La congiura degli elefanti

Una vendetta privata la decapitazione politica del leader socialista Una vendetta privata la decapitazione politica del leader socialista La congiura degli elefanti Così Mitterrand ha «giustiziato» Rocard IL PATRIARCA POSTMODERNO LPARIGI A decapitazione politica di Michel Rocard è avvenuta nella notte fra domenica e lunedì, e più che un castigo per i cattivi risultati elettorali è stata un atto di vendetta privata, una faida ventennale che s'è conclusa con ferocia. Lo ha giustiziato un clan più che un partito; una confraternita di mandarini che da tempo preparava il sacrificio e che sfacciatamente ha mostrato di assaporarlo. In Francia i grandi mandarini socialisti sono chiamati elefanti, ma con l'elefante solitario e grande hanno poco a che vedere. Agiscono piuttosto in branco, per conto di un capo: il capo è Frangois Mitterrand, che nella notte fatidica era lontano e terribilmente vicino. La faida con Rocard è parte essenziale della sua storia. Alcuni elefanti sono stati a tal punto impressionati dalla ferocia del rito che hanno provato qualcosa che somiglia al pudore, e hanno rifiutato di partecipare all'esecuzione: fra di essi Pierre Mauroy, che incarna l'anima nordica e socialdemocratica del partito; e Martine Aubry, la figlia di Jacques Delors. Adesso Mitterrand e il suo partito puntano tutto su Delors, vorrebbero consacrarlo candidato socialista per le presidenziali del maggio prossimo. Delors tentenna, e tutto vorrebbe fuorché apparire come l'assassino di Rocard. Non è il suo stile, anche se in cuor suo lo sa: è lo stile del crepuscolo mitterrandiano, e non solo del crepuscolo ma di 14 anni di mitterrandismo. E' lo stile «fin-de-siècle» che caratterizza il momento presente, in Francia e in Europa, e Mitterrand lo maneggia con maestria. Ne ha il gusto, ne conosce i vocaboli: fin-di-secolo e «fin-de-règne» si fondono, nella sua persona. Il regno finisce, e il modo in cui finisce somiglia all'epoca, è in sintonia con le sue ultime mode: son di moda i duelli personali, le avventure politiche che si privatizzano. Son di moda i Robin Hood dell'anti-politica, dei partiti-banda. Mitterrand con la sua corte e le sue faide sembrava sorpassato, antiquato. Sta diventando un eroe dei nostri tempi. Il suo potere è ancora grande: la gara fra i candidati all'Eliseo è già cominciata, e tutti hanno lo sguardo appeso al suo volto, ai suoi umori, ai cenni che farà. Questo è il risultato inatteso della lunga diatriba fra il Presidente e Rocard: questa paradossale attualità, questa ipermodernità di Mitterrand. Per anni, Rocard lo ha accusato di essere un arcaico, ùn politico di altri tempi, incompatibile con la sinistra moderna, socialdemocratica, incarnata da lui e anche da Delors. Ed ecco che d'un tratto il moderno incanutisce, invecchia. Invece l'arcaico è di ritorno, e prende la sua rivincita. Improvvisamente sembra più adatto ai tempi, più nuovo, vigoroso. L'arcaico è anacronista, e proprio questo lo rende eterno. E' una passione antica, non vecchia. Le violenze arcaiche della politica mitterrandiana non sono propriamente moderne: Mitter¬ Stato civile di Torino NATI DENUNCIATI IL 14 GIUGNO 1994 lannetta Gianluca; Romano Giulia; Pace Benito; Espinoza Valle Alejandro; Gennaro Giulia; Gennaro Margherita; Nardlnl Rebecca; Austria Marnane Katrin; Fierro Fabrizio; StellutI Chiara; De Roma Alessandro; Eddahabl Sara; Siscaro Andrea; Brossa Benedetta; Bottlsio Andrea; Bonapace