Crack Ifm arrestati i 3 dirigenti

Crack Ifm, arrestati i 3 dirigenti Crack Ifm, arrestati i 3 dirigenti Truffati 5 mila risparmiatori, accuse alla Consob Rete contro la Parenti «Ha legami con la 'ndrangheta» Ma se si scopre che un giovanotto è figlio di boss, io che c'entro? Questi sono metodi immorali di fare politica. L'iniziativa di Gambale si commenta da sé. Denota la pochezza di questi oppositori. Raschiano il barile, non avendo alcun argomento a cui attaccarsi. Ma non hanno capito che la Rete è sparita anche in virtù di questi suoi comportamenti». La foto risale al 23 febbraio ed è stata scattata in un club milanese di Forza Italia che in realtà era la filiale di una società - la Immobiliare 90, con sede a Torino e interessi tra la Lombardia e la Liguria. Nella foto si vede la candidata Parenti che stringe la mano all'amministratore della società Vittorio Bianchini e al figlio del proprietario, Serafino Fameli. Proprio quel nome, però, innesca lo scandalo. Antonio Fameli, tre giorni dopo la festa elettorale è stato condannato all'ergastolo, [f.g.] ROMA. Titti Parenti, la giudice eletta nelle liste di Forza Italia, aveva rapporti con un capofamiglia della 'ndrangheta? E' quanto sostengono alcuni deputati progressisti, capeggiati dal retino Giuseppe Gambale, che sono partiti alla carica contro la favorita per la presidenza dell Antimafia. «Esistono legami antichi sostiene Gambale -, solo apparentemente occasionali, tra personaggi di Forza Italia e la criminalità organizzata. Per quanto riguarda la Parenti, nel corso di una perquisizione, è stata trovata una sua fotografia compromettente con il figlio di un boss calabrese». Segue interpellanza parlamentare. La replica dell'onorevole Parenti, sdegnatissima, non s'è fatta attendere: «Quella foto, che io non ho mai visto, è stata scattata nel corso della campagna elettorale. Una stretta di mano e basta. Se si fosse trattato di un boss, la mano non l'avrei stretta. una montagna di documenti esaminata (un intero stabile di 6 piani, a Pioltello, pieno di carte contabili, ndr) e poi le manette. Oltre che per gli arrestati il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio anche per altre 4 persone. Si tratta di due dirigenti del gruppo Ifm, Mario Gandolfi e Carla Longo Vaschetta, e di due operatori di Borsa, Aldo Compostella e Pietro Silva. Nella vicenda è coinvolta anche la Banca Popolare di Milano. L'istituto di credito acquistò dalla Ifm una società di leasing decotta da tempo, con danni per oltre 240 miliardi a carico della Popolare «ma forse non si è trattato solo di ingenuità», spiega il magistrato. Riccardo Targetti spara poi a zero sugli ex vertici della Consob, prima Franco Piga poi Bruno Pazzi, che non avrebbero controllato, come dovevano, le attività della Ifm. Bruno Pazzi ex presidente della Consob ra». Dice di loro il magistrato: «Un testimone ci ha detto che i due giornalisti erano entusiastici descrittori delle performance del gruppo e che Selvaggi li ha ricompensati con premi giornalistici o con danaro». Si difende il giornalista Gianguido Oliva: «Conoscevo questi signori ma solo per rapporti professionali». Sì, è l'ultimo capitolo di un terremoto finanziario l'operazione «Fiducia» compiuta dalla Guardia di Finanza. Due anni di indagini, Fabio Potetti

Luoghi citati: Liguria, Lombardia, Pioltello, Roma, Torino