litigano i francesi e i Caschi blu

Il Comandante Onu, contrario all'intervento di Parigi, «non collabora» Il Comandante Onu, contrario all'intervento di Parigi, «non collabora» litigano i francesi e i Caschi blu In Ruanda bomba sull'ospedale, sette morti Il Parlamento favorevole al progetto «Test anti-Aids a Mosca per tutti gli stranieri» Le autorità russe ammettono 740 casi Ma si parla di almeno 35 mila malati PAftiGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Feroce battaglia a Rigali (pioggia di bombe sull'ospedale: 7 vittime, 50 feriti), nuove incomprensioni fra Caschi Blu e autorità militari transalpine, cortei anti-francesi. Davvero non si può affermare che attraverso il blitz militar-umanitario in Ruanda - operativo da giovedì sera - Parigi stia raccogliendo quell'indispensabile consenso finora mancatole tra i partner internazionali come nelle file fpr, il Fronte Patriottico. Nondimeno, qualche segnale positivo c'è per incoraggiare i mille uomini già in loco (erano appena 60 l'altro ieri, oggi potrebbero raddoppiare). Da Corfù il ministro degli Esteri Alain Juppé afferma che la Francia «ha scosso il mondo dall'apatia» sulla tragedia ruandese. E i risultati già si vedono. Dopo l'Italia, altri 6 Paesi Ueo - Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna, Germania, Inghilterra - s'impegnano per fornire a Parigi «aiuti logistici e umanitari» nell'Operazione Turchese. Altre buone notizie dal Continente Nero. Il Cairo offre collaborazione: uomini e mezzi. Il Senegal pure. Ma l'ostilità permane negli Stati africani anglofoni, timorosi di ingerenze. E l'opposizione zairese (che è maggioranza) non perdona a Mitterrand di legittimare Mobutu facendosi concedere dal tirannico maresciallo l'autorizzazione per le basi aeree e la grande macchina organizzativa che ospitano le retrovie. Tempi duri per «Turquoise». Si annuncia, fin dalla prima ora, una missione a rischio sul piano strategico e controversa nelle stesse finalità che esibisce. L'arcivescovo di Parigi, cardinale Lustiger, ne proponeva ieri mattina una lettura positiva, definendola «onorevole». Ma da Bruxelles le organizzazioni non governative Cee la giudicano «rovinosa». «Médecins du monde» rincara la dose: «Bisogna che la Francia riconosca di aver favorito gli assassini, partecipando sia pure non in prima persona al genocidio». Preoccupa, infine. l'«incomunicabilità» - ma è un eufemismo con il gen. Romeo Dallaire, l'uomo da cui dipendono le forze Onu. Ka 450 «soldati della pace» a Kigali e teme che l'fpr ormai padrone nella capitale li possa massacrare per rappresaglia contro l'interventismo francese. Il lungo colloquio telefonico tra l'ufficiale e un interlocutore transalpino ancora misterioso si è concluso - afferma l'agenzia «Ap» - senza il minimo accordo. Paradossale ma vero: nessun coordinamento lega Caschi Blu e para, Legione Straniera, corpi d'elite in azione sulle frontiere Ovest ruandesi. Sono trascorse 36 ore dal loro ingresso sulla scena. Ce ne vorranno airncno altrettante affinché possane raggiungere i principali obiettivi; Ma già ieri mieri, sorrisi e non mitra i profughi si rassicurano. Applaudendo persino i «liberatori». «Vive la France!» grida un bambino. I giovani, quelli delle bande dal grilletto facile, guardano in silenzio. Hanno poche armi da fuoco. E con i bastoni o le mazze diviene arduo affrontare un «nemico» in tenuta da Rambo. Le tracce della violenza sono comunque lì, atroci, appena fuori i villaggi. «Abbiamo trovato fosse comuni» spiega il gen. Raymond Germanos. Non dice se fossero zeppe di cadaveri, centinaia, come si vocifera. Né identifica le vittime. Facile possano essere tutsi, l'etnia minoritaria. Ma sul piano formale Parigi deve praticare l'equidistanza. Proteggere tutti, non accusare nessuno. Un po' di Sarajevo in versione africana. Ha due mesi per calmare gli animi e imporre una tregua ancorché fittizia. In ogni caso, non si azzarderà a mettere piede nelle regioni orientali, quelle ove trionfa l'fpr e la sua legge. Ma il caso somalo è lì per insegnare che nessuna precauzione può garantire dall'imprevisto. Perciò la Francia non vorrebbe essere sola in un'avventura che pur le fa onore. Prodighi di solidarietà verbale, gli «amici» comunitari non sembrano tuttavia aver la minima fretta. