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I falsi di Hitler I falsi di Hitler Carlo Rognoni ricorda lo «scoop» sulle memorie-beffa del Fùhrer I~ L più clamoroso colpo storico e giornalistico degli ultimi 40 anni», titolava la copertina di Panorama del 2 maggio 1983, sotto l'annuncio: «I diari di Hitler». Che la settimana dopo diventava: «La verità: le prove a favore, gli argomenti contro». E sette giorni più tardi: «Tutti i retroscena del giallo storico del secolo». In breve: tappe di un clamoroso falso, di uno scoop internazionale finito in «scusate, ci hanno imbrogliati». Panorama fu soltanto l'appendice italiana di una cantonata solenne presa dagli esperti tedeschi interpellati dal settimanale Stem. Direttore di Panorama era Carlo Rognoni, che oggi racconta a La Stampa: «Ci contattarono e ci diedero appuntamento nel caveau di una banca a Ginevra: c'era tutto lo staff della casa editrice tedesca. Ammonticchiati sui tavoli c'erano quaderni con la copertina nera. Ci dissero che erano i diari di Hitler, corredati da illustri perizie». E vi fidaste? «Chiedemmo uno dei volumi in visione per periti nostri. Ci dissero che i diari erano a disposizione ma lì, nel caveau. E c'erano problemi di tempo. Spararono una cifra, per i diritti, che gravitava attorno al miliardo. Non se ne parlava neppure. Ci accordammo alla fine su trenta mi- lioni per i soli diritti di quanto Stern avrebbe diffuso. Salvavamo così l'uscita in contemporanea con gli editori maggiori e più seri del mondo. Lasciai in Germania l'inviato Alvaro Ranzoni perché controllasse l'operazione dal punto di vista giornalistico». Fu subito guerra dura, poi lo smascheramento dell'inganno messo su da un redattore per altro molto pignolo (aveva usato carta dell'epoca) che aveva ingannato il suo stesso editore: i vertici di Stein caddero come birilli. Ricorda Rognoni: «Il nostro inviato raccontò sul numero successivo il dibattito che si era acceso». Lo scoop vero, adesso, era la falsità dello scoop precedente. E le reazioni? «I lettori si divertivano e capivano. Magari fra i colleghi...». Marco Neirotti Carlo Rognoni, direttore di «Panorama» all'epoca del falso scoop sui Diari di Hitler