Lorenzo; Fu Xiayin: Rlvera Caro!: Ahmetovlò Brandon; Quesada Francesco: Barila Carlo; Balloccl Marta; Giacoletti Chiara; Stevanato Alessandra; Schiara Andrea; Di Leila Roberto; Marengo Alice; Meliamo Simone; Nota Valentina; Brachi Martina; Bray Elena; Andriolo Alberto: Balmatlvola Pierflavio; Gancia Francesca; Capra Mattia: Benedetto Valer'ina; Gamba Alessia; Squillace Serena; Garino Daniela; De Luca Marika; Sgro Rodolfo; Sgro Davide; Coppi Pietro. MORTI DENUNCIATI IL 14 GIUGNO 1994 Presso Medicina Legale: De Rosa Pasquale, a. 32; Lomanto Giosuele, a. 59. Presso Residenza: Amico Salvatore, a. 59, via Genova 100; Mandatari Brigida, a. 63, via Parenzo 72; Mecca Giacomo, a. 87, corso Duca degli Abruzzi 72; Monlchino Eugenia ved. Sorbone, a. 91, via Breglio 17; Quadrelli Angelina, a. 86, via C. F. Ormea 131. Presso Ospedali: Battisti Erminio, a, 69, Martini; Bertaglla Arcangelo, a. 61, Maria Vittoria; Bertone Giuseppe, a. 70. Cottolengo; Boschetti Remo, a. 67, Maria Vittoria; Bosco Pietro, a. 80. Centro Traumatologico Ortopedico; Botta Camillo, a. 79, Molinette; Cantamessa Daniela, a. 26. Martini; Carbotta Enrico Michele, a. 44, San Giovanni Antica Sede Oncologia: Chiaudano Giuseppe, a. 67, Molinette; Corbellini Sergio, a. 69. Giovanni Bosco; Gambino Giuseppina ved. Stradella. a. 73. Martini; Granerò Auroia. a 40, Amedeo di Savoia; Marino Marcellina, a. 73. Molinette; Mottura Maria Giuseppa ved. Petruzzelli. a. 91, Mauriziano Umberto I: Pavan Alcide, a 72. Luigi Einaudi (ex Vecchia Astanteria); Plnneri Domenico, a. 81, Centro Traumatologico Ortopedico; Ponza Elena, a. 24, Molinette; Quaranta Edmondo, a. 80. Molinette; Regge Vittorio, a. 67, San Giovanni Antica Sede Oncologia: Ronco Francesco, a. 82, Molinette; Scotti Luigia ved. Trincherò, a. 89, Luigi Einaudi (ex Vecchia Astanteria); suor Curii Catterina, a 85, Cottoiengo: Urso Vitantonio, a. 60. Molinette; Vitello Luigi, a. 69, Molinette; Zulian Angelo, a. 78, Giovanni Bosco. Presso Case di Cura, di Riposo ed Istituti Religiosi: Barbero Clara ved. Corino. a. 98, Casa di Riposo "Istituto riposo per la vecchiaia-. Nati 43 — Morti 33 NATI DENUNCIATI IL 15 GIUGNO Marchetti Irene, Como Alessandro. Berto Alessio, Badi Federica, Volois Irene, Valnella Sara. Tirendi Elisa, Mari netti Mattia, Ferrara Davide, Raise Giulia, Pinna Sara, Russo Martina. Veronese Davide, Danusso Giulio, lacoviello Andrea. Mongano Gianmarce. Ferreri Dario. Pascolato Stefania Maria. Rosa Alessandro. Zamburru Elena, rand non crede nella forza della ragione, non crede neppure nel progresso e nei Lumi. Crede nella forza, e basta. Da parecchi anni, è convinto che il mondo stia precipitando nel caos, nell'anomia, nella sregolatezza. «Vedo arrivare un'epoca di rivolte fondamentali», ha detto recentemente. Mitterrand è molto pessimista, presente catastrofi, e il presentimento lo immobilizza e lo inebria. L'arcaico va bene per queste epoche, permette di contemplare il secolo con sguardo annoiato, ironico, «blasé». Nella seconda metà del secolo scorso questo decadentismo divenne uno stile: lo stile «fin-de-siècle», appunto. Oggi ha un altro nome: si chiama post-moderno, ma lo sguardo è lo stesso d'allora. Tredici anni di mitterrandi- Massini Andrea, Pace Luca, Gulmini Beatrice, Cudemo Mattia, Caposeno Loredana, Ferrerò Luca, Mantelli Davide. Rogna Umberto Maria, Bugnone Matteo, Mastrodonato Elena, Prestini Alessandro, Gullusci Franco. Naso Desirè, Idriz Ali, Testa Federico, Lajimi Omar, Vittorio