Accertino uno vita nel calcio di B. P.

Dopo la sconfitta, gli americani scoprono il brivido dei calcoli e della formula E' morto ieri Accertino uno vita nel calcio Nella sua lunga carriera giornalistica, tanta Juventus. La trattava spesso con durezza come si usa quando per qualcuno (una persona, una squadra) ti condizionano le simpatie giovanili. E molto Toro, sempre con partecipazione emotiva. Per la Nazionale attenzioni sempre severe. Così era Giulio Accatino, che ha scritto di calcio per quarant'anm su La Stampa e Stampa Sera. L'ha tradito ieri il cuore a Fossano, città non sua (era nato a Calliano Monferrato il 26 ottobre 1916) che aveva eletto a «patria» grazie ad amicizie ed attenzioni delle quali parlava con simpatia. Ieri mattina poco prima delle 9, chiesto agli assidui vicini di acquistargli i giornali, ha detto loro di aver passato una notte un po' agitata. Aveva già telefonato a un cardiologo, appuntamento alle 10. Poi subito l'ambulanza. Attorno alle 11,30 il decesso nell'ospedale di Fossano. I funerali, domani alle 8,30. L'avevamo visto al Delle Alpi nel finale di stagione. Simpatico brontolone, severo con un calcio che definiva «sempre peggio». Non gli andavano giù «questi discorsi su gioco a uomo oppure a zona, quasi le qualità tecniche e fisiche non contino più». A Fossano seguiva attento i Mondiali. Si era arrabbiato per la sostituzione di Baggio? Crediamo di no. Era severo soprattutto con i campioni come il Codino. [b. p.]

Persone citate: Baggio, Giulio Accatino

Luoghi citati: Calliano, Fossano