I Professori sulla linea del Piave di Maria Grazia Bruzzone

Duro scontro sulla Rai. Demattè denuncia il «linciaggio» di alcuni conduttori Duro scontro sulla Rai. Demattè denuncia il «linciaggio» di alcuni conduttori I Professori sulla linea del Piave Per Rete 3 segni di smantellamento Bocciata la «night line» di Santoro ROMA. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Dematté in commissione di Vigilanza parla di «clima maccartista» denunciando il «linciaggio» subito da alcuni conduttori. Ma intanto il consiglio di amministrazione approva i nuovi palinsesti che bocciano la night line di Santoro e legano «Milano, Italia» alla testata regionale di Barbara Scaramucci. Per Rai 3 è l'inizio dello smantellamento. E forse non basterà lo stesso a mantenere in sella i Professori e a «salvare» la Rai. Al governo il loro piano di risanamento non è piaciuto per niente. Giuliano Ferrara, nella sua nuova veste di portavoce ufficiale, lo dirà a chiare lettere domani in aula, in una seduta di risposte alle interrogazioni e interpellanze che si annuncia come un happening di assaggio del dibattito parlamentare di martedì prossimo sul decreto salva-Rai. Ferrara il falco dirà anche che il ricambio al vertice della tv pubblica non è un reato, anzi è fisiologico. E il ministro delle Poste Tatarella, che l'altro ieri sembrava propendere per un compromesso, annuncia per martedì un corposo contro-piano che contesta punto per punto quello preparato a viale Mazzini. Di colpo, il pendolo sembra scartare ancora sulla linea dura. Il piano segreto di Forza Italia, da alcuni annunciato e da tutti smentito, punterebbe infine a un ridimensionamento della Rai, che renderebbe più facile far quadrare i conti anche alla Fininvest. MILANO. Un «crack» da oltre 600 miliardi, un «buco nero» di 140 società dove sono finiti i soldi di 5000 piccoli risparmiatori, 700 miliardi di imposte evase, un vorticoso giro di compravendite fittizie per gonfiare i bilanci. Questo lo scenario dell'Istituto finanziario milanese i cui vertici sono finiti in carcere. Arrestati i tre fondatori Cristiano Mancini, Aldo Selvaggi e Roberto De Gaetano e due professionisti definiti «organici», Matteo Russo e Aldo Brambilla. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere, reato contestato per la prima volta in vicende finanziarie, alla bancarotta fraudolenta aggravata e al falso in bilancio. E nelle pieghe dell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Riccardo Targetti spuntano pure i nomi di due giornalisti, già coinvolti nello scandalo Lombardfin. Si tratta di Osvaldo De Paolini, ex «Sole 24 Ore» e di Gianguido Oliva, ex «Sole» ed ex «Corriere della Se- NATI DENUNCIATI II. 16 GIUGNO 1994 Rovera Paolo: Rabito Federica: Fruianu Vittoria: Ocello William: Lorusso Maurizio: Marobcse Noemi; Gagllone Alessio: Barbera Giada: Aurlgemma Rebecca; Chevallard Pietro; Selvaggio Elena; Barra Andrea; Allegri Emanuele; Suglia Federico; Fiore Rosa; Pantaleo Federica; Aligeri Mauro; Ol Chlo Erika; Casalegno Luca; Ferrerò Agnese, Futrone Francesca: Guddomi Erika; Sordo Gail: Garofalo Carlotta; Martino Salvatore; Mlsuraca Maria Luisa; Ferrante Desirée; Pistillo Anna; Rubinetti Alice; Rizzo Stefano; Sireci Paola; Pagnln Sonia. MORTI DENUNCIATI IL 16 GIUGNO 1994 Presso Medicina Legale: Pozzato Virgilio, a. 47; Stella