Nigeriani bulgari e tifosi clandestini

Due squadre che vogliono mettersi in mostra per trovare ingaggi all'estero girone d Due squadre che vogliono mettersi in mostra per trovare ingaggi all'estero Nigeriani, bulgari e tifosi clandestini Le autorità temono che ifans restino in Usa senza visto DALLAS. Stasera a Dallas, cioè domani all'alba in Italia, il continente nero dovrebbe gettare la luce nigeriana sul campionato mondiale di calcio, dopo il buio iellato del Tarocco (che Africa nera però ne i è) e il per ora blando lucore del Camerun. La Nigeria è annunciata, anche se non si bene il perché, come la possibile anzi probabile rivelazione del torneo. L'avversario è rognosis- simo, quella Bulgaria che mena, che sfrutta tutto, e che qui negli Usa si è presentata nella maniera più arcigna possibile: tanto è vero che alcuni dei suoi tifosi al seguito - una delle rappresentanze meno numerose del Mondiale maltrattati dai compatrioti dirigenti che li hanno cacciati via dall'hotel della squadra, hanno alzato la bandiera messicana, che ha i colori di quella bulgara (ed anche di quella italiana, di quella irlandese...) e hanno deciso che tiferanno per il Messico. La Bulgaria è presentata come squadra predona, che rocamboleggiando si è qualificata a Parigi all'ultimo minuto contro la Francia. Ha più classe in attacco, Stoichkov e Kostadinov, che in difesa e a centro campo. Dimitri Penev, l'allenatore, tiene addirittura un nipote, Luboslav Penev, fra i ventidue, a rafforzare l'idea di una squadra come una fagiaglia. Però famiglia Addams... La Nigeria, allora. Westerhoff, l'olandese che l'allena, l'ha presentata alla grande nei giorni scorsi. Ieri si è tirato indietro, formazione misteriosa. Però ci sono i punti fermi, come Oliseh preso dalla Reggiana, centrocampista giovane, gran talento, e come Yekini, l'attaccante che dicono vicino al Napoli, anche se ha già un accordo con l'Olympiakos che lo ha rilevato dal Setubal portoghese. E come Eguavoen, difensore che giocava in Belgio, a Courtrai, e che ha dato del razzista ad un arbitro, prendendosi otto mesi di squalifica. Ricorso, interventi dall'alto, insomma lo svincolo: adesso è padrone del suo cartellino e si offre con la forza dei suoi 24 anni. La Nigeria sembra volersi mettere sul mercato mondiale. I suoi giocatori sono già quasi tutti «europei» (tre soli stanno in patria, senza squadra, tesserati per la Nigeria Football Association) ma sembra che ci si sia davvero accorti di loro soltanto dopo la vittoria nella Coppa d'Africa. Sia la Nigeria che la Bulgaria hanno patito affronti extrasportivi legati a questo Mondiale. La Nigeria ha subito un vecchio embargo Usa delle sue linee aeree, emanato dopo un colpo di stato, e il viaggio è stato un'odissea. Mentre Washington rifiutava visti a quei nigeriani non in grado di offrire la garanzia che non passeranno alla clandestinità nel mercatone Usa del lavoro. Niente di officiale contro i bulgari, invece, ma chiare insinuazioni sulla sparizione, a Mondiale concluso, dei suoi «turisti», per entrare nel ventre dalla ricca America. Gian Paolo Ormezzano RAI3-TMC 1,30 Nigeria Bulgaria [4-4-2] [4-4-2] 1 RUFAI MIHAILOV 1 20 0KAF0R HUBCHEV 5 3 IR0HA KREMENLIEV 2 4 KESHI IVAN0V 3 2 EGUAVOEN ZVETAN0V 4 15 0LISEH YANK0V 6 7 FINI0I BALAK0V 20 10 OKOCHA B0RIMIR0V 11 12 SIASIA LECHK0V 9 14 AM0KACHI K0STADIN0V 7 9 YEKINI ST0ICHK0V 8 Ct WESTERH0F Ct PENEV Arbitro: BADILLA (Costa Rica) A DISPOSIZIONE NIGERIA: 5 Okechukwu; 6 Nwanu; 8 Oliha; 11 Amunike; 13 Ezeugo; 16 Agii; 17 Ikpeba; 18 Ekoku; 19 Emenaio; 21 Adepoju; 22 Agvonabare. BULGARIA: 12 Nokolov; 13 lordanov; 14 Guentchev: 15 lliev; 16 Kiriakov; 17 Mijtarski; 18 Alexandrov; 19 Georgiev; 21 Jotov; 22 Andonov.