Il vicedirettore Balassone: «Siamo lieti del suo interessamento, che contraccambiamo»

Il vicedirettore Balassone: «Siamo lieti del suo interessamento, che contraccambiamo» Il vicedirettore Balassone: «Siamo lieti del suo interessamento, che contraccambiamo» Caro Sgorbi, vuol venire a Raitre? E Vigorelli lascia «Detto tra noi» e Raidue «Alinoli mi ha cacciato perché è geloso di me» ROMA. Nuovi scenari di casa Rai: Vittorio Sgarbi passa a Raitre e Piero Vigorelli, educatamente messo alla porta dal direttore di Raidue Giovanni Minoli, si dichiara «vittima di un'epurazione politica e professionale» e giura che tornerà presto alla riscossa, impadronendosi proprio della poltrona di chi oggi ha deciso di farlo fuori. Con i tempi che corrono in Viale Mazzini nulla stupisce. La prima notizia sembra una contraddizione in termini e invece è confermata e precisata da tutte e due le parti in causa. «Potrei anche passare a Raitre - ha detto ieri Sgarbi durante la riunione della Commissione cultura della Camera - e curare una trasmissione d'arte che è sempre stata ipotizzata e mai realizzata, e un programma d'opinione tipo "Sgarbi quotidiani"». All'annuncio del probabile trasloco da Canale 5 a Raitre del presidente della commissione Cultura della Camera eletto nelle liste di Forza Italia, fa subito eco la dichiarazione del vicedirettore della terza rete Stefano Un nubifragio non ferma a il Balassone: «Il nostro interesse per Sgarbi non è una cosa improvvisa: è chiaro che lui sia molto bravo nello sfruttare al massimo il potenziale del linguaggio televisivo e che rappresenti una forma di tv estrema. Tutte capacità che non possono non interessarci. Con Sgarbi c'è una consuetudine di curiosità reciproca che data da qualche anno: diciamo che non ci siamo mai persi di vista. Siamo ben lieti del suo interesse che noi contraccambiamo». Per il presidente della commissione Cultura quelli della terza rete hanno già preparato un bel posto al sole: avvio della prossima stagione tv, serata, due appuntamenti di cui uno dedicato al tema arte e l'altro alle opinioni. «Lui ha diverse idee - conferma Balassone - che riteniamo interessanti. Qualcuna potrà anche aggiungersi, le idee sono come ciliegie». Insomma un vero scambio di cortesie. Magari, dirà qualche maligno, la dimostrazione che Raitre sarebbe alla ricerca di nuove tecniche di sopravvivenza. «Canto delle pietre» Toni ben diversi per lo scambio di battute a distanza tra Giovanni Minoli e Piero Vigorelli. «Ho realizzato - tuona il conduttore di "Detto tra noi" un programma che ha avuto il 29 per cento di share e una media di 2 milioni 600 mila spettatori, con più di mille storie di cronaca da 700 città italiane e, per tutta risposta, Minoli ha detto al capostruttura Pierguido Cavallina, che peraltro è una brava persona, di non rinnovar- Questa sera il 2° concerto to n Sgarbi dovrebbe andare su Raitre con un pacchetto di programmi mi il contratto per il prossimo anno». Sui motivi della decisione del direttore di Raidue, Vigorelli non ha dubbi: «La gelosia professionale di Minoli che vuole vampirizzare qualsiasi cosa riguardi l'attualità; e poi la vendetta politica che il direttore di Raidue oggi progressista ha voluto mettere in atto contro di me, schierato per Forza Italia». Minoli risponde a colpi di fioretto: «Vigorelli è un bravo giornalista televisivo da circa tre anni, peccato che a me capita di essere in video da quasi venti». E ancora: «Vigorelli mi ha accusato prima delle elezioni di essere craxiano rilasciando interviste ai giornali in cui si capiva chiaramente che gli era sgradito lavorare con me. Non rinnovandogli il contratto ho creduto soltanto d'interpretare un suo desiderio». E per concludere l'affondo più duro: «Il problema della carica di direttore non esiste, in quanto il mio posto è a disposizione dell'azienda. A Vigorelli manca soprattutto il senso della realtà». [f. e] nelle Dimore Storiche

Luoghi citati: Raitre, Roma