«Lei è un mostro, ha ucciso cinque volte»
«Lei è un mostro, ha ucciso cinque volte» «Lei è un mostro, ha ucciso cinque volte» Cagliari, allevatore inchiodato per catena di omicidi dopo 12 anni CAGLIARI. La morte del suo cane, travolto dal camper di due turisti tedeschi, ha fatto di lui un serial killer. L'allevatore Sergio Curreli, 34 anni, di Arbus, nel cagliaritano, già in carcere per scontare dieci anni (possesso di armi e traffico di stupefacenti), è ora accusato di cinque omicidi. I primi due risalgono al 3 settembre 1982: «Gelosa», il pastore tedesco a cui era particolarmente affezionato, rimane vittima di un incidente. Marie Heide HelkenYager, 27 anni, di Francoforte, e Siegfried Heilmann, 41 anni, di Monaco, sono «colpevoli» della morte dell'animale e vengono giustiziati. «Gelosa» è anche il nome dell'operazione dei carabinieri che ha permesso di far luce sugli altri tre omicidi. Dalle indagini, Curreli risulta aver ucciso gli allevatori Antonio Frau, 50 anni, di Arbus, trovato impiccato nel suo ovile nelle campagne del paese il 22 settembre 1986; Luigi Melis, 50 anni, di Arbus, trucidato con una fucilata in faccia nelle campagne di Arbus il 6 maggio 1990, e l'allevatore Modeno Tuveri, 35 anni, di Guspini (Cagliari), ucciso il 1° novembre del 1990 con una fucilata in faccia e trovato cadavere nell'auto bruciata nella discarica di Marrubiu, in provincia di Oristano. L'operazione «gelosa» ieri ha portato in carcere sette persone, mentre ad altre tre il mandato di custodia cautelare è stato notificato in carcere. Secondo l'accusa, gli undici destinatari dei provvedimenti restrittivi sono coinvolti, con diversi gradi di responsabilità, nei cinque omicidi, in sei rapine, in tre attentati dinamitardi e in due operazioni di traffico di sostanze stupefacenti, che consentirono il recupero, in un caso di 1 chilogrammo di eroina e, nell'altro, di mezzo chilo di eroina e 300 grammi di cocaina. Sono inoltre ritenuti responsabili di porto e detenzione di armi, munizioni e materiale esplodente. I provvedimenti di custodia cautelare, oltre che a Sergio Curreli, sono stati notificati: nel carcere di Isili (Nuoro), dov'è detenuto per droga, a Luigi Mulvoni, 33 anni, di Desulo (Nuoro), accusato di aver preso parte agli omicidi Melis e Tuveri e a due delle sei rapine; ad Angelo Biasioli, 35 anni, Villacidro (Cagliari), detenuto a «San Vittore» a Milano, perché condannato per duplice omicidio, accusato di aver partecipato alle due operazioni di traffico di droga; e a Giovanni Ignazio Casula, 27 anni, di Sorgono (Nuoro), in carcere per rapina, ritenuto l'autore di una delle rapine all'Ufficio Postale di Sardara (Cagliari). Tra gli arrestali spiccano Rina Ruggeri, 59 anni, di Arbus, vedova di Luigi Melis, ritenuta mandante, per motivi d'interesse, legati alla gestione di una macelleria e di alcuni terreni, dell'omici¬ dio del marito, eseguito da Curreli e da Luigi Mulvoni; e l'agente della squadra mobile della questura di Oristano Marco Armas, 38 anni, di Arbus, accusato di detenzione e porto di armi per aver fornito alcuni fucili da caccia utilizzali negli omicidi e di traffico di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione dell'operazione «Gelosa», alla quale hanno collaborato i carabinieri dei vari comandi di stazione interessati e i nuclei operativi delle compagnie di Cagliari e Villacidro e squadre del reparto «Cacciatori di Sardegna», le undici persone coinvolte senza costituire un'unica banda hanno svolto, di volta in volta, un ruolo nei diversi episodi di criminalità. Le indagini proseguono per individuare i complici di Curreli nell'omicidio di Antonio Frau, compiuto per rapinare l'allevatore di 8 milioni di lire, che non vennero trovati in quanto il proprietario li aveva investiti in Bot. [c. g.l
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