Al Piccolo di Strehler va in scena il nudo

Una stagione nel segno della poesia Una stagione nel segno della poesia Al Piccolo dìi Strehler va in scena il nudo Accadrà ne II'«Isola degli schiavi» con Massimo Ranieri e la Marinoni MILANO. Il nudo sbarca al Piccolo Teatro. Per la prima volta nella sua lunga carriera artistica, Giorgio Strehler aprirà uno spettacolo mostrando i suoi attori in una nudità assoluta. Non per suscitare scandalo. Figuriamoci. Potremmo dire per spirito illuminista, per onorare il principio secondo cui gli uomini, quando nascono, sono tutti uguali. Saranno poi le regole, le convenzioni, i vezzi a produrre le differenze. E così quando il sipario si alzerà su «L'isola degli schiavi» di Marivaux, Massimo Ranieri, Laura Marinoni e gli altri si mostreranno al pubblico come creature primigenie. Poi cominceranno a vestirsi e soltanto ad abbigliamento ultimato assumeranno ciascuno la propria fisionomia sociale. Giorgio Strehler dice queste cose con la «verve» di sempre. Presentando la nuova stagione del Piccolo, il regista si concede lunghe divagazioni, ricordi di lontane stagioni, aneddoti. Con una novità: per la prima volta accompagna alle proprie parole la proiezione di un video. Mostra alla folta platea degli invitati le prime scene dell'«Isola degli schiavi», con Ranieri che, da essere neutro, si trasforma in Arlecchino. Dice che mai prove furono più rapide, anzi «più sensitive»: c'è stata fra regista e attori una tale intesa, che il lavoro si è rivelato straordinariamente semplice. E tuttavia la preparazione di questo Marivaux sembra accompagnata da una sorte non propriamente felice. Mai rappresentata in Italia, «L'isola degli schiavi» avrebbe dovuto concludere l'attuale stagione del Piccolo. I disturbi cardiaci di Strehler hanno interrotto le prove di primavera. Il regista pensava di debuttare in estate, ma anche la salute di Ranieri ha avuto qualche cedimento. Una forma di tachicardia ha costretto l'attore-cantante a un periodo di riposo, per cui la messinscena dell'«Isola degli schiavi» è definitivamente rinviata alla prossima stagione. Lo spettacolo esordirà in prima assoluta a Barcellona, il 15 ottobre, e arriverà a Milano durante il Festival dell'Unione dei Teatri d'Europa, tra il 15 novembre e il 15 dicembre. Oltre a Ranieri e alla Marinoni, fanno parte del cast Philippe Leroy, la Villoresi e Luciano Roman. «L'isola degli schiavi» sarà il punto forte di un programma che, imperniato sulla ricerca poetica, mette insieme Genet, Luzi e Brecht. Quest'ultimo autore, che è stato per anni una bandiera del Piccolo, torna dalla distanza in cui è stato relegato nientemeno che con due testi: «Terrore e miseria del terzo Reich» e «La storia della bambola abbandonata», titolo strehleriano per un'operazione che unisce Brecht e Alfonso Sastre e che vedrà in scena ventidue bambini della 3a B della scuola elementare Confalonieri di Milano. Strehler aveva già messo in scena la «Bambola» vent'anni fa. Osserva che allora era più semplice scritturare i bambini. Oggi è quasi impossibile. Per superare le difficoltà, si è rivolto a una scuola. Ha trovato la collaborazione di un insegnante e di un direttore, che faranno rientrare l'esperienza della «Bambola» in un'attività didattica. Per la prima volta nell'ordinamento scolastico italiano, il teatro diventerà, di fatto, una materia di studio. Il cartellone del Piccolo sarà completato da «Splendid's» di Genet, regia di Klaus Michael Griiber; «Il libro di Ipazia» di Mario Luzi, regia di Lamberto Puggelli; sono previste due novità italiane che scaturiranno da un concorso per nuovi autori. Le opere pre- scelte saranno messe in scena da Roberto Graziosi, figlio dell'attore Paolo. Per l'estate del '95 è annunciato un «Progetto Alcesti» con testi di Euripide, Alfieri e Hofmannsthal per la regia di Carlo Battistoni. Ancora per il '95, per la stagione del Teatro d'Europa, è annunciato «Il demone di Taibele», un omaggio a Isaac Singer di Valeria Moretti con Pamela Villoresi e Moni Ovadia. Lo spettacolo sarà realizzato in collaborazione con il Festival Yiddish di Monaco e il CRT di Milano. E' prevista ancora una collaborazione con Paolo Rossi per tre spettacoli: «Cinquantenario» di Tabori, «Il mondo salvato dai ragazzini» di Elsa Morante e «Milanin Milanon». Programma ricchissimo. Anzi «spropositato» direbbe Strehler, se si considera che i costi sono lievitati del 20 per cento e i contributi pubblici sono immobili. Ma così va il teatro. [o. g.] Tornerà Brecht interpretato da 22 ragazzini Andrea Jonasson

Luoghi citati: Barcellona, Italia, Milano, Monaco