Università ecco la stangata

Gli amministratori hanno deciso: dal '94-95 gli studenti saranno divisi in tre fasce di reddito Gli amministratori hanno deciso: dal '94-95 gli studenti saranno divisi in tre fasce di reddito Università, ecco la stangata Le tasse aumentano fino al 50 per cento E' contenuta tra il 30 e il 50 per cento la stangata che tocca gli universitari torinesi e le loro famiglie. Il consiglio di amministrazione dell'Ateneo ha deliberato ieri che le tasse d'iscrizione all'anno accademico '94-'95 saranno comprese tra le 950 mila lire di Giurisprudenza e Scienze Politiche e il milione e 350 mila lire di Veterinaria, la facoltà che, con Medicina (un milione e 300 mila), è ai vertici della spesa. Questi sono, tuttavia, gli importi massimi: dal '94-'95 le tasse universitarie sono infatti, per effetto della legge finanziaria, diversificate in base al reddito. Le fasce saranno tre: la prima, uguale in tutti i corsi di laurea, è destinata ai meritevoli e privi di mezzi economici, che pagheranno 640 mila lire; la seconda vale per tutti gli altri studenti in corso; la terza (intermedia) è riservata ai fuori corso. Questi ultimi pagheranno metà dei contributi destinati alle facoltà. Ecco come si compongono gli importi: 300 mila lire di tassa d'iscrizione, 250 mila lire di contributo Ateneo (che incamera così 550 mila lire per studente, destinate alle spese generali); il resto è rappresentato dai contributi stabiliti dalle facoltà secondo il numero degli iscritti e le esigenze per le spese legate alla didattica (di cui per la prima volta dovranno farsi carico). Spiega il pro-rettore Alberto Conte: «Le 550 mila lire sono state calcolate sulla base di una previsione di spesa per il '95 redatta dal direttore amministrativo Franca Fisicaro, tenuto anche conto dello studio condotto dal prof. Cassone che indica in circa 70 mila gli studenti che s'iscriveranno l'anno prossimo, contro i 77 mila attuali. Si prevede che una parte dei 28 mila fuori corso lasceranno l'Università». Gli studenti dovranno pagare inoltre 90 mila lire di contributo suppletivo (secondo le indicazioni della legge nazionale) sulla tassa d'iscrizione direttamente all'Ente regionale per il Diritto allo studio (che gestisce le borse di studio, i collegi, le sale studio, le mense). Sempre alla Regione (ma vincolato da una convenzione stipulata con l'Università) andrà anche il 20 per cento della tassa d'iscrizione. «(Abbiamo scelto - dice il professor Conte - di non differenziare i carichi per la prima fascia: non è giusto che chi non ha mezzi sia obbligato a scegliere gli studi sulla base di un'imposizione di ordine economico». La professoressa Olimpia Gambino, che nel consiglio di amministrazione ha seguito passo dopo passo l'evolversi del sistematasse spiega: «Appartiene alla prima fascia chi ha un reddito non superiore ai 35 milioni con un nucleo familiare di tre persone e il merito calcolato così: le matricole devono aver ottenuto 48/60 alla maturità oppure la media dell'8 negli ultimi due anni prima del diploma; per il secondo anno occorre aver sostenuto, arrotondato per eccesso, il 50 per cento degli esami previsti dal piano di studi; dal terzo anno, farà testo la media degli esami sostenuti dagli iscritti dell'anno precedente». Chi riterrà di possedere i requisiti per rientrare nella prima fascia dovrà presentare un'autocertificazio- ne che comprovi come reddito e patrimonio non superino i limiti. «L'Università - ricordano Gambino e Conte - potrà richiedere verifiche fiscali alle Intendenze di Finanza. Sono possibili anche controlli sui dati in possesso degli istituti di credito». «La prima rata - spiega Carla Dorato, che dirige le segreterie studenti - sarà di 500 mila lire più il contributo di 90 mila per tutti. Con la seconda rata si pagherà la differenza. Prima del pagamento della seconda rata verranno valutate le autocerti¬ ficazioni». I criteri delle esenzioni totali e parziali saranno definiti nel consiglio di amministrazione del 20 luglio. Per quella data i presidi che ancora non l'hanno fatto, dovranno presentare il piano di spesa delle loro facoltà: la mancata redazione del piano ha fatto sì che tre dei 5 rappresentanti degli studenti in consiglio (Vanessa Gallo, Andrea Bonetto e Carlo Olivieri), abbiano votato contro il piano-tasse. Maria Teresa Martinengo Olimpia Cambino vice rettore e consigliere dell'Università

Persone citate: Alberto Conte, Andrea Bonetto, Carla Dorato, Carlo Olivieri, Cassone, Franca Fisicaro, Gambino, Maria Teresa Martinengo Olimpia, Olimpia Gambino, Vanessa Gallo