Scoperto arsenale per guerra chimica

Scoperto arsenale per guerra chimica Giallo internazionale a Ravenna Scoperto arsenale per guerra chimica RAVENNA. Cinquemila chilogrammi di un potentissimo veleno, racchiusi in 199 fusti sigillati. Sostanze da guerra chimica, a Ravenna dopo un lungo tragitto, partito dal Medio Oriente. Il traffico è stato bloccato dalla Guardia di Finanza, ieri in porto, su segnalazione del Sismi, i servizi segreti militari. I fusti erano a bordo di una motonave greca, la «Ghalini», all'interno di un container. 11 carico, partito dal Libano, era destinato alla Siria. Un giro di settemila chilometri, strano e molto lungo, che ha messo in allarme i Servizi. Ed è iniziata la caccia a quel carico. Perché, infatti, girovagare tanto quando si sarebbe potuto seguire una rotta decisamente più breve? Il carico era destinato in realtà all'Iraq, nei confronti del quale è ancora in vigore l'embargo. Il commercio è stato organizzato da alcune fazioni libanesi con la collaborazione dell'esercito siriano. Per coprire l'operazione si è voluto dare una veste pulita e non sospetta alla pericolosa merce contenuta nei container. Sui fusti sequestrati campeggiava infatti la scritta «Macìe in Italy». Per quanto riguarda il veleno, si tratta di Sternophos. Un potente diserbante, a base di Methanidophos, generalmente usato per scopi militari. Proprio a questo uso era destinato una volta giunto in Iraq. La sostanza può essere inserita all'interno di bombe. La potenza diviene micidiale: nei punti dove gli ordigni sono lanciati e fatti esplodere si crea attorno solo terra bruciata. Ogni tipo di vegetazione viene distrutta. Un effetto napalm. Le conseguenze sono particolarmente dannose anche per l'uomo. Se qualcuno si trova a transitare, anche a distanza di giorni, nei luoghi dove sono state lanciate le bombe, viene irradiato dalla sostanza chimica. E subisce gravissime piaghe da ustioni. Una vera guerra chimica. I bidoni contenenti il veleno sono stati scaricati. Ora si trovano in un magazzino segreto, sotto stretta sorveglianza. Ci potrebbe infatti essere il pericolo che i servizi segreti siriani tentino di riprendersi la sostanza tossica. [m. s.] I 199 fusti erano a bordo della nave greca «Ghalini», nella foto. I bidoni contenenti il veleno sono stati scaricati in un deposito segreto

Luoghi citati: Iraq, Libano, Medio Oriente, Ravenna, Siria