LA RESA DEI CONTI

LA RESA DEI CONTI LA RESA DEI CONTI IERI scrivevamo dei rischi che si possono temere dall'istinto (spesso per nulla inspiegabile) della resa dei conti. E oggi sono accaduti fatti e si sono pronunciate parole che sembrano confermare quei timori perché riguardano quel deposito di esplosivi e ambiguità che è la Rai. Il ministro Giuliano Ferrara, nella sua qualità di portavoce ufficiale del governo, ha svolto una vera requisitoria contro il Consiglio d'amministrazione della Rai, insediato un anno fa e composto dai cosiddetti «professori». Ferrara ha invitato seccamente i professori ad andarsene, rendendo nota la totale insoddisfazione del governo per il loro operato. I professori hanno subito risposto che non ci pensano nemmeno e hanno intanto vara¬ to una serie di provvedimenti che hanno messo in subbuglio l'intera terza rete che si vede colata a picco dai nuovi palinsesti. L'attacco di Ferrara per conto del governo a Demattè e gli altri può apparire brutale perfino contro le intenzioni di chi lo ha mosso: se è vero che Berlusconi in questo momento non avrebbe avuto bisogno di andare allo scontro per incassare la banale e imbarazzante «berlusconizzazione» dei programmi della Rai: per ottenere quel risultato sarebbe bastato dar tempo alla natura e al conformismo aziendali di fare il loro corso. Il governo si è trovato costretto a quella allarmante diPaolo Guzzanti CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Berlusconi, Demattè, Giuliano Ferrara, Guzzanti

Luoghi citati: Ferrara