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Demattè: resteremo qui fino all'ultimo. Terza Rete in rivolta Demattè: resteremo qui fino all'ultimo. Terza Rete in rivolta «Vìa i professori dalla Rai» Il governo: basta, avete sbagliato tutto ROMA. Il governo è «insoddisfatto» del piano di risanamento del Consiglio d'amministrazione Rai. Censura i vertici aziendali che si sono limitati alla «vecchia linea del puro riassetto di bilancio» e giudica con preoccupazione «una Rai solo apparentemente in via di risanamento». Il portavoce del governo, Giuliano Ferrara, non ha risparmiato critiche all'attuale conduzione aziendale. «Un riequilibrio del servizio pubblico in direzione della misura e del rispetto dei diritti del telespettatore pagante è assolutamente necessario». E intanto il presidente Claudio Demattè illustra la sua «linea del Piave». «Rimarremo a fare il nostro lavoro fino all'ultimo giorno. Ci fosse una persona da licenziare la licenzieremo l'ultimo giorno. Rimarremo alla Rai fino alla fine del mandato». Il piano di risanamento però prevede un brusco ridimensionamento di Raitre, che deve rinunciare alla «night line» in favore delle testate regionali. La rete è in rivolta, direttore Guglielmi in testa: «E' un attentato». | A COLLOQUIO | A COLLOQUIO CON LASELLERIO «Vado via, non firmo le epurazioni» teff ° A '-f £ SA teff ° A '-f £ SA ROMA. «Sì, è vero: questa volta me ne vado. Visto che non sono d'accordo con quel che è stato deciso, che senso avrebbe restare alla Rai?». Così Elvira Sellerio (nella foto), uno dei consiglieri Rai, spiega le sue eia morose dimissioni. ^nor gmor^nor M. Tortello A PAG. M.G. Bruzzone, M. Gramellini A. Comazzi, M. Tropeano A PAG. 2 E 3