Berlusconi a cena con l'Europa

Scandinavi e austriaci firmano l'adesione con alzabandiera a 16 stelle e «danza propiziatoria» nordica Scandinavi e austriaci firmano l'adesione con alzabandiera a 16 stelle e «danza propiziatoria» nordica Berlusconi a cena con l'Europa Vertice Ue a Corfù, Eltsin fra gli invitati La cornice per il grande debutto internazionale di Silvio Berlusconi è perfetta: Corfù si offre nel tepore del giugno mediterraneo, con le montagne verdi, le fortezze veneziane tirate a lucido, il mare blu. L'isola di Nausicaa, dove Ulisse narrò la sua Odissea ai Feaci, è passata nei secoli dai romani ai bizantini, dai veneziani ai francesi, dagli inglesi ai russi, dagli austriaci agli italiani. Quasi tutti i diciassette capi di Stato e di governo, riuniti qui per due giorni, vi troveranno traccia delle proprie civiltà, e più d'ogni altra di quella italiana, dai tempi di Cesare a quelli di Mussolini. Dopo la cena con Eltsin di ieri sera, i dodici leader dell'Unione europea firmeranno oggi il Trattato con cui Austria, Svezia, Norvegia e Finlandia faranno il proprio ingresso nella Comunità. La nuova bandiera d'Europa, a sedici invece che dodici stelle, sarà alzata sul palazzo di San Giorgio e San Michele, e a mezzanotte i tre premier «nordici» saluteranno l'evento con una «danza propiziatoria», ripetendo il rito della «festa di mezza estate». Sempre stamane i Dodici firmeranno con il presidente Boris Eltsin il trattato di associazione della Russia all'Unione Europea, fissando una nuova pietra miliare sulla lunga strada che da Mosca porta all'Occidente. Ma finiti i festeggiamenti, quando i Dodici si troveranno a parlare delle «cose di casa», inizieranno i dolori. A dicembre il presidente delia Commissione europea Jacques Deiors lascerà un incarico che ha tenuto per un decennio, e ii suo successore dovrebbe in teoria essere nominato già qui, a Corfù. In realtà, la decisione sarà con tutta probabilità rinviata a un vertice straordinario da tenere a luglio secondo il tedesco Helmut Kohl, a settembre secondo Berlusconi. In gara ci sono il premier belga Jean-Luc Dehane, il primo minisiro olandese Ruud Lubbers (entrambi democristiani), e il CORFU' DAL NOSTRO INVIATO K .-"v; Z |<i-(r ili VCtKliU V || assistenza Rover Jsull. pagi», ,,..1 fIl* (.-pei iiiKuin.i/HMii ROVER britannico sir Leon Brittan, Commissario europeo per il commercio internazionale. Dehane e l'uomo che raccoglie i maggiori consensi, ed è appoggiato direttamente da Francia e Germania. L'Inghilterra appoggia Brittan, e come seconda scelta Lubbers. La Spagna si adeguerebbe alla scelta franco-tedesca, ma è quello italiano il voto decisivo, e Berlusconi lo venderà caro. Il governo del Cavaliere, censurato dal Parlamento europeo per la presenza di «ministri neofascisti», ha bisogno di una legittimità internazionale che Kohl potrebbe dargli, accettando i deputati di Forza Italia nella grande casa della Dicci europea. Ma nel governo la corrente «liberista» è forte, e spinge per un asse italo-britannico che potrebbe LA RISCOPERTA DELLA RUSSIA MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Il racket non ha risparmiato neppure il «vate». Appena arrivato a Khabarovsk a bordo dei due vagoni speciali affittati alle ferrovie russe, Aleksandr Solzenicyn è stato abbordato da alcuni «giovanotti» i quali, senza troppe cerimonie, hanno ingiunto il pagamento del pedaggio. «Egregio signore - hanno esordito educatamente - questi due vagoni sono entrati nella nostra giurisdizione e devono pagare come tutti gli altri». E, essendo appunto persone ammodo, gli hanno dato il tempo necessario per riflettere (e, s'intende, per procurarsi il denaro contante). Che fare? Lo sbalordito autore di ((Arcipelago Gulag» ha chiesto consiglio ai suoi ospiti. Chiama- ^™^? WMHWl! il numero verde. VAI OKI IH IVI l( mutare l'equilibrio dell'Unione europea. Due giorni fa il sottosegretario agli Esteri Livio Caputo ha detto chiaramente che il capitolo sociale del Trattato di Maastricht, rifiutato solo dalla Gran Bretagna della Signora Thatcher, è «una palla al piede del- mate te [FOTO ANSA] Questa posizione sarà certo inconciliabile con la «solidarietà sociale» da sempre predicata da Jacques Deiors. Il presidente della Commissione spingerà ancora una volta per l'applicazione del «Libro bianco»: un rapporto che sei mesi fa lanciava un «grido d'allarme» sui futuri destini dell'Unione, indicando la via per la ripresa economica e la lotta alla disoccupazione. Il rimedio, per Deiors, è nella realizzazione di una serie di mega-progetti strutturali senza precedenti, che dovrebbero collegare i quattro angoli del continente con una rete di trasporti, comunicazioni e informatica. Alcuni progetti sono già stati approvati, tra cui il nuovo aeroporto per Milano, l'asse ferroviario Torino-Lione e il potenziamento del traforo del Brennero. Ma Deiors ha trovato la ferma opposizione dei britannici, che non vogliono finanziare i progetti con un prestito comunitario. E Berluscc-i, a quanto se ne sa, è d'accordo con loro. Per Berlusconi II primo vertice Ue