Nasce il libro inesauribile di Aldo Cazzullo

E' una fotocopiatrice con memoria E' una fotocopiatrice con memoria Nasce il libro inesauribile I spiace, il libro che lei cerca è esaurito e l'editore non lo ristampa». «No, è un testo raro, non si può consultare». Frasi che non ci potranno più dire, nelle librerie e nelle biblioteche. Perché un'equipe di scienziati francesi ha inventato la fotocopiatrice che impara a memoria i libri. Tutti, i manoscritti antichi come le novità. E li «ricorda»; quindi può stamparne una, cinque o cento copie. Il lettore avrà la sua, senza che l'editore debba ristampare l'opera, o che il bibliotecario sia costretto a maneggiare microfilm e riesumare tomi polverosi. I libri diventano eterni. Sarà una rivoluzione. Centinaia di saggi, di romanzi, di poeti resuscitano dai fondi di magazzino e tornano negli scaffali. Esultano soprattutto gli editori. Qualsiasi ristampa è considerata adesso un affare in perdita, se non si piazzano almeno mille o duemila copie. D'ora in poi sarà possibile soddisfare le richieste del bibliofilo dai gusti più improbabili. Ma la scoperta nasconde qualche trappola. Testi da collezione o edizioni introvabili, una volta tornati sul mercato, potrebbero costare come un tascabile. La prima speculazione è già cominciata. Un'enciclopedia d'arte da 200 mila franchi, quasi 60 milioni di lire, ò stata riprodotta in venti esemplari e rivenduta a prezzi stracciati. E' stato un gruppo di maisons d'édition francesi, che comprende Flammarion, Actes Sud, Albin Michel, Galilée, Gallimard, Minuit, Payot, a finanziare gli studi, cui hanno partecipato anche gli scienziati della Rank Xerox. La ricerca, scrive il settimanale L'Evénement du Jeudi, è partita infatti da un modello di fotocopia trice, usato per duplicare i rap- Gutenberg (inc Gutenberg (incis ione di Thévet) porti dell'amministrazione Usa. E' stato un francese, Henri Le More, al soldo di Flammarion, a intuire per primo le possibilità di democratizzazione del libro che la nuova macchina offriva, e a aprire gli occhi al gigante americano. Il nuovo sistema si chiama Docutech. Funziona così. La fotocopiatrice registra nella sua memoria elettronica tutti i libri e gli stampati che le si danno da riprodurre. Dopo averli imparati, è in grado di sfornare qualsiasi numero di copie, in ogni momento e per sempre. L'opera esce dalla macchina già rilegata, in tutto identica all'originale, e arriva al cliente quattro giorni dopo l'ordinazione. Il «libro esaurito» è condannato a morte. Negli Stati Uniti verranno duplicati testi di proprietà federale, custoditi finora dalle vestali della Biblioteca Nazionale di Washington e di quella del Congresso. Fra tre mesi Docutech incomincerà a rifornire le librerie francesi: è già partita, tra le case ormai ex alleate, la corsa all'esclusiva per riprodurre i testi delle grandi biblioteche e delle grandi università. Ci guadagnano tutti. Gli editori, che con un investimento irrisorio riportano alla luce libri che si credevano ormai fossili. I lettori, che risparmiano e appagano anni di curiosità arretrate. I librai, che possono finalmente rispondere di sì alle richieste più astruse. I pirati, che programmano lauti (e illeciti) guadagni. Gli unici arrabbiati sono i tipografi, che si vedono scavalcati e minacciano la rivolta. E le società di informatica, che si preparavano a traslocare saggi e romanzi dalla carta allo schermo dei computer. E ora subiscorn la rivincita di Gutenberg. ione di Thévet) Aldo Cazzullo

Persone citate: Albin Michel, Flammarion, Gutenberg

Luoghi citati: Stati Uniti