Alfredo, a. 68. Presso Residenza: Cappa Rino, a. 79, via Valgioie 39; Ferraro Giovanna, a. 68, corso Cincinnato 227. Presso Ospedali: Artigiani Luigi Enzo, a. 55, Maurizia™ Umberto I; Ciancio Salvatore, a. 47, Martini; Flore Rocco, a. 69, Giovanni Bosco; Lauretti Napoleone, a. 64, Cottolengo, Merlo Maria ved. Rabino, a. 86, Maria Vittoria; Panessa Giovanni, a. 62, Molinette; Patti Salvatore, a. 30, Amedeo di Savoia; Poletti Elsa ved. Menghini, a. 81, Maria Vittoria; Schiavoni Sara. a. 66, Molinette; Tapparelli Anna ved. Guazzotti, a. 86. Giovanni Bosco; Tlbertl Angela ved. Ambrosino, a. 81, Maria Vittoria. II presidente Claudio Demattè con il direttore generale della Rai Gianni Locatelli Nell'occhio del ciclone, i Professori continuano a giocare il loro ruolo, coerenti e duttili al limite delle loro possibilità. Da una parte silurano la Rai 3 di Guglielmi e Giubilo, che puntava alla nuova fascia notturna della sua star. Il gran Michele lo vorrebbero a Rai 1, per mitigarlo ancora e risollevare insieme le sorti della rete cattolica, cara a popolari e Ccd, che sulla Rai combattono sotto la stessa bandiera. Anche se Santoro per ora recalcitra. «Milano, Italia» resta, pare (le nuove linee sono ancóra ufficiose), ma coordinato dalla testata regionale che si guarderà bene dal confermare Enrico Deaglio conduttore e magari penserà a regionalizzare il dibattito. Si discute ancora invece se inserire un nuovo tg regionale prima o dopo il Tg3 delle 22,30. Altro che Roma-New York. Deaglio è nel mirino dopo i molti attacchi, ultimo quello del capogruppo di Forza Italia in commissione di Vigilanza, Fabrizio del Noce, che ha voluto andare a vedere cosa scriveva su Lotta Continua e anche dopo, ai tempi del processo Calabresi. Ne parla ancora ieri, in commissione di Vigilanza, dopo che -ontro ,a sua iniziativa si sono scatenate reazioni furibonde. «Non si può continuare a linciare Vespa perché ha tirato fuori la storia dell'editore di riferimento, e tacere quel che ha detto Deaglio su argomenti gravi come la lotta armata - spiega Del Noce -. Non ho niente contro di lui, è un ticoli a suo tempo scritti su Lotta Continua dall'attuale direttore di Studio Aperto Paolo Liguori». E Dematté, senza far nomi, rispondendo a Storace, evoca i cupi Anni Cinquanta, quando negli Usa il senatore americano Mac Carthy compilava le liste «dei comunisti e dei pederasti», come si diceva allora, decimando anche Hollywood. «Molti conduttori stanno subendo il linciaggio di persone ignote; certamente non è responsabilità di chi siede in Parlamento, ma certi tipi di interventi che non siano improntati al rispetto reciproco producono fenomeni quasi di maccartismo, che non non credo siano utili allo sviluppo del Paese». «Credo che sia mio dovere, come presidente di questa istituzione - continua Dematté - ricordare che le persone che presentano certi programmi hanno un'evidenza pubblica e anche le critiche nei loro confronti devono tener conto dei rischi che queste persone corrono». Storace aveva posto il problema del pluralismo nell'informazione Rai. Dematté racconta gli sforzi di delottizzazione della Rai, ma all'«ipotesi Rodotà» di un'informazione «all'italiana», basata sulla contrapposizione di linee diverse, dice di preferire un'informazione distaccata «stile Bbc». E annuncia che presto sarà distribuito