Codice d'Ivrea in mille alla Sacra di San Michele di Ar. Ca.

Codice d'Ivrea, in mille alla Sacra di San Michele Codice d'Ivrea, in mille alla Sacra di San Michele TORINO. Nubi dense di acqua, veloci e minacciose ammantano la Sacra di San Michele che domina maestosa la Val Susa. Il vento ulula, s'insinua violento tra le montagne. Uno scenario che dall'alto appare immane. E dentro, nella chiesa, prologo al concerto, si eleva come preghiera il mormorio di mille giovani seduti sui gradini, giunti da ogni parte del Piemonte e della Lombardia per ascoltare i canti sacri e profani dell'Ars Nova francese. Il Codice d'Ivrea viene offerto, in esecuzione limpida e spontanea, dall'Ensemble Venance Fortunat di Parigi per il «Canto delle pietre» organizzato dall'assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. E' un'altra «pietra» della rassegna interregionale, cominciata in Lombardia, che ha proposto le musiche e i centi dall'Alto Medioevo al XVI secolo, nei monumenti immersi nella natura. L'Ensemble Venance è costituito da sei cantori: Catherine Haugel Petit, Dominique Thibaudat (soprani), Francois Levy (mezzosoprano), Bruno Renhold (controtenore), Gabriel Lacascade (baritono) e Philippe Desandré (basso), sei cantori di mottetti religiosi e profani. Ma ai versi latini aggiungono il testo francese, con «ritorni» e «a capo» che rendono particolarmente suggestivi i dialoghi tra gli officianti del rito d'Ivrea, una delle più importanti fonti musicali tardo medioevali. Il «Canto delle pietre» ha chiamato a raccolta in questi giorni migliaia di giovani che trovano posto in ogni angolo. Le sonorità di quella vocalizzazione si modellano agli archi delle chiese accarezzano i capitelli, creando un'atmosfera intima e di suggestiva bellezza, [ar. ca.]

Persone citate: Bruno Renhold, Catherine Haugel Petit, Dominique Thibaudat, Francois Levy, Gabriel Lacascade, Philippe Desandré

Luoghi citati: Ivrea, Lombardia, Parigi, Piemonte, Torino