«Ballottaggio» per 6 milioni e mezzo

Oggi alle urne per eleggere 137 sindaci, il presidente della Sardegna e di 7 Province Oggi alle urne per eleggere 137 sindaci, il presidente della Sardegna e di 7 Province «Ballottaggio» per 6 milioni e mezzo Le tensioni nella maggioranza condizionano il voto ROMA. Un altro «momento della verità» per la tenuta dell'alleanza di governo e per le speranze di rinascita dei progressisti. Oggi, dalle 7 alle 22, si vota per il presidente della Regione Sardegna e delle province di Lucca, Reggio Calabria, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Ballottaggio anche per 137 sindaci, venti dei quali in città capoluogo di provincia: Asti, Como, Rovigo, Verona, Gorizia, Savona, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, L'Aquila, Matera, Catanzaro, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari e Oristano. Elezioni comunali anche a Lucca, ma solo per il primo turno. Il Tar della Toscana, infatti, aveva rinviato le elezioni per una irregolarità nella presentazione delle liste. Proprio a Lucca si è verificata una delle alleanze anomale di questo turno elettorale: la lista «Vivere Lucca», infatti, presenta un candidato appoggiato dal pds e dai popolari. In sintesi, un test elettorale per 6 milioni e mezzo di italia- ni, che riflette in scala le tensioni interne alla maggioranza. Il caso più eclatante in Sicilia, dove il presidente dell'Unione di centro, Stefano De Luca, ha espresso il proprio appoggio a candidati antagonisti a quelli espressi dal Polo delle libertà. Il coordinamento siciliano di Forza Italia ha ricordato che De Luca «candidato al Parlamento europeo in qualità di ospite della lista di Forza Italia e ripescato quale primo dei non eletti grazie alla rinuncia di Silvio Berlusconi, abbia palesato un atteggiamento irriconoscente e sleale, seguendo ancora le vecchie logiche di spartizione politica che non appartengono alla cultura del movimento». E' polemica anche in Sardegna, dove gli elettori sono chia¬ mati a uno «strano» ballottaggio a tre, voluto dalla Legge elettorale regionale per introdurre un premio di maggioranza con l'obiettivo di correggere il sistema proporzionale imposto dalla Statuto Speciale di Autonomia. Circa un milione e 300 mila sardi dovranno andare alle urne per scegliere quale delle tre liste ancora in corsa (Progressisti, ppi, e Forza Italia-An) avrà il maggior numero di voti e quindi la maggioranza assoluta o relativa dei 16 Consiglieri che rimangono ancora da assegnare per completare l'Assemblea sarda. Anche nell'isola non mancano le polemiche: il movimento autonomista Sardigna Natzione, infatti, ha invitato gli elettori a votare scheda bianca. Pronta la reazione del Partito sardo d'Azione: «In questo momento - dice una nota del partito dei Ouattro mori - tali indicazioni possono favorire proprio la destra fascista. Invitare il popolo sardo al non voto è una scelta vile e codarda». [r. i.l Oggi seggi aperti dalle 7 alle 22. In Sardegna un milione e 300 mila elettori

Persone citate: Caltanissetta, De Luca, Silvio Berlusconi, Stefano De Luca