Denise. Enrieù Elisabetta, Aloisio Luca. MORTI DENUNCIATI IL 15 GIUGNO 1994 Presso Case di Cura di Riposo ed istituti Religiosi: Audino Giovanna ved. Delrosso, a. 82, Bernini; Castelluccio Clementina, a. 68, San Paolo; Costantini Antonio, a. 77, San Paolo. Presso Ospedali: Barlabà Rocco, a. 16. Martini; Bessone Alessio, a. 74, Giovanni Bosco; Bruno Ermete, a. 83. Mauriziano Umberto I; Caligaris Giovanni, a. 75. Giovanni Boscj; Cuccurin Antonia ved. Zanfabro. a 74, Molinette; Fara Ermelinda, a. 83, Giovanni Bosco; Gaudissard Rosa, a. 69, Cottolengo: Giarrizzo Giulia, a. 62, Molinette: Maraia Oto. a. 69. Traumatologico Ortopedico; Milintenda Paolo, a. 72. Molinette; Monteverdi Domenico, a. 61. Martini; Mozzone Maria Angela ved. Gallarato, a. 60, Cottolengo; Pasqualini Rubens, a. 59, Molinette; Pera Lina ved. Leidi, a. 92, Molinette; Renzi Daniela, a. 33. Molinette. Presso Residenza: Metta Michele, a. 61, via Chiesa della Salute; Paio Luciano, a. 66, via Don G. Bosco 78; Paulotti Giovanni, a. 85, via F. Campana 7 Medicina Legale: Speziale Ambrogia ved. Sau. a. 78. Nati 39 - Morti 22 E' mancato all'affetto dei suoi cari il DOTT. ING. Lamberto Geranzani Con immenso dolore ed infinita tristezza lo annunciano, a funerali avvenuti, la mamma Ester Bottallo ved. Geranzani, la moglie Bianca Maria Van Axel Castelli, il figlio Alessandro con Kim e Morgan, la figlia Anna Maria e i familiari tutti. La Messa di Trigesima sarà celebrata domenica 3 luglio alle ore 11 presso la parrocchia San Bartolomeo di Rivoli. — Rivoli, 21 giugno 1994. Boccloflla Tesorlna partecipa al lutto per la scomparsa del socio Giuseppe Ferrerò Torino, 21 giugno 1994. Giuseppe Ferrerò Ciao, caro BEPPE, amico di sempre e compagno di tante avventure Ricorderemo sempre la tua voglia di vivere, la tua simpatia, la tua disponibilità. Con infinita tristezza abbracciamo VU'.orina. Valter. Paola. Elisabetta, Martina e Vittorio Marina, Orazio, Chiara, Carlo Maria, nonna Rina, nonna Tina. Vlllanova d'Asti, 2i giugno 1994. E' mancata all'affetto dei suoi cari Rosa Jorio Fili Lo annunciano a funerali avvenuti le sorelle, fratello, cognate, nipoti. — Torino, 19 giugno 1994. E' mancato sereno all'affetto dei suoi cari Piero Ne danno il triste annuncio la moglie Margherita con il piccole Andrea, la figlia Ambra con il nipote Vasco, la figlia Fiora con il marito Andrea Franchete e i nipoti Benjamin e Giordano, il figlio Luca, il fratello Mario con la moglie Valerla e i figli Firpo e Lorenzo, il fratello Gianni con i figli Niki, Andrea, Francesco, Luisa e la loro madre Anna Carradori, Andrea e Lorena Leoni con la piccola Neva, i suoceri Agostino e Maria Aguglla e i cognati Silvana, Lia, Sandro, Franco. Palermo, 22 giugno 1994. La nonna Silvia e gli zìi Caterina, Camillo e Pietro sono vicini a Luca nel suo immenso dolore per la perdita del padre Piero Palermo, 22 giugno 1994. Presidente, Vicepresidente, Amministratore delegato, Dirigenti e Dipendenti tutti di Publlkompass S.p.A. partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di: CAV. DEL LAVORO DOTT. Piero Pirri Ardizzone Milano, 22 giugno 1994. Partecipano: Giancarlo Degola Alberto Nlcolello Darlo Dal Zotto Plerantonlo SI nel II Giuseppe Corallo Angelo Sajeva Francesco Rossi Roberto Bortolottl. Gli Editori del Giornale ri! Sicilia si associano affranti al dolore dei familiari per la perdita del nostro presidente e amico indimenticabile Piero Pirri Ardizzone — Palermo, 22 giugno 1994. Con