«Non bisogna arrendersi» di Alessandro Galante Garrone

«Non bisogna arrendersi» «Non bisogna arrendersi» Pubblichiamo brani dell'intervento del senatore Alessandro Galante Garrone alla cerimonia per il 50° anniversario della costituzione del Corpo dei Volontari per la Libertà. PUR fra dibattiti e tensioni, sempre si evitò il pericolo di definitive rotture. Tutti i partiti, a destra come a sinistra, erano ben consapevoli dell'infausto spaccarsi della resistenza in Grecia, e vi si richiamarono spesso. Nei momenti più critici, sopravveniva e alla fine vinceva, come un istinto di salvezza, la volontà morale, prima ancora che politica, di obbedire alle supreme ragioni di civiltà per cui si stava combattendo. Non furono mai, questi faticosi accordi, un appigliarsi a sotterfugi o compromessi di brutta lega; ma piuttosto l'intuizione che il presentarsi di fronte agli eserciti alleati come un saldo e concorde blocco unitario era l'arma migliore per accreditare la Resistenza italiana. Tanto più che l'unità del Comando generale si riproduceva in quelli regionali, giù giù fino ai minori. Spero che su questo punto uno storico militare come Rochat non mi darà torto. Vorrei aggiungere, per concludere, che dobbiamo, noi partigiani per primi, guardarci dall'ingigantire o anche solo ingrandire l'importanza del nostro, pur innegabile, contributo alla tinaie vittorki degli eserciti alleati. Molti anni dopo, Pani avrebbe detto: «Rifiu¬

Persone citate: Rochat

Luoghi citati: Grecia