«Ecco come mi pagò Cragnotti»

Goveani e il Toro Goveani e il Toro «Ecco come mi pagò Cragnotti» Adesso il pool dei magistrati di «piedi puliti» sa come e dove sono stati pagati in nero 2 miliardi e 400 milioni al notaio Goveani dal finanziere Cragnotti: dopo aver ammesso di aver ricevuto quel denaro «a conguaglio» dei 9 miliardi ufficiali (più il trasferimento del centromediano Gregucci) per la cessione del portiere Marchegiani, ieri l'ex presidente del Torino Calcio ha fornito spiegazioni e documentazione sulle modalità di versamento dell'«extra» ricevuto. Sui particolari dell'operazione non è trapelato nulla, ma è probabile che sia avvenuta attraverso conti esteri, come accadde già per Borsano, salvo poi rivolgersi ad un'organizzazione di spalloni per portare il gruzzolo in Italia. A sua volta Sergio Cragnotti, ex presidente e ora «soltanto» patron della Lazio, non ha atteso la nuova, scontata, convocazione dei magistrati e ha fatto avere loro, attraverso l'avvocato Chiusano, un proprio memoriale. Una mossa suggerita dal timore del peggio, dal momento che il finanziere, quando venne interrogato sull'operazione Marchegiani, negò qualsiasi pagamento in nero. In questo modo dovrebbe aver anticipato un chiarimento sulla sua precedente scelta. In giacca blu elettrico ieri il notaio è comparso sulla porta dell'ufficio del sostituto procuratore Alessandro Prunas poco prima delle diciassette. Il suo legale, l'avvocato Roberto Trincherò, aveva già preparato un'istanza di revoca degli arresti domiciliari e in mattinata l'aveva preannunciata al gip Piera Caprioglio. Un'ora e un quarto di interrogatorio condotto da Prunas insieme con il collega Giuseppe Riccaboni e la stessa porta si è rispalancata: il notaio e il suo difensore si ritiravano per pochi minuti in una vicina stanza mentre i due magistrati restavano in attesa. Niente suspense: l'avvocato doveva materialmente redigere la richiesta al gip per sottoporla ai due sostituti procuratori. Tre minuti dopo i pm Prunas e Riccaboni esprimevano il loro parere favorevole all'istanza. Il che significa: primo, Goveani aveva nuovamente collaborato; secondo, già oggi potrebbero essergli revocati gli arresti domiciliari. Ma non si creda che sia tutto definito: l'affaire Scifo è tuttora sospeso in attesa di nuovi elementi sulle modalità di pagamento del calciatore da parte del Monaco. Intanto, mentre un ex consigliere di amministrazione del Toro, Sergio Campra (commercialista di Goveani), entra nell'inchiesta, il pm Prunas chiarisce che sulla gestione Calieri non è stata sollevata alcuna ombra, [al. ga.] Roberto Goveani oggi potrebbe tornare libero

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