«Il blitz dei Mondiali? Un autogol»

Dopo la visita notturna del ministro Costa, replicano i responsabili delle Molinette Dopo la visita notturna del ministro Costa, replicano i responsabili delle Molinette «Il blitz dei Mondiali? Un autogol» «Ha contato i presenti, senza informarsi sui reperibili Sbaglia se dice che il pronto soccorso è senza controlli» Dalle Molinette al ministro alla Sanità Raffaele Costa, dopo il blitz di sabato notte nell'ospedale. «Caro ministro, impari a fare le ispezioni» replicano il commissario straordinario, Stefano Silvano, il direttore sanitario Franco Fornero e i primari Dario Cravero e Annibale Crosignani. E incalzano: «Perché il ministro non ha verificato la reperibilità dei medici? Ogni notte 32 sono di guardia e altri 82 sono pronti ad accorrere in 20 minuti». Interviene il professor Dario Cravero: «Il ministro vuole più medici nei turni di notte? Ma se avesse controllato saprebbe che alle Molinette siamo nei limiti fissati dalle leggi». L'onorevole Costa sostiene che il pronto soccorso è una groviera dove tutti possono entrare ed uscire a piacimento. «La vigilanza notturna è affidata a due portinai fissi e a due ronde che girano in bicicletta all'interno e all'esterno dell'edificio - ribatte Stefano Silvano -. I reparti sono chiusi e occorre suonare il citofono». Entro la fine di luglio però l'ingresso notturno al pronto soccorso sarà modificato: «Da due mesi abbiamo dato incarico ad una dit¬ ta di studiare un progetto di vigilanza più moderno». Che dire per le camere a otto letti viste dal ministro? Raffaele Costa sostiene che ci sarebbe spazio per sistemare altri letti. «Esistono ancora 84 camere con più di 4 posti - spiega Fran¬ co Fornero -. Forse però si fa confusione tra letto e posto letto. Non basta aggiungere una rete metallica per un posto letto in più. Occorrono gli agganci per la luce e per l'ossigeno; si devono rispettare i metri quadri di vivibilità previsti dalla legge». Secondo il primario Annibale Crosignani il problema non si risolve guardando soltanto le Molinette: «In città mancano circa 600 posti letto per lungodegenti e i reparti di medicina ne risentono. C'è un'unica possibilità per tentare di tornare alla normalità: occorre che si attivino le centinaia di posti delle Residenze sanitarie assistenziali, il "Valletta" e i 150 letti del S. Vincenzo». Ricorda Fornero: «Dall'agosto del '93 c'è in Regione un progetto per sistemare la Medicina del Pronto Soccorso. Il Sanpaolo ha stanziato 2 dei 2,6 miliardi necessari. Che si aspetta?». Incalza Silvano: «Se arrivassero i 100 miliardi promessi potremmo ultimare, tra l'altro, la ristrutturazione dei reparti, completare il padiglione Fio e la rianimazione universitaria». Adriano Provera Stefano Silvano, commissario straordinario: «Non sono arrivati i 100 miliardi promessi»