il conforto della fede si è spenta serenamene Giuseppina Porta ved. Novello di anni 88 Lo annunciano con dolore' il figlio Luigi con Rina ed Alessandra la figlia Giovanna con Cesare e Giulio. Un particolare ringraziamento a Doris Funerali giovedì 23 ore 11,45 parrocchia S. Cuore di Gesù via Nizza 56 - Torino, 21 giugno 1994. Marisa, Raffaella, Dino piangono la cara zia PINA Adriana, Elena, Remo Ripamonti ricor dano con affetto nonna GIUSEPPINA. Il Condominio di coi so Massimo d'Azeglio 74 partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa della signora Giuseppina Porta ved. Novello Torino, 21 giugno 1994 Tuttavia Mitterrand dice, di fronte alle nuove guerre europee, che non sono altro che conflitti interetnici, di tribù. Che non ci sono dunque né aggressori, né aggrediti. Che l'Europa è ormai questa: fatta di tribù, senza più compiti né responsabilità. Che è meglio fare il morto, visto che all'orizzonte ci sono comunque catastrofi. Così si comporta anche in politica interna: navigando sulle rivolte fondamentali, credendo nella forza, e nella catastrofe. Per questo è stato tanto affascinato da uomini senza scrupoli come Pelat, il finanziere accusato di corruzione. Per questo soprattutto è attratto da un personaggio come Bernard Tapie, il presidente della squadra di calcio di Marsiglia che l'Eliseo ha finanziato nelle ultime elezioni cantonali, e di cui si è servito nelle europee per precipitare il crollo di Rocard. Di Tapie, oggi presidente del partito radicale, Mitterrand ammira «la straordinaria forza», l'«energia»; e anche la faccia tosta, la violenza dei rapporti umani. Poco importa che Tapie sia inquisito per scandali di corruzione, che a Marsiglia la questura abbia le prove dei suoi legami, stretti, con la mafia locale. Mitterrand 10 difende così com'è, e condivide in pieno l'odio che Tapie nutre per i giornali e i giudici, da cui si sente perseguitato. La generazione Mitterrand è anche questo: è l'adorazione del successo, a ogni costo. E' venerazione del denaro, che Tapie esibisce senza complessi e che i mitterrandiani venerano più in segreto, come seminaristi attratti dalla dissolutezza che denunciano. Tapie ha avuto un notevole successo alle europee, ed è ormai oggetto di tutti i corteggiamenti. Buona parte del vecchio elettorato comunista - nel Sud, nelle periferie urbane - ha votato per lui, molti giovani si son riconosciuti nei suoi slogan semplici, nelle sue filippiche contro il Sistema. «Basta rendere illegale la disoccupazione», ripeteva nella campagna, e sembrava di ascoltare Marchais ai tempi in cui Mitterrand si alleò con i comunisti. Solo che Tapie non è un comunista, l'establishment che denuncia è 11 suo grande protettore. E' un mutante del mitterrandismo; uno che dice facilmente: «Me ne L'EX SEGRETARIO frego». Anche lui è un eroe dei nostri tempi, e l'astuzia di Mitterrand è di averlo intuito prima di tutti gli altri. Rocard non ha più nulla da dire alla società che prima lo adorava, e che lui chiamava negli Anni 60: civile. La società non si riconosce più nelle sue descrizioni. Sente che i tempi sono feroci, arcaici, brutali, che civilmente si può anche affondare. Si riconosce nella ferocia, nella maleducazione di Tapie. Tapie appare più vero dei politici di partito, somiglia come una goccia d'acqua alla gente cui si rivolge, alle sue passioni e invidie. Abita il futuro, nel futuro c'è spazio per lui. Tutto questo Mitterrand lo ha sentito, e siccome è un politico