Artigiancassa diventa Spa e va al mercato

Artigiancassa diventa Spa e va al mercato Artigiancassa diventa Spa e va al mercato E' stata un'assemblea importante quella che si è svolta ieri al Palazzotto dello Sport del capoluogo emiliano a cui hanno partecipato 5000 delegati di Fiom-Cgil, FimCisl e Uilm-Uil, le organizzazioni dei metalmeccanici, giunti da tutta Italia. Il motivo principale dell'incontro era il punto sul rinnovo del contratto che vede impegnata in questi mesi la categoria. Ma, oltre a questo, si è parlato anche di unità sindacale e il segretario nazionale della Cgil, Bruno Trentin, è intervenuto con il suo ultimo discorso da leader del sindacato. Fra pochi giorni lascerà il posto a Sergio Cofferati, Trentin rimarrà nella Cgil dando come contributo il suo patrimonio di esperienze. Assemblea importante, se non storica, perché è servita a cementare e a rendere più credibile un discorso di unità sindacale che negli ultimi mesi sembrava essersi quasi arenato tra le pieghe di un dibattito stanco e pigro, sembrava essere passato in sott'ordine rispetto a una scadenza importante come quella delle elezioni delle rsu (rappresentanze sindacali unitarie). Ieri invece Bologna ha rilanciato con forza l'unità sindacale, l'ha rilanciata proprio quella categoria che per prima tentò questa strada con la costituzione deH'Flm avvenuta nell'ottobre del '72 a Genova. Trentin nel suo discorso conclusivo lo ha ricordato, anche con enfasi: «L'esperienza deH'Flm è stata ha detto il leader della Cgil - non organizzativa, ma umana e ha prodotto cultura sindacale, autonomia sindacale con risultati creativi». Oggi certo - afferma Trentin - i tempi sono diversi e «molti di quelli che hanno condotto quella battaglia unitaria adesso sono dirigenti confederali». Trentin ha proprio preso spunto dal tema dell'unità tra i metalmeccanici per «confidare» ai 5000 ROMA. L'Artigiancassa ha deliberato la trasformazione dell'istituto in società per azioni e, non appena il ministero del Tesoro ne avrà definito i termini, seguirà un'offerta pubblica di vendita. La delibera è stata presa dal consiglio generale dell'Artigiancassa presieduto da Giannino Turri e fa seguito al benestare espresso dalla Banca d'Italia. Ora passa all'approvazione del ministero del Tesoro, che successivamente definirà tem¬ pi e modi per la cessione delle azioni (l'Opv) da destinare in prima istanza alle imprese artigiane, alle associazioni di settore maggiormente rappresentative, alle cooperative ed ai consorzi artigiani di garanzia. Il bilancio '93 di Artigiancassa si è chiuso con un utile lordo di 176,8 miliardi (161,5 miliardi nel '92). Il settore artigiano conta 1,3 milioni di imprese, con 3 milioni di addetti e fattura 151 mila miliardi (l'I 1,5% del pil). Il segretario Bruno Trentin dà l'addio ai delegati sindacali ma resterà a lavorare nella Cgil presenti le sue sensazioni di fine partita: «Vivo così questa mia ultima parte di esperienza di dirigenza sindacale e da confederale moderato vi dico: andate avanti voi, aprite la strada verso l'unità sindacale passando dalle parole ai fatti e dimostrando alla nuova maggioranza conservatrice che si rafforzerà un grande sindacato unitario con cui bisognerà fare i conti. Io vado a fare un altro lavoro sempre nel sindacato e mi auguro di sentirmi dire: la Firn è tornata». Trentin ha criticato di nuovo i! salario d'ingresso: «Vengono introdotti con la legge o con gli accordi princìpi discriminanti nei confronti delle categorie più deboli». Ha criticato anche la Cgil stessa che non ha reagito, a suo parere, con uno sciopero contro il licenziamento delle 4 operaie di Teramo «solo perché erano iscritte alla Cgil». Sull'unità sindacale ha parlato anche Gianni Italia, segretario nazionale della Fini, a nome di tutt'e tre le organizzazioni di categoria: «Ieri molti di noi hanno pensato che l'autonomia fosse la base per l'unità e hanno operato di conseguenza. Oggi è l'unità la vera base per l'autonomia. Una unita aperta a tutte le tradizioni sindacali che si sono storicamente espresse con una sola discriminante, quella antifascista». Ma Italia è stato contestato da una parte dell'assemblea quando parlando dei salari e del contratto nazionale ha detto che «scatti e trattamento di fine rapporto possono essere anche radicalmente modificati solo in rapporto a soluzioni certe e comunque non in questa vertenza». Del contratto hanno poi parlato in una conferenza stampa tutti e tre i leader di Firn, Fiom e Uilm: Italia, Claudio Sabattini e Guido Angeletti. Angeletti ha spiegato che questa è la settimana decisiva: «Sono cadute parecchie pregiudiziali da parte della Federmeccanica. Saremo l'unico Paese al mondo che ottiene il diritto a due livelli di contrattazione: nazionale o aziendale. E' caduta anche la pregiudiziale sull'orario medio». Lo scoglio più grande riguarda gli scatti. Quelli dei metalmeccanici sono indicizzati e ora la Federmeccanica vuole introdurre il principio degli scatti fissi. Secondo gli industriali, infatti, le 156 mila lire di richiesta d'aumento, la rivalutazione dogli scatti e l'aumento del trattamento di fine rapporto porterebbero il costo del contratto a superare il tetto del 6 per cento. «Entro domenica - dice Angeletti - potremo sapere se andiamo verso la firma o no. Noi vorremmo chiudere prima delle ferie». Cioè ai primi di luglio. D'Antoni: cambiare rotta, usiamo la leva militare

Luoghi citati: Bologna, Genova, Italia, Roma, Teramo