«Smentisco è tutto assurdo Est son dette troppe di Alain Elkann

Edda Ciano Edda Ciano «Smentisco, è tutto assurdo Est son dette troppe bugie» téTt] ROMA P» ON è possibile. Non ci cre■ do. Nessuno dei presunti I diari di mio padre è vero e II tutte le storie che hanno raccontato intorno ai suoi diari sono false». Edda Ciano, dalla sua casa romana, reagisce con assoluto scetticismo. Anche la ricostruzione secondo cui finirono nell'ambasciata giapponese a Berna? «E' tutto falso, lo non sono mai stata al corrente di quella storia. Io portai i diari di mio marito in Svizzera con l'aiuto di Emilio Pucci, questo si sa». Ma è in grado almeno di affermare che suo padre ha scritto diari? «Sì, credo di sì, come tutte le persone che hanno avuto posizioni come la sua». Lei non lo ha mai visto mentre scriveva? «Mai, ma erano cose segrete, mica avrebbe lasciato che io vedessi!». Se le mostrassero i presunti diari di suo padre, sarebbe in grado di dire se sono veri o no? «Credo che saprei riconoscere senz'altro la sua calligrafia, questo sì. Naturalmente dipende dai giorni in cui scriveva; la calligrafia non è sempre la stessa, come lei sa». Ma si rende conto di come sa- rebbe stato importante un documento come un diario originale di suo padre? «Ma me ne rendo conto certamente, sì, ma finché non si trovano sono soltanto parole buttate al vento e nient'altro, come molte altre cose che si sono dette sul conto di mio padre. C'è solo il diario di mio marito, per fortuna, come le ho già detto». Dunque, lei smentisce tutto? «Smentisco assolutamente. Come le ho detto: è falso. Purtroppo credo che i diari veri siano andati persi chissà come». Alain Elkann II! Edda Ciano: «Sì, mio padre teneva un diario, ma sono certa che sia andato perduto»

Persone citate: Edda Ciano, Emilio Pucci

Luoghi citati: Berna, Roma, Svizzera