McNeil e la pioggia: regina Graf scivola sull'erba
A Wimbledon la numero uno del mondo e campionessa in carica eliminata nel primo turno dall'americana di colore A Wimbledon la numero uno del mondo e campionessa in carica eliminata nel primo turno dall'americana di colore McNeil e la pioggia: regina Graf scivola sull'erba La notte blocca Tieleman sul 7-7 al5° 1 LONDRA DAL NOSTRO INVIATO Povera Steffi. Sbuffava e piangeva e vedeva tutto nero. Specie il volto piatto e buono di Lori McNeil, americana di colore, 30 anni compiuti, che l'ha cacciata dal tempio al primo turno, lei, la campionessa in carica, la migliore, la regina di Wimbledon. Il nero non si addice a Steffi Graf, che a parte ieri aveva vinto il torneo cinque volte negli ultimi sei anni e nell'occasione perduta, guarda caso, nel 1990, era stata eliminata in semifinale da Zina Garrison, anche lei americana, anche lei di colore. «Sono addolorata perché mi ero preparata bene per le due settimane, perché ero e mi sentivo in forma: ma Lori è stata brava e non ha rubato niente» ha detto Steffi alla fine, subito dopo il match, parlando in fretta, quasi avesse voglia di prendere il volo e fuggire, scomparire alla vista di tutti. Non era mai capitato, nella lunga storia di Wimbledon, così piena di stranezze e di record, che la campionessa in carica, e CICLISMO Ghirotto 1° in Spagna per di più numero 1 del mondo, uscisse di scena al primo turno. E che la cosa sia capitata a Steffi Graf, la quale nel corso della stagione aveva perso solo due volte in 44 partite, con Aranxta Sanchez ad Amburgo e con Mary Pierce a Parigi, assume un significato ancora più grande. Insomma, è stato un bel tonfo. E con lei sono caduti i primati, hanno tremato le statistiche, hanno vacillato i numeri che hanno accompagnato le lunghe cavalcate vincenti di Steffi sui campi da tennis del mondo, almeno da quando Monica Seles, ferita da un mentecatto, ha lasciato l'attività e il trono. Lori McNeil, numero 22 al mondo, nata a San Diego ma residente a Houston, non ha rubato nulla: aveva ragione Steffi a cantare (amaramente) le lodi dell'avversaria. La quale, bizzaria della sorte, era stata l'ultima ad eliminare la Graf al primo turno, nel Virgilia Slims di due anni fa. Del resto, precedenti a parte, si sapeva che sull'erba la ragazzona nera poteva creare fastidi e problemi. Aveva vinto il torneo di Eastbourne nel 1992 e le ultime due edizioni di quello di Birmingham, tutti sull'erba. A rete sembra un gattone. «Ho servito bene, con straordinaria concentrazione» ha detto Lori, calma e tranquilla, con una gran voglia di ridere e di raccontare. Ti teatro del resto era tutto suo. «Sono stata favorita dalle interruzioni: ogni volta mi ricaricavo come una batteria» ha spiegato con molta onestà accompagnando le parole con gesti vaghi, come a dire che è stata brava, sì, ma anche un poco fortunata, così è la vita del tennis. L'incontro è stato infatti sospeso due volte a causa della pioggia, ospite fastidiosa e sgradita. Steffi, più nervosa, ha sofferto lo spezzarsi dell'azione e del ritmo, la necessità di riprendere daccapo il filo della partita. Lori, che non aveva niente da perdere, ha sfruttato i regali della buona sorte e il vento di una giornata di grazia. E così è stata capace di giocare meglio i punti decisivi del match, specie nel tie-break del secondo e dell'ultimo set, quando Steffi, tesa come una corda della sua racchetta, ha messo in rete un facile smash seguito subito dopo da uno sciagurato doppio fallo. Lori ha chiuso con una volée, il suo colpo più bello, e sia lode al dio del tennis. Perla verità il Cielo, ieri, non ò stato di grande aiuto agli organizzatori di Wimbledon. La pioggia ha sconvolto il programma, molte partite non sono state giocate e alcune sono state interrotte per l'oscurità. Fra queste il match tra Laurence Tieleman, italiano di madre ma olandese di padre e belga di nascita, e il russo Yevgeny Kafelnikov, uno degli astri emergenti del firmamento della racchetta. Kafelnikov, numero 16 al mondo e assai bravo sulla terra, ha scoperto di essere fortissimo anche sull'erba, visto che la settimana scorsa è arrivato in semifinale ad Halle battendo fra l'altro Courier in due set. Tieleman è il nostro miglior giocatore sull'erba e la conseguenza, pertanto, è stata una sfida equilibrata, appassionante, drammatica, in una parola bellissima. Lorenzo ha perso per 5-7 il primo e il terzo set, ha vinto al tie-break il secondo e il quarto, poi nella volata finale è andato in vantaggio per 4-1 con due break e si è purtroopo fatto raggiungere. Sul 7-7 l'interruzione per oscurità. Oggi l'ultima pagina del lunghissimo giallo. Carlo Coscia HOCKEY ROTELLE Battuto il Bassano (2-0) 1 0) nella finale dei playoff MEDVEDEV OK Maschile (1° turno): Delaitre-R. Gilbert 6-2, 7-5, 7-5; BjorkmanPetchey 6-2, 6-1, 2-6, 2-6, 6-1; Thorne-Grabb 3-2 rit.; BraaschStark 6-2, 6-4, 3-6, 4-6, 6-3, Ondruska-Novacek 7-6, 6-2, 7-5; W. Ferreira-Hadad 6-4, 3-6, 7-5, 6-3; Rosset-Witt 6-2, 6-4; 7-6; Fromberg-Dreekmann 6-4, 6-7, 75, 2-6, 6-3; Medvedev-Agenor 6-4, 5- 7, 6-3, 6-2; B. Gilbert-Kucera 63, 7-6, 4-6, 6-2. Femminile (1° turno): Dechaume Balleret-Boogert 6-3, 7-5; Langrova-Kelesi 7-6, 6- 2; Labat-Hack 6-3, 3-6, 6-4; Neiland-Adams 6-4, 6-3; Smashnova-Maniokova 6-4, 4-6, 7-5; Martinez-Simpson 6-1, 6-3; Miyagi-Raymond 4-6, 7-5, 8-6; Gorrochategui-Graham 6-3, 6-1; PriceStrnadova 6-3, 7-5; DavenportHalard 6-1, 6-4; M. Maleeva-Stafford 6-7, 6-2, 6-4; Werdel-Fulco 6- 2, 5-7; 6-2; Kamio-Begerow 6-0, 6-2; McNeil-Graf 7-5, 7-6; HuberDurie 7-5, 6-2; Byrne-Husarova 6- 3, 6-0; McGrath-Pullin 6-2, 6-4; Gaidano-Reinstadler 7-6, 7-5. Un nuovo coach in vista La Graf in questa stagione aveva perso solo 2 volte su 44 partite dei Goodwill Games
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