Libano un razzo uccide tre soldati israeliani di Aldo Baquis

Il leader dell'Olp in lite con Riad che teme le sue mire sui Luoghi santi Rifiutata al consigliere di Arafat, Nabil Shaath, l'autorizzazione a visitare Gerusalemme Est libano, un razzo uccide tre soldati israeliani Un altro giorno di guerra con Hezbollah, raid di rappresaglia TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Israele e i guerriglieri filo-iraniani Hezbollah sono tornati ieri a infliggersi reciprocamente duri colpi, a oltre due settimane dall'incursione aerea dello Stato ebraico nella valle libanese della Beqaa che provocò la morte di 32 militanti sciiti e il ferimento di decine d'altri. In un furibondo «botta e risposta», gli aerei con la stella di Davide sono tornati a spingersi su Sidone e presso la Beqaa, mentre i guerriglieri hanno diretto i loro razzi verso una pattuglia israeliana che si trovava sotto la fortezza crociata di Beaufort e contro i fortini dell'Els, la milizia cristiana alleata di Israele. Il bilancio degli scontri è questa volta pesante per Israele: un portavoce di Hezbollah a Beirut ha detto che l'unità israeliana è stata centrata in pieno e che tutti i suoi componenti sono stati ucci¬ si o feriti. Fonti libanesi hanno stimato da parte loro che almeno tre soldati siano rimasti uccisi e altri tre feriti. In Israele la notizia dell'imboscata è stata tenuta a lungo sotto censura. In serata, un portavoce militare ha parlato di un solo morto. «Radio Nur», l'emittente di Hezbollah, ha precisato che aerei da caccia ed elicotteri da combattimento israeliani hanno colpito due basi della guerriglia: a Jabel Rafia (Sidone) e a Ein-a-tini (a Sud della Beqaa). In un commento, la radio è tornata a denunciare il «ruolo pernicioso» degli Stati Uniti, e in particolare del loro ambasciatore a Beirut, «che con le loro pressioni diplomatiche consentono ai sionisti di tornare a colpire la resistenza islamica». Gli sciiti hanno reagito sparando razzi sui fortini israeliani e dell'Els nel Libano meridionale. Israele ha fatto tuonare le sue artiglierie e i villaggi libanesi di Sujud, Rcihan, Arnun e Tibnit si so¬ no trovati presi sotto un fuoco incrociato, mentre vasti incendi divampavano nelle colline. Intanto cresce la polemica con l'Olp su Gerusalemme. Nabil Shaath, consigliere speciale del leader dell'Olp Yasser Arafat e futuro «ministro» della Programmazione economica, si è visto negare il permesso di entrare a Gerusalemme Est, dove intendeva visitare vecchi amici e pregare nella moschea di Al-Aqsa. Da Gerico - dove era giunto domenica per una prima presa di contatti ha proseguito dunque per Gaza, accusando Israele di violare gli impegni assunti al Cairo e attribuendo la mancata visita a Gerusalemme a «pressanti impegni di lavoro». Ma la sua delusione era palpabile. A Gerico Shaath ha appreso che l'ingresso di Yasser Arafat rischia di essere rovinato da manifestazioni di protesta dei parenti di migliaia di palestinesi tuttora detenuti in Israele, che al suo arrivo ostenteranno bandiere nere. Un portavoce del movimento di sostegno ai detenuti. Issa Karaake, ha detto che oggi seimila reclusi inizieranno uno sciopero della fame ad oltranza, fino alla loro incondizionata scarcerazione. Secondo Karaake, Arafat raggiungerà l'enclave palestinese di Gerico il 2 luglio. Ma l'arrivo di Arafat potrebbe subire un nuovo rinvio in seguito a «frizioni» con l'Arabia Saudita. Riad infatti promette ingenti aiuti economici ai palestinesi, ma a condizione che l'Olp non si comporti come «padrona di casa» nei Luoghi santi «che sono di tutti imusulmani». Aldo Baquis Il leader dell'Olp in lite con Riad che teme le sue mire sui Luoghi santi Una manifestazione di Hezbollah nella capitale libanese: le case sono tappezzate per l'occasione di ritratti dei leader iraniani

Persone citate: Arafat, Jabel Rafia, Nabil Shaath, Yasser Arafat