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vadim Pokrovskij, capo del centro per la prevenzione e la cura dell'Aids in Russia, è sicuro: «Gli stranieri sono cento volte più infetti di noi e costituiscono una fonte di contagio molto attiva per i nostri concittadini». Il ministero per la Sanità è d'accordo; la Duma, il parlamento (dove i nazionalisti sono in maggioranza) non dovrebbe aver difficoltà ad approvare il progetto. Dunque tra poco per lavorare, studiare, soggiornare (per più d'un mese) in Russia bisognerà dimostrare di non essere sieropositivi o malati di Aids. L'obbiettivo è sanitario, ma il risultato sarà anche e soprattuto politico. Nella Russia spazzata dal vento isolazionista di Zhirinovskij e attratta come un magnete da una lunga serie di nostalgie, è facile prevedere che il progetto di legge che renderà obbligatorio per gli stranieri il test anti-Aids diventerà una bandiera xenofoba. E' già così, per esempio, al confine tra Russia e Georgia, dove il test è obbligatorio ed è stato da tutti interpretato come la dimostrazione della diffidenza dei «bianchi» nei confronti dei «musi neri» del Sud. Potrebbe diventarlo anche nei riguardi degli americani, a rigor di statistica quanto mai sospetti di essere entrati in contatto con il virus HIV. Pokrovskij (che è co-autore del progetto di legge) riconosce che l'idea «con¬ Ruanda: i Caschi blu sorvegliano la distribuzione del cibo a un gruppo di profughi hutu [FOTO REUTER] il bilancio era favorevole. Senza incontrare troppa resistenza, i francesi hanno preso il controllo di cinque campi profughi. Il più grosso a Cyangugu. E le loro pattuglie sono installate sulla riva orientale del lago Kiwu. Prossima tappa, Gisenyi, popoloso centro settentrionale. Ma nessuno sa quando le truppe blu-bianco-rosse riusciranno a «conquistarlo». Per ora si avanza con estrema cautela. Il «Front Patriotique Rwandais», quello che bombardava ieri il nosocomio di Kigali, ha promesso duri scontri. «Tratteremo i francesi per quello che sono: invasori» ribadiva giovedì il loro «ambasciatore» europeo Jacques Bihozagara. I bollettini francesi - salvo le ostili manifestazioni di piazza in alcune località - non registravano però battaglie, ancor meno scaramucce. Anzi. Gli inviati della «France Presse» segnalano accoglienza favorevole un po' ovunque. Magari con qualche apprensione da fugare. La propaganda tribale aveva diffuso la voce che i francesi arrivassero come «giustizieri». Quasi non coli abbastanza sangue fra hutu e tutsi. Ma nel vedere spuntare cibo, medici, infer¬ Enrico Benedetto MOSCA E' mancata Letizia Morando ved. Bianco anni 00 L'annunciano il figlio Vittorio con la moglie Meri e l'adorato Alessandro, parenti tutti. Un particolare ringraziamento a Medici e Personale tutto della clinica Nuova San Paolo. Funerali lunedì 27 ore 10 parrocchia Santa Rita. — Torino, 22 giugno 1994. Pietro, Amalia con Maria Teresa ed Armando partecipano al dolore di Vittorio e famiglia. «Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo davanti a Dio». Marinella Fassi in Prunotto di anni 36 Nella speranza del risorto, lo annunciano la piccola Monica, il marito Maurizio, i genitori Jolanda e Giovanni. Saremo sempre riconoscenti a Carmela, Maria, Gino, al dott. Brunello e all'equipe dell'Ospedale Civile di Saluzzo, per l'infinito amoie che le avete donato. I funerali sabato 25 giugno 1994 chiesa S. Luigi in Beinasco ore 10,30. — Beinasco, 24 giugno 1994. Il ricordo della tua bontà e fortezza ci sostiene in questo momento. Rimicela e Carlo Prunotto. Sei stata per noi più che una sorella. Grazie di tutto, LELLA. Carla, Claudio e Chiara, Grazia e Silvano. Ciao dolce e coraggiosa LELLA, dal tuo mondo di luce, prega per noi. Angela Corderò e famiglia. MARINELLA, da lassù continua a volerci bene. Chiesa Borgo Melano. LELLA, la tua fede e dolcezza sono luce sul nostro cammino. Don Marco. Cristianamente è mancato all'affetto dei suoi cari Federico Lucco Borierà Lo annunciano con profondo dolore la moglie Rosina, il figlio Arturo con Onorina, il nipote Massimo con Isabelle, e parenti tutti. Funerale in Vagellatone oggi sabato 25 giugno 1994 alle ore 15,45 con partenza dall'abitazione di via Giachero n. 46. Un particolare ringraziamento