Esplode furgone panico e feriti di Angelo Conti

In via Artom salta in aria il Ducato che trasportava una bombola di ossigeno, i frammenti a 300 metri Esplode furgone, panico e feriti Danni a 100 alloggi, sfiorata la tragedia In via Artom salta in aria il Ducato che trasportava una bombola di ossigeno, i frammenti a 300 metri Un boato assordante, quasi fosse stato sparato un colpo di cannone, alle 10,35 di ieri, ha gettato nel panico Mirafiori Sud. E' esploso un camioncino, che trasportava una bombola di ossigeno sotto pressione: danni ad un centinaio di alloggi e ad alcune auto in sosta. Quattro feriti lievi, per i tagli provocati dai vetri rotti delle finestre; una donna, Calogero Sabatino, colta da una crisi nervosa, è stata trasportata all'ospedale e subito dimessa. La violenta esplosione è avvenuta a bordo di un Ducato Maxi bianco, sulle portiere la scritta «Medie Air, ossigeno terapia domiciliare», ed un indirizzo, via Eritrea 19. In realtà i numeri di telefono (sia l'utenza normale, che il numero verde) fanno riferimento alla ditta Gastech di Milano, il cui delegato per la zona di Torino è Natale Cangianiello, 50 anni, Nichelino, via Palestrina 20. Al momento dell'esplosione i due Ducato Maxi della Gastech-Medic Air erano parcheggiati in via Fratelli Garrone, quasi all'angolo con via Artom, affidati al fratello del Cangianiello, Mario, 39 anni, via Garrone 74. A provocare l'esplosione sarebbe stato l'ossigeno (puro al 99%) contenuto in un bombolone, piazzato a bordo del Ducato. Le prime ipotesi parlano del mancato funzionamento di una valvola di sfiato, che avrebbe consentito l'accumularsi di una gigantesca pressione. La violenza della deflagrazione è testimoniata dai danni subi¬ ti dal mezzo, completamente sventrato, da quelli alle case circostanti (vetri delle finestre infranti sino al decimo piano) e soprattutto dall'incredibile volo del coperchio metallico del bombolone (una decina di chilogrammi per un diametro di 75 centimetri), che ha scavalcato tre palazzi ed è finito al centro di un parcheggio trecento metri più lontano. I maggiori danni sono stati patiti dallo stabile di via Fratelli Garrone 73 (interni 9,10, 11 e 12) ma altri di una certa entità sono stati registrati anche ai numeri 67 e 74. I carabinieri del nucleo radiomobile, quelli della compagnia Mirafiori, nonché agenti della Digos e delle Volanti insieme a numerose squadre dei vigili del fuoco, hanno cercato possibili altre cause, eventualmente dolo¬ se. Non sembra che si possa pensare al racket, anche se non può essere completamente escluso che lo scoppio del bombolone abbia avuto una causa scatenante in un'altra esplosione. Un primo rapporto dei carabinieri è già stato inviato al pm Giuseppe Ferrando che valuterà oggi le posizioni dei fratelli Cangianiello. Scontata la denuncia per danneggiamento aggravato, mentre è probabile che si configurino reati relativi alla «custodia di materiali esplodenti». Il maltempo, con pioggia e vento, che stava colpendo ieri mattina Torino è servito a scongiurare danni più gravi: con il sole ci sarebbero state numerose persone alle finestre, ed un gruppo di pensionati si sarebbe ritrovato a chiacchierare, come ogni domenica mattina, sul muretto prospiciente il punto dell'esplosione. Così è possibile parlare, ora, solo di danni materiali, almeno 100 milioni. Angelo Conti Lo scoppio ha fatto saltare i vetri delle finestre fino al decimo piano ti Ducato ridotto a un ammasso di lamiere dopo l'esplosione Una donna Calogera Sabatino è stata colta da una crisi di nervi e trasportata all'ospedale

Persone citate: Calogero Sabatino, Giuseppe Ferrando, Medic

Luoghi citati: Milano, Torino