S'allarga il parco della Mandria di Gigi Padovani

Cronaca L'annuncio sarà dato oggi in Consiglio: la trattativa è quasi conclusa, 400 ettari per 15-16 miliardi S'allarga il parco della Mandria la Regione compra la tenuta Bonomi Bolchini La conferma ufficiale verrà soltanto questa mattina in Consiglio dal presidente della Giunta Pier Paolo Brizio: la Regione sta per concludere l'acquisto della tenuta Bonomi Bolchini, a Est del Parco della Mandria. Sono circa 400 ettari di parco tenuti alla perfezione, con una splendida villa al centro e un lago artificiale di quasi 10 mila metri quadri. Un altro polmone verde per la città che diventerà pubblico entro l'anno e si affiancherà ai 1345 ettari già di proprietà regionale. Nelle ultime settimane le trattative con i finanzieri milanesi proprietari della tenuta, la signora Anna Bonomi Bolchini e ù figlio Carlo, ormai impegnato in Spagna con le sue attività (la cartiera Sarrio) sono andate molte avanti. Lo spunto per parlarne oggi in Consiglio viene da due interrogazioni presentate dal pidiessino Luigi Rivalta, assessore ai parchi degli anni 70, e da Pino Chiezzi, di Rifondazione, nelle quali si chiede al presidente che cosa intenda fare per evitare un ulteriore frazionamento della Mandria, l'antica tenuta di caccia dei Savoia poi passata ai Medici del Vascello nel 1887. Tutto è avvolto dal più stretto riserbo, ma i contorni dell'accordo sul quale stanno cercando di chiudere Brizio e il neoassessore al patrimonio Paolo Ferraris, del ppi, già vicesindaco di Casale, sono abbastanza definiti. Si parla di un prezzo d'acquisto intorno ai 15-16 miliardi, al quale si arriverà con una opzione verso le società Jannua e Iat, proprietarie dei 400 ettari. Se l'operazione andrà in porto, come sembra ormai probabile, la Regione riuscirà a diventare proprietaria di buona parte della zona sottoposta a tutela ambientale che faceva parte dell'originaria area circondata dai 28 chilometri del muro di cinta fatto costruire da Vittorio Emanuele II nel 1867. Al di là della rete che divide la pista ciclabile della Mandria, sul lato Est del parco fino alla strada per Lanzo, sono pochissimi i torinesi che hanno potuto godere dello spettacolare specchio d'acqua attorno al Castello dei laghi, la villa che negli Anni 60 i Bonomi Bolchini hanno costruito ristrutturando l'originaria palazzina di caccia con sale ricche di arredi preziosi, affreschi di animali, trofei. Potrebbe diventare sede di rappresentanza per una banca (pare che la Crt ci stia pensando), mentre sul lago i visitatori si godranno la natura con barchette in affitto, come succede in Kensington Park a Londra o nei canali di Oxford e Cambridge. Nelle domeniche estive la Mandria ospita 10 mila persone alla volta, ma rimangono molti problemi da risolvere: nuovi accessi, parcheggi più ampi, maggiori offerte per il tempo libero, potenziando quelle che già ci sono, dalle biciclette alle visite naturalistiche, ai percorsi ginnici. Il neopresidente del Parco Pietro Ambrogio e il sindaco di Venaria Lino Alessi, che ieri si sono incontrati per valutare il piano di risistemazione dell'intera zona, lanciano un messaggio di sostegno a Brizio, che sta chiudendo ciò che sfuggì a Viglione nel 1980, quando la legge d'acquisto, spesa di 5 miliardi, fu bocciata dal governo e tutto di arenò. Ambrogio non nasconde le sue preoccupazioni: «Con 74 dipendenti pubblici, 24 dei quali guardaparco, non riusciamo a gestire tutte le attività per i visitatori, la Regione deve trovare obiettivi economici alla proprietà pubblica». Come dire: alla Mandria c'è un futuro anche per i privati. Gigi Padovani andria Bolchini PROPRIETÀ' PRIVATA INGRESSO TRE CANCELLI INGRESSO PONTE VERDE

Luoghi citati: Cambridge, Casale, Lanzo, Londra, Oxford, Spagna, Venaria