al dott. Antonio Capobianco per l'amorevole assistenza. — Alplgnano, 25 giugno 1994. E' improvvisamente mancato Pietro Cussino Fondatore azienda dolciaria Cuba anni 76 Lo annunciano la moglie, le figlie e tutti i suoi cari. I funerali in Roccavione sabato 25 corr. alle ore 16. — Cuneo - Roccavione, 24 giugno 1994. Pier Giorgio Sciandra e famiglia esprime profondo cordoglio per la perdita del signor Pietro Cussino — Borgaro, 24 giugno 1994. Anna e Aldo Balocco con Alessandra e Ruggero, Alberto e Susy ricordano con tanto affetto il caro zio PIERO. — Tossano, 24 giugno 1994. NECROLOGIE - NECROLOGIE: nome e cognome del defunto centrati, nonché eventuali titoli accademici ed onorifici: tariffa doppia. Località e data, obbligatorie in calce alla necrologia vengono conteggiate per n. 4 parole. ADESIONI: in presenza del nome e cognome centrati (tariffa doppia) sono obbligatori località e data in calce (conteggiati per n. 4 parole). ANNIVERSARI: data e nomi centrati (obbligatori) tariffa doppia. RINGRAZIAMENTI: nome e cognome centrati (tariffa doppia) sono obbligatori località e data in calce (conteggiati per n. 4 parole). Oltre al diritto fisso lire 5000 per avviso traddice alcuni standard internazionali a proposito di diritti umani, ma - aggiunge - ogni Stato ha il diritto di difendere con ogni mezzo possibile il suo popolo dai contagi esterni». L'ambasciata degli Stati Uniti a Mosca, per esempio, chiede il test anti-Aids, ma solo a coloro che fanno domanda di immigrazione. Gli altri, nella domanda di visto, sono tenuti a dichiarare se hanno 0 no malattie infettive. In questi giorni il comitato statale per la sanità ha comunicato che risultano ufficialmente affetti da Aids 740 russi, 281 dei quali sono bambini. Ma il capo stesso del comitato, Bela Denisenko, ha riconosciuto che molto probabilmente vi sono almeno altri mille malati nascosti. Queste cifre sono naturalmente contestate da gruppi e associazioni di attivisti secondo i quali i casi di infezione da virus HIV sarebbero almeno 35 mila. Gli stessi denunciano il fatto che molte infezioni sono state contratte in ospedali e varie strutture sanitarie dov'è abituale usare più volte e su persone diverse la stessa siringa. La maggior parte dei bambini ammalati sono stati contagiati così. Per questo la preoccupazione maggiore degli stranieri residenti sembra l'eventualità di dover fare 1 test in Russia. Il progetto di legge però prevede che verranno accettati anche i test compiuti nel proprio Paese. TARI e Iva 19%. Cesare Martinetti Cristianamente è mancata all'affetto dei suoi can Rina Gabbi ved. Mercandino di anni 81 Lo annunciano i figli: Fiorenzo Regina Mirella ed Altonso e parenti tutti. I funerali avranno luogo in Alpignano oggi alle ore 10 partendo dall'abitazione viale Vittoria n. 20. — Alplgnano, 25 giugno 1994. E' crisiianamente mancata Agnese Cavalleris ved. Torta di anni 90 Con profondo dolore lo annunciano il figlio Nicola e parenti tutti. Funerali lunedì 27 giugno ore 8,15 parrocchia Gesù Redentore. La presente è partecipazione e ringraziamento. Ti 23 i — Torino, 23 giugno 1994. Lucia Musso è vicina a Nicola per la perdita della MAMMA. Lo spirito libero ed indipendente dell' ing. Raffaello Morettini ex direttore Fonderle FIAT non è più con noi. Lo annuncia la moglie Lucia con i figli Cesldia, Antonella, Raffaella ed Elio. La funzione religiosa avrà luogo sabato 25 giugno, ore 15.30, presso la Cappella del cimitero di Favria Canavese. — Imperia, 24 giugno 1994. Stella con Emanuela ed Antonio profondamente commossi per la scomparsa del cognato e zio DOTT. ING. Raffaello Morettini partecipano al dolore della cara zia Lucia. — Rivarolo, 24 giugno 1994. ANNIVERSARI Roberto Maggio Indimenticabile dolce ricordo. Incolmabile vuoto. Ciao ROBY. — Torino, 25 giugno 1994. Enrico Alloetti 50 anni fa il nostro primo incontro. La malinconia della vita vissuta onestamente insieme. Tua moglie. — Torino, 25 giugno 1994. 1993 1994 Emanuel Bechis Ricordandoti sempre. 1977 1994 Adriana Lucca Immutato affetto. 1984 1994 Giacomo Rey maestro di sci Sei sempre nei nostri cuori. Paola e figli. Anna Cora Mario Cora Piero, Margle, Anna, Carola ricordandovi affettuosamente. Messa 30 giugno 9,00 Crocetta. 18,00 Boglietto. FFE A PAROLA