Gascoigne la grande sfida

Il Parma ha preso anche Mussi e forse darà Melli al Napoli Il Parma ha preso anche Mussi e forse darà Melli al Napoli Cascoigne, la grande sfida Rientrato a Roma l'inglese smentisce i medici: «Sarò in campo a Natale» Oggi il Consiglio nominerà presidente Zoff. Sarà Chamot il primo colpo MILANO. Anche Mussi, un altro azzurro dopo Dino Baggio, finirà al Parma. Calieri ha trovato l'accordo con Pastorello per 3 miliardi e 500 milioni, ma le firme sul contratto, per evitare inchieste federali, verranno messe a fine Mondiale, al ritorno del giocatore in Italia. Adesso Calieri vuole Manicone, che sta per rientrare dalle vacanze. L'accordo con l'Inter c'é, tocca al giocatore decidere nel prossimo inconto con il presidente granata, il quale è interessato anche a Fabio Favi, 24 anni, centrocampista dell'Acireale. Stamane il Torino presenta Rizzitelli e Tosco. Ufficiale il prestito di Cruz (dallo Standard Liegi) al Napoli, imminente la firma del libero brasiliano. Attesa anche quella di Boghossian: i dirigenti partenopei vogliono chiudere in fretta perché il Marsiglia (da cui se n'è andato anche Boli, ai Rangers Glasgow) sta per essere ceduto da Tapie. Ancora il Napoli, attivissimo, ha chiesto al Parma Matrecano che vorrebbe tornare nella sua città, e deve definire con la Juventus l'acquisto di Di Canio; piacciono Luzardi (Lazio) e il brasiliano Edmundo (Palmeiras). Dati i rapporti con Tanzi, la grande sorpresa potrebbe essere Melli. La Roma ha chiesto alla Samp (che ha già preso Ferri) Vierchowod in cambio di Garzja. Portieri: il Bari ha prenotato Sterchele (Vicenza) per sostituire Fontana (alle buste col Cesena); la Reggiana avrà oggi Antonioli in prestito dal Milan. Sabato Dal Cin presenterà il nuovo stadio, la cui costruzione a Reggio Emilia comincerà ad agosto e sarà ultimata in primavera. Allenatori: Giorgi andrà alla Salernitana al posto di Delio Rossi destinato al Foggia, Prandelli andrà alla Reggina. Novità alla Lazio. In giornata il Consiglio ratificherà la nomina di Zoff alla presidenza esecutiva e le dimissioni del dg Bendoni (destinato ad altro incarico nella Cragnotti & Partners). Il neo presidente vuole definire al più presto l'ingaggio di Chamot dal Foggia, ma non ha interlocutori per trattare. Intanto nella sede laziale ieri mattina è ricomparso Gascoigne, che il 7 aprile scorso in allenamento si fratturò tibia e perone destri. Il solito «Gazza», con le stampelle ma con la grinta e l'ironia di sempre. Ha esordito spiazzando i medici che l'hanno visitato: «Il 4 luglio, a Londra, mi toglieranno una parte delle sintesi metalliche alla tibia frat¬ turata. Il 14 tornerò a Roma, pronto a partire con gli altri per il ritiro di Sangallo. I medici dicono che rientrerò solo a metà gennaio, ma nessuno conosce le mie gambe quanto il sottoscritto: a Natale sarò in campo, vedrete. E sarò pronto a giocarmi il posto. Venga pure Chamot, è meglio avere dei concorrenti, ci si allena meglio se il posto non è sicuro». Sul Mondiale: «Vado a pesca, soprattutto. Guardo solo le partite dell'Italia e dell'Eire di Charlton: spero che gli azzurri vadano avanti, sarebbe la conferma della validità di un campionato in cui gioco anch'io. Comunque non ho tempo per annoiarmi, con due allenamenti al giorno a base di bicicletta, nuoto e addominali. Il tutto per non pensare agli Usa: prima l'esclusione, poi l'infortunio; sarebbe troppa la tristezza guardando la tv». Su Baggio sostituito: «Io una cosa del genere l'ho già vissuta, in Nazionale con Taylor. Certo che Sacchi ha avuto un bel coraggio: ha scioccato tutto il mondo con la sua scelta». Non è ingrassato, Paul. Anzi, sembra tirato come nei momenti migliori. «Dite che Zeman mi massacrerà in ritiro? Beh... almeno fino a dicembre mi salverò per via dell'infortunio. Conosco il tecnico solo da avversario: il suo Foggia aveva un fuoco sacro dentro, una squadra organizzatissima, con un cuore grande. Zoff? Dino ora mi mette paura: ha tutto il potere in mano. Scherzi a parte, penso che Cragnotti abbia fatto la scelta giusta». [r. s.] Paul Gascoigne cammina ancora con le stampelle ma vuol stupire tornando a giocare già a Natale. Ieri a Roma le solite battute: «Adesso Zoff mi fa paura, è troppo potente. Chamot? La concorrenza mi aiuterà ad allenarmi meglio. Il Mondiale? Preferisco andare a pescare» MERCATO