ANCHE IL PRETE SCENDE IN CAMPO

ANCHE IL PRETE SCENDE IN CAMPO ANCHE IL PRETE SCENDE IN CAMPO 77 calcio visto dalla Chiesa Come la fede si mescola allo sport, dai religiosi che vanno in curva con gli «ultras» alle preghiere dei campioni al sacramento della cresima, della comunione e del matrimonio. Questa è realtà, altro che pastorale del tempo libero!». La sua parrocchia è in curva. Aldo Rabino, il salesiano del Torino, parla addirittura di una parrocchia itinerante, per la grande quantità di personaggi che un'attività come la sua finisce per contattare e magari anche coinvolgere. Il libro fornisce pure l'anagrafe degli assistenti spirituali: dodici in serie A (non ce n'è uno nel Milan), e poi giù per il professionismo sino alla C2, con indirizzi, disponibihtà. Dio in campo (Elle Di Ci, pp. 224, L. 17.000), di Luigi Guglielmoni parroco, pone le domande del libro di Carlo Mazza in termini anche più duri, con ima vasta casistica «palpabile», raccolta presso teoria che sperimentazione, e del quale magari converrà parlare in altro momento e in altro contesto (sono comunque 240 pagine edite da Piemme, per 30.000 lire). Presente proprio don Mazza, si è tenuto il primo incontro nazionale fra gli assistenti spirituali delle squadre di calcio professionistiche, e ne è uscito un libro. Alcuni di questi sacerdoti applicati, in certi casi appiccicati alle squadre di calcio, sono personaggi già abbastanza noti. Nel libro si presentano in breve, poi dissertano sulla loro esperienza. C'è quel padre Fedele Bisceglie, del Cosenza, che guida gli ultras: le autorità religiose gli hanno anche vietato lo stadio, lui ha ubbidito ma ora dice della sua esperienza: «Decine di ragazzi ultras sono stati condotti sportivi di tutto il mondo. C'è anche, in positivo, la casistica «buona», quella di chi, nello sport o partendo dallo sport, vive serenamente, diventa magari missionario, apostolo. C'è un maxidecalogo sportivo, sei volte dieci comandamenti, per sessanta situazioni morali e pratiche, si va dal «non di solo sport vive l'uomo, perché solo in Dio si trova il senso ultimo dell'esistenza», al «non insultare l'arbitro», ci sono proposte di preghiere e addirittura di liturgie speciali per gli sportivi, ci sono soprattutto cento interviste a cento campioni, per capire qualcosa del rapporto fra loro e Dio, o semplicemente fra loro e vita pulita. C'è un viaggio intenso fra ex Urge realizzare una Coscienza, più essenzialmente eristica che cristiana-ebraica. Vale a dire: affrancare il Vangelo dalla "pedagogia del Vecchio Testamento". Pag. 288 Lire 25.000 atleti fermati dalla malattia, bloccati per sempre su una sedia a rotelle. E' un libro intenso, bellissimo, leggibilissimo. E' l'unico in vendita dei tre (gli altri due sono omaggi per gli addetti ai lavori). Ci sono i riti parareligiosi dello sport, le superstizioni. Ci sono testimonianze dure e tenere dello sport da missione, dove non si trova altro che un sasso da prendere a calci. Si parla anche di campioni che rubano, di campioni che hanno l'Aids, dei preservativi distribuiti alla famiglia olimpica di Lillehammer. Alla fine lo sport riesce ancora ad «uscire» nella sua bellezza e nella sua forza, ma che fatica. SAGGISTICA

Persone citate: Aldo Rabino, Carlo Mazza, Elle Di Ci, Fedele Bisceglie, Luigi Guglielmoni, Mazza