nomi Ppi, Bianchi corre per la segreteria Bindi eMonticone: «Martinazzoli lo appoggia» ROMA. La corsa per la leadership del Ppi sta diventando un «concorso» con molti concorrenti: dopo le autocandidature di Roberto Formigoni e Rocco Buttigliene, quella sussurrata di Nicola Mancino, ieri è stata la volta di Giovanni Bianchi, ex presidente delle Acli, ora deputato. La sua candidatura è stata lanciata ieri durante una conferenza stampa da Rosy Bindi e Alberto Monticone, ex presidente dell'Azione Cattolica. E la Bindi ha annunciato scherzosamente: «Della candidatura di Bianchi abbiamo informato Martinazzoli e lui non ci ha attaccato il telefono in faccia...» e anzi l'ex segretario lia dato il suo assenso all'iniziativa, che nelle valutazioni fatte sottovoce dai promotori ha più l'obiettivo di uno sbarramento che di puntare al successo finale. Ma la prima raffica di reazioni infastidite alla nuova candidatura dimostra che per il partito popolare italiano si apre una caldissima stagione congressuale. Dice Mancino: «Non è utile al Ppi un referendum sulle persone». Dice Angelo Sanza, che parla per conto del redivivo De Mita: «Le candidature spuntano come funghi e questo non aiuta il processo unitario che ci eravamo prefissati e lo stesso Bianchi mi aveva personalmente assicurato la sua disponibilità verso una candidatura di Mancino». Reagiscono con un certo fair play gli altri due candidati alla successione di Martinazzoli: «Di Bianchi ho molta stima - dice Rocco Buttiglione - ma occorre avere l'umiltà di riconoscere che nessuno ha la verità in tasca e che questa si scopre col lavoro comune». E Roberto Formigoni: «La candidatura di Bianchi è un fatto di chiarezza», anche se «è caratterizzata, perché viene da sinistra». E alla Bindi che giudica Bianchi «un valido punto di convergenza», Formigoni risponde con questo argomento: «Con quella bocca la Bindi può dire quel che vuole». E la «pasionaria bianca» da parte sua se la prende con Buttiglione: «E' molto grave che un candidato alla segreteria come lui possa mettere sullo stesso piano un parlamentare del partito (Formigoni, ndr) che per una settimana è stato annunciato in comizio con un senatore di An e un coordinatore regionale (se stessa, ndr) che ha dovuto difendere la dignità del partito». Per ora l'unica reazione entusiastica al «lancio» di Bianchi arriva dal verde Mattioli: «Una candidatura che mi riempie di gioia: sono sicuro che una sua segreteria sarebbe stimolo al rinnovamento culturale della politica italiana». [r. r.]

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