accorto sa che con questo futuro occorrerà allearsi. Che il partito deve di nuovo spostarsi verso questa sinistra contestataria, popolare. Il grande errore di Rocard è stato di farsi imprigionare dal partito, che poi lo ha stritolato. Pensava di pagare un tributo a Mitterrand, e ha perso tutta la forza extra-partitica che aveva. Nella Quinta Repubblica di De Gaulle i candidati alla presidenza non sono uomini di apparato. Sono sopra i partiti, li dìsprezzano. Stabiliscono un contatto diretto con il popolo, un contatto mistico come dicono in Francia. Mitterrand ha fatto questo, creando un partito il cui unico compito era di essere il suo clan. Quel partito è abituato a servirlo. Non poteva servire il rivale. Forse anche per questo Delors tentenna, lui che ha in mente una socialdemocrazia di tipo rocardiano. Per vincere dovrebbe fare come De Gaulle, lanciare un appello alla nazione e ignorare il partito. Perfino Rocard potrebbe ritrovare qualche vigore, a condizione di liberarsi completamente del mitterrandismo e di uccidere il padre. L'uno e l'altro dovrebbero divenire parricidi, ma né l'uno né l'altro hanno veramente la stoffa degli assassini. Nemmeno le destre hanno la stoffa: il compromesso con Mitterrand li ha sfibrati quasi tutti. Solo gli outsider possono sperare di riuscire. Solo chi è capace di contrapporre qualcosa di forte agli arcaismi, alle solitarie passioni, al dongiovannismo post-moderno di Mitterrand. Nella abbraccia il suo PADRINO. Emi Nino e Paola, Nella Piero Elvira ed Elena ricordano con tanto affetto lo zio SILVIO. Carlo Ce rutti con la famiglia sono vicini alla signora Lucia. Cesare e Marlot Bcrsarelli con Magy, Corrado e Guglielmo partecipano affettuosamente. Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Consulenti e Personale tutto della Praxi S.p.A., partecipano con grande commozione al dolore della signora Lucia e dei familiari per la scomparsa del CAV. DEL LAVORO PROF. Silvio Golzio Presidente onorario della Società ricordando con profondo rimpianto le eccezionali doti, umane e professionali, espresse in tanti anni di comune lavoro. — Torino, 21 giugno 1994. Con sentimenti di profonda riconoscenza, partecipano vivamente: Plerca e Giusy Andreoletti Walter e Giuseppina Boneill Roberto e Sara Breveglleri Giulio e Celti Crosetto Antonio e Anita Gamba Valentino e Margi Roblglio Fabrizio e Alda Spagnol Piercarlo e Germana Visconti. La Presidenza, il Consiglio Direttivo e tutti I Cavalieri del Lavoro del Gruppo piemontese partecipano con profondo dolore al lutto per la scomparsa del prof. Silvio Golzio Cavaliere del Lavoro e ne ricordano la sua figura di docente, dì amministratore e di uomo giusto. — Torino, 21 giugno 1994. Cornelio e Maria Teresa Valetto partecipano al doloro dei familiari per la morte del caro AMICO. Cristianamente è mancata Maria Ferrua ved. Sciandra La piangono le figlie: Romana, Liliana, Silvana, il figlio Pier Giorgio e rispettive famiglie. Funerali in Pamparatc 22 giugno ore 16. - Pamparato, 21 giugno 1994. Ciao NONNA BIS, proteggimi da «lassù». Michela ti ricorderà sempre. E' mancato ai suci cari Bernardino Demaria anni 78 L'annunciano la sorella Anna ved. Cravero con i figli: Renata con il marito Guglielmo e la mamma Anna; Giuseppe con la moglie Laura e figlia Anna; parenti tutti. Funerali in Volpiano giovedì 23 corr. ore 10 dall'abitazione c.so Regina Margherita 60. Il presento è partecipazione e ringraziamento. — Volpiano, 21 giugno 1994.