«Ricattati nei cantieri» di Alberto Gaino

Centinaia di milioni pagati fuoribusta, chiesto il rinvio a giudizio anche di 167 operai Centinaia di milioni pagati fuoribusta, chiesto il rinvio a giudizio anche di 167 operai «Ricattati nei cantieri» Quattro costruttori sotto accusa Lavoro nero nell'edilizia: centinaia di milioni l'anno pagati fuoribusta ai dipendenti di quattro piccole ditte create ad hoc da un impresario del settore, Severino Cavallotto, e dal nipote Maurizio per ritagliarsi uno specifico spazio nel mercato dei subappalti, lavorando per grandi imprese come la Guerrini Costruzioni. Il pm Luigi Marini, del pool fiscale, e i sottufficiali della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza hanno rivoltato la contabilità delle società, scoprendo un'altissima evasione. Dei quattro impresari e di 167 lavoratori il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio per falsità del modello 101 per la dichiarazione dei redditi: per averlo rilasciato, i primi; per averlo utilizzato, i secondi. Restavano 53 indagati: Marini ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione delle accuse contro questi ultimi. Dopo le responsabilità, diverse anche le possibili sanzioni: l'ipotesi più lieve del reato riguarda i lavoratori e prevede una pena pecuniaria. Numerosi indagati hanno scelto di uscire subito dal processo scegliendo di patteggiare il pagamento di 2-3 milioni secondo i casi. Molto più pesante - da 6 mesi a 5 anni di carcere - il profilo delle contestazioni rivolte ai Cavallotto e ai due ex dipendenti Giovanni Cipriano e Guerino Carulli, titolari di due delle quattro ditte coin- volte nelle indagini. E andata così: nei mesi scorsi la Guardia di Finanza aveva messo le mani su questa documentazione mentre cercava altre irregolarità. E centinaia di persone avevano cominciato a sfilare nella piccola sede del pool fiscale della Procura, in via Pisano. Uomini in abiti dimessi con il problema di trovarsi l'avvocato e le «carte» che tormentavano nelle mani nodose in attesa del loro turno. Molti hanno ammesso subito di aver accettato un sistema di pagamento che prevedeva un fuoribusta sino a 20-30 milioni l'anno. «Non c'era altro I VERSAMENTI EVASI Apprezzamento per il lavoro della magistratura arriva da Luciano Pregnolato e Luciano Raise, segretari generali rispettivamente della Fillea-Cgil e della Filca-Cisl della provincia di Torino. Pregnolato aggiunge: «Nel lavoro nero vengono purtroppo coinvolti lavoratori spesso ricattati dalle imprese edili: su 30 mila addetti la metà vive questa condizione. E c'è chi viene licenziato per far posto a chi ha più fame e accetta qualsiasi offerta». Alberto Gaino

Persone citate: Giovanni Cipriano, Guerino Carulli, Guerrini, Luciano Pregnolato, Luciano Raise, Luigi Marini, Pregnolato, Severino Cavallotto

Luoghi citati: Torino