alla Rai un manualetto in uso presso la tv publica inglese. NATI DENUNCIATI IL 17 GIUGNO 1994 Panin Jessica; Terzo Simone; Ianni Denny; Bertero Roberto; Spataro Leonardo; Sferrozza Rosalia; Bertero Daniel; Raffele Fabrizio; Vento Annarita; Ambrols Giulia: Arlotto Albeno; Cariello Serena; Libri Valentina; Appiotti Valentina; Mari Sara; Dabbene Chiara; Sesto Ferrari Irene: Orlando Serena; Settanni Denise; Ferrara Ylenia; Ideale Daniele Fortunato; Fantino Luca; Farhane Ayoub; Pesce Andrea; Germano Luca; De Pietro Simone; Conta Canova Costanza; Giacomelli Irene; Rosa Matteo; Puopolo Emily. MORTI DENUNCIATI IL 17 GIUGNO 1994 Presso Case di Cura e di Riposo: Corderà Marianna, di anni 88, Casa di Riposo Carlo Alberto; Fenile Rosa ved. Maccono, di anni 88, Casa di Riposo Presidio Nelli, v. Palmieri 23. Presso Ospedali: Balma Mo Angelo, a. 79. Mauriziano Umberto I; Basile Ida ved. Ravarino, a. 78. Maria Vittoria; Berola Giuseppina ved. Passerana, a. 71. Mauriziano Umberto I; Bono Giuseppe, a. 73. Centro Rieducazione Funzionale; Brun Stefano a. 80, Mauriziano Umberto I; Carretta Mauro, a. 77. Mauriziano Umberto I; Cesareilo Ornella, a. 39. Maria Vittoria; Chiolerio Margherita v. Recrosio, a. 80. Mauriziano Umberto I; Dell'Aquila Emanuele, a. 70. Maria Vittoria; Drandic Eufemia v. Sponza, a. 77. Maria Vittoria; Frigo Anna, a. 74. Cottolengo; Giraudo Marisa, a. 61. S. Giovanni Antica Sede Oncologia; Leoni Renato, a. 72. Molinette; Marcarino Oreste Giuseppe, a. 84. Molinette; Marocchino Efisio, a. 83. Centro Traumatologico Ortopedico; Mazzetto Bruno, a. 71 ; S. Giovanni Antica Sede Oncologia; Novero Franco, a. 62. Cottolengo; Onorato Giuseppe, a. 82, Giovanni Bosco; Padoan Santa, a. 82. Martini; Palladino Giovanni, a. 57. Mauriziano Umberto I; Parpirtel Italo, a. 60. Martini; Rlvera Carnosi Ettore, a. 71. Giovanni Bosco; Spairano Lucia v. Fumo, a. 85; Mauriziano Umberto I; Stallviere Assunta, a. 76 Maria Vittoria; Zanon Emilio, a. 83. Molinette. Presso residenza: De Fornaris Emilia v. Sertorio, a. 91. c. Cairoli 6; Fornelli Renato, a. 58. c. Montecucco 81; Gandolfi Ottorino, a. 74. c. Cairoli 6; Pasquallnl Appio, a. 76, p. Conti di Rebaudengo 3/18; Pavese Sergio, a. 75, v. Testona 21 ; Ruggia Geltrude v. Guarello, a. 89 v. Santhià 6; Strabello Giulia v. Costanzo, a. 79. v. Paisiello 76/d; Tron Alda, a. 64, v. Chiesa della Salute 149/9; Zacco Rosa, a. 78. v. Osvaldo Alasonatti 1. Presso altro luogo del territorio cittadino: Donelli Laura Angela Maria, a. 39. c. Belgio 176. ottimo professionista, e per me può anche rimanere al suo posto. Ma allora andrebbe riequilibrato con un Vespa o un Feltri». Deaglio lo ha già fatto querelare dal suo avvocato Pisapia, mentre la polemica cresce. Fabio Mussi, del pds, per rappresaglia tira fuori il fatto che Del Noce, ex giornalista Rai, risulta attualmente «in ferie» invece che «in aspettativa». («Me lo ha chiesto l'azienda», ri¬ sponde Del Noce. «Perché ha 175 giorni di ferie arretrate, spiega il direttore Locatelli). Un gruppo di progressisti, in testa Franco Bassanini e Sandra Bonsanti, scrive una lettera al presidente della Camera Pivetti denunciando la gravità dell'indagine di Del Noce, «così come ci opporremmo - precisano - a chi nel nostro schieramento dovesse pensare di utilizzare per uno scopo analogo gli ar- Maria Grazia Bruzzone