Su Bnc-San Paolo i sindacati divisi

Dopo il no del ministro Fiori alla fusione Dopo il no del ministro Fiori alla fusione Su Bnc-San Paolo i sindacati divisi Fiori ha incontrato i segretari di Fisac-Cgil e Fiba-Cisl del coordinamento sindacale nazionale della Bnc e il Silcea-Cisal. E in questa occasione i sindacalisti hanno espresso una posizione diversa da quella assunta dai sindacati confederali dei trasporti e dalle rappresentanze sindacali della Bnc di Roma. In particolare - afferma una nota ministeriale - le organizzazioni hanno condiviso le perplessità espresse da Fiori sull'operazione «soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere sulla mobilità dei lavoratori e sul regime previdenziale dei dipendenti della Bnc e per la mancanza di chiarezza e trasparenza». Hanno infine rinnovato la richiesta di un colloquio con i vertici delle Fs. Le organizzazioni hanno anche ribadito la necessità di risolvere i cronici problemi della banca (carenze patrimoniali, strutturali e di management). In particolare, secondo quanto riferito da Fisac-Cgil e Fiba-Cisl, i sindacati temono che con la fusione le posizioni previdenziali dei 1300 dipendenti Bnc possano passare dall'attuale istituto previdenziale (il Cpdel) all'Inps «perdendo sia il 20% sui trattamenti pensionistici, sia la possibilità di andare in pensione con 25 anni di anzianità contributiva per gli uomini e 19 per le donne». ROMA. Fronte sindacale diviso sulla fusione tra Banca Nazionale delle Comunicazioni (di proprietà delle Fs) e San Paolo di Torino. In un primo tempo, infatti, i sindacati confederali dei bancari e dei trasporti si sono dichiarati favorevoli all'operazione e preoccupati per il giudizio negativo espresso dal ministro dei Trasporti, Publio Fiori. In particolare le rappresentanze sindacali di Fisac-Cgil, Uib-Uil e Fabi, in una lettera inviata unitariamente al ministro avevano chiesto di «accelerare le trattative per la fusione con il San Paolo di Torino, visto anche l'incombente scadenza della proroga della legge Amato ai fini fiscali» e considerando «il concentramento creditizio in pochi gruppi bancari. Le chiediamo di rivedere la sua posizione - conclude la nota - certi che il futuro della banca e soprattutto dei lavoratori, stia a cuore anche a lei». Una missiva analoga era stata inviata a Fiori nei giorni scorsi anche dai segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, ricordando al ministro che essi avevano espresso «un orientamento positivo» sulla fusione e che quest'ultima «è stata presentata "come assolutamente necessaria" ai sindacati dall'amministratore delegato delle Fs, Lorenzo Necci». Nel pomeriggio il ministro [r. e. s.]

Persone citate: Fabi, Fiori, Lorenzo Necci, Publio Fiori

Luoghi citati: Roma, San Paolo, Torino